Cos’è La Displasia Dell’anca?

La displasia dell’anca è lo sviluppo e la crescita anormali dell’articolazione dell’anca di un cane. Di solito si verifica nelle razze di taglia grande, ma può essere trovato nei cani di qualsiasi razza e taglia e persino nei gatti. Non esiste un’unica causa di displasia dell’anca. Molteplici fattori, come la genetica, l’ambiente e la nutrizione, portano alla formazione di articolazioni dell’anca deformate.

L’articolazione dell’anca può essere descritta come un’articolazione “palla in una presa”. Durante la fase di crescita di un cucciolo, sia la “palla”, che è la testa del femore (o femore) sia l’incavo nell’osso pelvico (acetabolo) devono crescere alla stessa velocità. Le superfici ossee della testa del femore e dell’acetabolo sono ricoperte da cartilagine. Le ossa forniscono la forza necessaria per sostenere il peso corporeo e la cartilagine assicura una vestibilità morbida e una facile rotazione quando l’anca si muove.

Con la displasia dell’anca, la crescita della palla e dell’orbita è irregolare. Ciò si traduce in lassità o scioltezza dell’articolazione. Man mano che il cane invecchia, si sviluppano malattie degenerative delle articolazioni, usura della cartilagine, atrofia muscolare e artrosi. L’osso extra che si forma è il tentativo del corpo di stabilizzare l’articolazione dell’anca sciolta. Quando la cartilagine viene erosa, si verifica un doloroso contatto osso-osso.

La deformità dell’articolazione può peggiorare nel tempo o rimanere la stessa. Il grado di zoppia esibito dipende dall’estensione dei cambiamenti artritici. Un cane con cambiamenti lievi può essere piuttosto doloroso, mentre un cane che ha cambiamenti estesi nell’articolazione potrebbe non mostrare segni di dolore.

In Che Modo I Cani Ottengono La Displasia Dell’anca?

La displasia dell’anca è considerata una malattia genetica ereditaria. Ricerche recenti suggeriscono che anche l’ambiente, l’alimentazione, l’esercizio fisico, il tasso di crescita, la massa muscolare e gli ormoni svolgono un ruolo. In alcune razze, la sterilizzazione precoce o la castrazione, soprattutto prima che il cane abbia raggiunto l’età della piena maturità dello sviluppo, aumenta la possibilità che il cane sviluppi la displasia dell’anca rispetto ai cani che sono stati sterilizzati dopo aver raggiunto l’età adulta.

La dieta è un altro fattore che contribuisce. Si raccomanda che le razze grandi a rischio siano mantenute a un peso magro normale durante la crescita. Gli studi hanno dimostrato che i cuccioli nutriti quanto volevano mangiare erano più inclini a sviluppare la displasia dell’anca rispetto ai cuccioli che venivano nutriti con pasti misurati.

Altre influenze ambientali includono lesioni all’anca, rottura del legamento e sforzi eccessivi sull’articolazione dell’anca in giovane età, nonché movimenti ripetitivi durante la formazione delle articolazioni. Un esempio potrebbe essere fare jogging o lavorare su strada un cucciolo di età inferiore a un anno. Qualsiasi esercizio faticoso, compreso il lavoro su tapis roulant, dovrebbe essere posticipato fino all’età in cui le placche di crescita delle ossa si sono chiuse. Nelle razze di taglia grande, di solito è tra i 14 ei 18 mesi di età.

Fino a che punto la causa della displasia dell’anca è genetica e quale parte è ambientale è attualmente un argomento di dibattito. Tutti i cani considerati per l’uso in un programma di allevamento dovrebbero essere sottoposti a valutazione delle anche.

Quali Sono I Sintomi Della Displasia Dell’anca?

I cani affetti da displasia dell’anca possono mostrare segni già a sette mesi di età, ma la maggior parte mostra sintomi tra uno e due anni. Debolezza e dolore sono i soliti segni. Alcuni cani zoppicano o sono riluttanti a salire le scale. Altri segni sono zoppia dopo l’esercizio e diminuzione della muscolatura della coscia. Per evitare il dolore, un cane cercherà di ridurre il movimento di quell’anca. Questo può essere visibile come una corsa con un’andatura posteriore a base stretta, “saltando”. Potrebbe esserci un notevole allargamento dei muscoli delle spalle poiché compensano la debolezza delle zampe posteriori.

Come Viene Diagnosticata La Displasia Dell’anca?

I segni clinici e la scioltezza palpabile delle articolazioni possono indicare la displasia dell’anca. Le radiografie delle anche, preferibilmente in anestesia generale, sono il modo migliore per valutare la conformazione dell’anca al fine di diagnosticare la displasia dell’anca. Esistono diversi sistemi standardizzati per classificare la displasia dell’anca. I sistemi più utilizzati includono Orthopaedic Foundation for Animals (OFA), PennHIP e British Veterinary Association (BVA).

Le radiografie possono essere inviate all’OFA per la valutazione e la certificazione da parte di un gruppo di tre radiologi veterinari certificati. Questo sistema valuta l’articolazione dell’anca di un cane su un sistema di punteggio a sette punti. Le anche normali sono certificate esenti da displasia e assegnate un punteggio di eccellente, buono o discreto. Le anche che mostrano evidenza di displasia sono classificate borderline, lieve, moderata o grave e non certificate. Questa procedura può essere eseguita con o senza anestesia, a seconda della collaborazione del paziente. I cani devono avere due anni di età per essere certificati.

PennHIP richiede che il cane sia anestetizzato. Vengono eseguite tre radiografie per misurare la lassità o scioltezza dell’articolazione dell’anca. Viene assegnato un punteggio compreso tra 0 e 1, dove 0 indica fianchi molto stretti e 1 molto larghi. Il punteggio si basa su una misurazione dell’indice di distrazione dell’anca (DI). L’indice di distrazione è un’indicazione della “percentuale fuori articolazione” che la testa del femore (palla) è spostata dall’acetabolo (cavità). Ad esempio, un DI di 0,15 significa che la testa del femore è fuori articolazione del 15%.

Un gruppo di esperti BVA valuta ciascuna articolazione dell’anca e assegna punti in base a nove aspetti dell’articolazione. Il grado in cui un cane è affetto da displasia dell’anca è rappresentato da un punteggio assegnato a ciascuna anca. I punteggi per ogni anca vengono sommati per ottenere un punteggio anca complessivo. I punteggi vanno da 0 a 106 (da zero a 53 per ogni anca). Un punteggio pari a zero rappresenta il grado minimo di displasia dell’anca, mentre 53 indica il massimo.

È anche una procedura comune per radiografare la colonna vertebrale e le gambe, così come i fianchi, poiché altri tessuti possono essere influenzati dallo sforzo extra delle anche displastiche. Potrebbero esserci altri fattori non rilevati come problemi neurologici e danni ai nervi coinvolti.

Quali Sono Le Opzioni Di Trattamento Per La Displasia Dell’anca?

Molti cani con displasia dell’anca possono essere gestiti con la terapia medica. La terapia conservativa non cura l’artrite. L’obiettivo è controllare il dolore e la zoppia del cane. I farmaci antinfiammatori non steroidei, come carprofen (Rimadyl) e meloxicam (Metacam) hanno la duplice azione di ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore.

La terapia fisica e l’esercizio quotidiano di impatto da basso a moderato manterranno forti i muscoli della regione pelvica e incoraggeranno una sana funzione articolare. È stato dimostrato che l’agopuntura aiuta ad aumentare la forza muscolare e la mobilità articolare, oltre a ridurre il dolore.

La perdita di peso è importante se il tuo cane è in sovrappeso. Indipendentemente dalla gestione chirurgica o medica, qualsiasi cane affetto da malattie articolari dovrebbe essere mantenuto al peso ideale. Mi è stato detto che ogni cinque libbre in più trasportate sono 40 libbre in più di pressione sulle articolazioni.

Il trattamento con laser a freddo, il massaggio e la medicina tradizionale cinese sono stati tutti usati per trattare la displasia dell’anca con risultati variabili. Incorporare gli acidi grassi omega-3 nella dieta aiuta a ridurre l’infiammazione che si verifica con l’osteoartrosi.

Gli integratori articolari come i prodotti a base di glucosamina-condroitina per le razze ad alto rischio possono essere iniziati già a tre mesi di età per garantire la salute delle articolazioni e proteggere la cartilagine delle articolazioni. La vitamina C è un altro nutriente che contribuisce agli elementi costitutivi del collagene che possono rafforzare le articolazioni. L’uso di cucce, rampe, scale e gradini che riducono la pressione aiuta a prevenire ulteriori danni.

Molti cani displastici possono essere messi a loro agio con un trattamento conservativo. Tuttavia, l’artrite, il dolore e la zoppia spesso peggiorano nel tempo. A questo punto si consiglia l’intervento chirurgico. Le procedure chirurgiche tentano di modificare, sostituire o riparare l’articolazione dell’anca per consentire un utilizzo senza dolore.

L’ostectomia della testa del femore (FHO) è quando la testa del femore viene rimossa ma non sostituita. Il tessuto cicatriziale risultante dall’operazione prende il posto dell’articolazione dell’anca. La falsa articolazione è meno stabile, con un raggio di movimento ridotto rispetto a un’articolazione normale, ma il risultato è un sollievo dal dolore con una funzione adeguata. Questa procedura può essere eseguita su cani di tutte le taglie, ma è più adatta a quelli che pesano meno di 45 libbre.

L’osteotomia pelvica tripla (TPO) comporta tagli ossei nel bacino in modo che la parte dell’incavo dell’articolazione possa essere ruotata sopra la palla. Le ossa vengono quindi stabilizzate con una piastra ossea. Questa procedura viene eseguita al meglio su cani giovani di età inferiore a 10 mesi. Non è raccomandato se l’artrosi è già presente.

La sostituzione dell’anca ha il più alto tasso di successo, specialmente nei casi più gravi. Il giunto difettoso viene completamente sostituito. Se nessun’altra articolazione è interessata, viene ripristinata la mobilità completa. È ideale per i cani anziani con artrosi che non possono più essere gestiti con i farmaci.

La sinfisiodesi pubica giovanile (JPS) è una procedura per cani molto giovani che manipola il modo in cui il bacino cresce per creare un’anca più stretta. Implica la cauterizzazione delle placche di crescita del bacino per arrestare la crescita verticale. Per compensare, il resto del bacino cresce verso l’esterno, in un modo che migliora l’incavo dell’anca e fornisce un supporto migliore di quello che il cane avrebbe avuto naturalmente. Dal momento che si basa sulla crescita da cucciolo, ha una finestra molto piccola per un intervento chirurgico, che ha tra i quattro ei cinque mesi.

La neurectomia capsulare è una procedura in cui la capsula dell’articolazione dell’anca viene denervata per ridurre il dolore all’anca. Ciò consente al cane di esercitare moderatamente con meno dolore, mantiene forti i muscoli delle gambe con l’uso e fornisce più supporto all’articolazione malata. Entrambe le anche possono essere eseguite nello stesso intervento chirurgico.

In questo momento, il modo migliore per prevenire la displasia dell’anca è lo screening dei riproduttori prima che vengano allevati.

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L’alimentazione vegetale è la scelta più importante che puoi fare per cambiare il destino degli animali sfruttati dall’industria alimentare. Secondo le stime di Animal Charity Evaluators, ai ritmi di consumo attuali, chiunque scelga un’alimentazione a base veg risparmia ogni anno la vita di 105 animali, circa uno ogni tre giorni, senza considerare gli animali invertebrati come i crostacei (cozze, vongole, gamberi etc). La FAO calcola che a morire per il consumo umano ogni anno siano 770 miliardi di animali: oltre 100 volte l’intera popolazione mondiale. Riesci a immaginare un numero così grande?

Infografica sui numeri degli animali salvati da un'alimentazione vegetale
© Essere Animali

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Informa e condividi

La maggior parte delle persone che consumano prodotti animali quotidianamente non conosce ciò che avviene negli allevamenti e nei macelli italiani. In molti pensano basti l’etichetta “Made in Italy” perché siano garantite condizioni di vita dignitose. Purtroppo le nostre indagini negli allevamenti realizzate negli ultimi dieci anni mostrano decide e decine di episodi di maltrattamentomutilazioni senza anestesia e analgesia, inseminazioni artificiali continue, deformazioni dovute alla selezione genetica, ambienti sporchi e privi di stimoli. Oltre alle illegalità, bisogna poi ricordare che negli allevamenti ci sono tantissime pratiche crudeli ammesse dalla legge. Un’azione molto importante che quindi puoi fare è aiutarci a spargere la voce e ad aumentare la consapevolezza su cosa succede agli animali all’interno degli allevamenti e dei macelli, diffondendo sui social le nostre indagini e iniziative. 

Diventa web attivista

I social media sono uno strumento cruciale per le nostre attività. Puoi fare attivismo per gli animali firmando le nostre petizioni o partecipando alle campagne online di pressione su aziende, istituzioni e governi. Attualmente stiamo raccogliendo le firme per la campagna End the cage age, che chiede al governo italiano di sostenere la richiesta di vietare l’allevamento in gabbia nell’UE in tutte le sedi opportune e di realizzare al più presto la transizione a sistemi di allevamento senza gabbie anche in Italia. Un’altra campagna per cui stiamo raccogliendo firme è #LidlChickenScandal con la quale, insieme alle principali organizzazioni europee per la difesa degli animali, chiediamo a Lidl di sottoscrivere lo European Chicken Commitment e fermare le sofferenze peggiori per i polli allevati nella sua filiera. Infine, puoi promuovere la nostra petizione per fermare le violenze negli allevamenti

Dare da mangiare al mio cane o ai bambini? Sempre più gli inglesi non possono permettersi di tenere un cane

In Inghilterra i proprietari di animali domestici sono sempre più in difficoltà nel mantenere i loro animali a causa della crisi del costo della vita, secondo gli enti di beneficenza.

Il Dogs Trust ha ricevuto 15.000 chiamate quest’anno da proprietari che chiedevano informazioni sul processo di abbandono dei loro cani per essere reinseriti.

La cifra è aumentata del 54% rispetto a quest’anno, e la più alta da quando il contact center dell’ente di beneficenza è stato aperto nel 2014.

Nei primi cinque mesi del 2022, la RSPCA ha accolto il 49% in più di conigli, il 14% in più di gatti e il 3% in più di cani rispetto allo stesso periodo del 2021. La sua ricerca suggerisce che i proprietari di gatti sono i più colpiti e preoccupati per le pressioni sul costo della vita .

Il CEO di Dogs Trust, Owen Sharp, ha detto che stavano parlando con famiglie “costrette a fare scelte impossibili a causa della loro situazione finanziaria”.

Avevano persino ricevuto una telefonata da una signora che era “sconvolta perché sentiva di non avere altra scelta che rinunciare al cane di famiglia; stava affrontando una decisione tra nutrire lui o i suoi figli”, ha detto.

I costi di cose come il cibo per animali domestici sono aumentati in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, che ha alimentato l’inflazione nel Regno Unito che potrebbe salire al 13% .

 Il PDSA stima il costo per mantenere un cane tra £ 50 e £ 80 al mese. Ma questo si aggiunge a £ 25-30.000 nel corso della vita del cane, inclusi i costi iniziali come un letto e un guinzaglio, oggetti extra tra cui giocattoli e sacchetti per la cacca, nonché l’assicurazione per animali domestici.

La RSPCA ha avvertito che il paese è “sull’orlo di una crisi del benessere degli animali” a causa dell’aumento del possesso di animali domestici durante la pandemia e della conseguente crisi del costo della vita, soprattutto per le famiglie a basso reddito

E in Italia? Temiamo che la situazione in divenire sia altrettanto drammatica anche da noi.

FeLV gatto: sintomi, cause, cure

Oltre alla FIV, fra le malattie virali del gatto abbiamo anche la FeLV. La leucemia virale felina è una malattia contagiosa che si trasmette con più facilità rispetto alla FIV. I sintomi sono variabili, si va da forme di anemia a linfomi, passando per una serie di sindromi diverse. La diagnosi di FeLV viene fatta tramite esami del sangue. Non esiste terapia specifica, anche se si può utilizzare una terapia sintomatica abbinata a interferone omega felino.

Fra i virus da tenere in considerazione nei gatti abbiamo anche quello della FeLV. Esattamente come succede per la FIV, l’acronimo FeLV indica in realtà il virus che causa la leucemia virale felina. Tuttavia, per comodità, si è soliti riferirsi alla malattia col nome del virus.

Quindi anche noi, seppur in maniera impropria, d’ora in poi parleremo direttamente di FeLV anche per quanto riguarda la patologia. Andiamo dunque a vedere cause, sintomi, modalità di trasmissione, sintomi, sindromi, diagnosi, terapia e vaccino della FeLV nel gatto.

Indice

  1. Cause di FeLV nel gatto
    1. Come disinfettare l’ambiente in caso di FeLV nei gatti?
  2. Modalità di trasmissione della FeLV nel gatto
  3. Sintomi della FeLV nel gatto
    1. Patogenesi della FeLV
    2. Sintomi e sindromi della leucemia virale felina
  4. Diagnosi di leucemia virale felina
  5. Come si cura la FeLV? Cenni di terapia
  6. La FeLV del gatto è contagiosa per l’uomo?

FONTE

Quanto spendiamo per gli animali domestici e come risparmiare

Quanto spendiamo per le cure e il mantenimento dei nostri amici a 4 zampe? E come possiamo risparmiare?

Gli animali domestici, che siano cani, gatti ma anche pesci rossi e criceti, sono quasi 65 milioni solo in Italia.

Insomma, secondo una stima vi sarebbero più di due pet a famiglia, per un giro di affari altissimo che va a sfiorare e superare i 2 miliardi di euro all’anno.

Secondo i dati riportati da Federconsumatori, un cane è più frequente nelle case di chi vive solo e, soprattutto, nelle case degli anziani. Su questo numero così alto, ha influito anche il lockdown che ha portato sempre più persone ad adottare in famiglia un animale domestico.

Sempre secondo i dati più recenti, nel primo anno di vita un cucciolo di cane costa dai 1.707,70 ai 2.497,50 euro annui; ovviamente, queste cifre variano a seconda della taglia.

Negli anni successivi, invece, la spesa è pari a 1.500 euro annui per i cani piccoli e di 2.232 euro annui per i pet di taglia medio/grande.

Numeri differenti per quanto riguarda i gatti, i cui costi annui ammontano a circa 1.178 euro per il primo anno di vita e a 892 euro per gli anni a seguire.

Insomma, vere e proprie spese che vanno a sommarsi al recente aumento del costo della vita e che, di conseguenza, possono gravare non poco sulle famiglie.

Quanti animali si possono tenere in casa? Cosa dice la Legge

Come risparmiare sui costi

Per portare a un risparmio sui costi delle spese veterinarie e per il quotidiano mantenimento dei nostri amici a 4 zampe, vi sono diverse iniziative come il decreto che consente di curare i pet con farmaci a uso umano.

Quindi, sarà il veterinario a prescrivere questi farmaci che devono contenere lo stesso identico principio attivo del medicinale veterinario.

Vi è poi il Bonus animali domestici 2022, ossia una tutela rivolta ai padroni di animali domestici, utile per il mantenimento in salute dei propri pet.

Nello specifico si tratta si tratta di una detrazione fiscale pari al 19% sull’importo delle spese veterinarie, visite specialistiche, interventi di chirurgia, esami in laboratorio e l’acquisto di farmaci; ultima, ma non per importanza, è la proposta della Giunta Gualtieri che vuole realizzare entro il 2024 il primo ospedale veterinario pubblico e gratuito, riqualificando lo spazio del canile della Muratella a Roma.

Bocconi Avvelenati: cos’è e come funziona l’app che tutela gli animali dalle esche

Oltre alle iniziative politiche, i proprietari di pet possono attuare una serie di comportamenti volti a risparmiare sulle spese; per esempio, ricorda di confrontare i prezzi e, soprattutto, cercare sempre le offerte disponibili nei negozi di animali o nei grandi supermercati.

Un altro consiglio è acquistare confezioni famiglia per avere sempre una scorta disponibile in casa e, soprattutto, perché le monoporzioni hanno un costo superiore.

Un’altra opzione è prediligere prodotti usati, magari scovati presso un mercatino second-hand o donati da qualche amico e parente, oppure utilizzare ceste, cuscini e vecchie coperte che si hanno in casa per riscaldare il tuo pet e creargli un giaciglio caldo e confortevole, o ancora cimentarsi nella costruzione di giochi, accessori e tiragraffi fai da te.

fonte

ENPA: 24 consigli per un Natale a misura di pet

Da Enpa arriva un particolare calendario dell’Avvento che per tutti i 24 giorni fornisce dei consigli utili da adottare a Natale, ma non solo. Informazioni utili a tutti i ‘coinquilini’ di quattro zampe, ma anche agli amanti di animali o che stanno pensando di condividere la loro casa e la loro vita con un pet.

In occasione del Natale, l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) ha pensato ad uno speciale calendario d’Avvento che può essere considerata una guida anche per tutto il resto dell’anno. Ventiquattro consigli, uno per ogni giorno, adatti a chi condivide tutta la propria vita, o parte di essa, con un animale. Ovviamente, considerato il clima natalizio, i consigli sono studiati per l’occasione. Ma quando si tratta di coccole, cura e divertimento nessuno vieta di applicarli tutto l’anno. Enpa parte dalla scelta dell’albero e consiglia quelli a ‘prova di bambino’, con basi ampie e di acciaio. Un ulteriore suggerimento è quello di prestare attenzione alla posizione dell’Albero di Natale che dovrebbe essere protetta dai colpi di coda degli animali. E ovviamente necessario tenere presente che gli aghi di pino sono molto dannosi, in caso di ingestione, per i pets.

Consigli per chi vive con gli animali a Natale
Cane travestito da Babbo Natale – VelvetPets

Dalle decorazioni ai regali

Il secondo e il terzo passaggio sono dedicati alle decorazioni: addobbi e luci. Nel primo caso si consiglia di optare per materiali che non risultano pericolosi, quindi: feltro, stoffa o legno. Nel secondo caso si consiglia di legare bene insieme i cavi per evitare che l’animale possa restare incastrato. Meglio ancorare i fili elettrici al pavimento con dello scotch. Il quarto consiglio è sui ‘pericoli‘ natalizi, come ad esempio le piante (agrifoglio, vischio e abete) potenzialmente tossiche per cani e gatti, o stelle di Natale che potrebbero causare disturbi importanti alla digestione e irritazione nel caso di contatto. Nel quinto giorno il consiglio è di non ridicolizzare gli animali con gadgetesagerati che potrebbero mettere a disagio l’animale. Dunque, meglio bandire cappellini, corna o accessori troppo vistosi.

Sesto e settimo consiglio sono dedicati ai regali. Il primo è il regalo per il pet e il suggerimento migliore, qui, è quello di donare il proprio tempo. Invece, regalarsi un libro per conoscere meglio il proprio amico peloso, potrebbe essere un’ottima idea. I consigli successivi riguardano le vacanze. Se, per esempio, si decide di portare l’animale in montagna ricordarsi di portare con sé tutto l’occorrente: cera per i polpastrelli, snack calorici di carne essiccata se si va in passeggiata, capottino per il freddo per i pet che lo necessitano. Pensare anche ai giochi come le palline con le quali, ad esempio, tanti cani adorano passare del tempo, in compagnia dei proprietari. Nelle domeniche, quando si è più spensierati dagli impegni di lavoro, sarebbe bellissimo organizzare delle cacce al tesoro per gli animali.

Gatto fra le decorazioni di Natale

Le vacanze di Natale

Se si sceglie di partire in vacanza senza il pet di casa, allora è fondamentale organizzarsi in anticipo e controllare bene le pensioni a cui si affiderà l’animale. Quando, invece, il cane o il gatto saranno compagni di viaggio, allora è opportuno considerare che location, albergo, località sia tutto pet-friendly. Un altro consiglio riguarda il suggerimento di partire all’esplorazione dei nuovi posti scelti per la vacanza in compagnia del pet, sarà un ottimo modo per condividere l’esperienza.

A parte che in vacanza, dicembre potrebbe essere il mese più freddo anche restando a casa. Dunque, prima di un passeggiata abituare il cane gradualmente al ribasso delle temperature, magari facendolo sostare qualche minuto nell’androne del palazzo. E considerando che il freddo colpisce anche i gatti, importante umidificare l’ambiente quando si accendono i riscaldamenti. Entrambi gli animali si possono ammalare di raffreddore, ai primi sintomi sospetti consultare un veterinario.

Cibi e menù di festa

Ovviamente a Natale non può mancare un pasto speciale anche per il peloso di casa, così da condividere insieme la festa. Controllare sempre gli allergeni e optare magari per cibi freschi e cruelty free. Anche i biscotti possono avere una versione home-made pensata proprio per gli amici a quattro zampe, importante prestare sempre attenzione ad eccesso di zucchericarboidrati. Un ulteriore consiglio, specifico per la cena di Natale, è quello di accertarsi, nel caso si invitino ospiti con quattro zampe, che questi siano compatibili con il pet ‘padrone di casa’. E sempre rimanendo in tema di invitati, se i commensali sono tanti, meglio evitare di suonare continuamente il citofono che potrebbe mettere l’animale in forte agitazione. Non solo i pet devono essere educati, ma anche gli ospiti e i parenti devono sapere se l’animale di casa ama l’interazione o se preferisce stare da solo.

In questo ultimo caso, meglio preparare una stanza nella quale il pelosetto potrà rifugiarsi in tranquillità. Evitare poi di dare avanzi ai cani e ai gatti, specialmente cibi processati, che contengono aglio e cipolla, soffritti o aromi. Il cioccolato, inoltre, contiene la teobromina, un alcaloide che i cani metabolizzano molto più lentamente rispetto agli uomini e che causa un accumulo del livello tossico nel loro apparato. Anche uva passa e uva fresca sono un alimento molto pericoloso per cani e gatti. L’unica eccezione potrebbe essere su cibi con poco sale e in piccole quantità. A questo punto, però è necessario che anche l’animale abbia qualcosa da masticare. Infatti, un buon masticativopuò essere utile anche per ridurre lo stress dato dalla confusione. L’ultimo consiglio riguarda, infine, il relax. Quello da donare al pet e quello da condividere con lui.

Fonte

Un Cane Sano NON ha Cattivo Odore: Allora Perché Puzza?

Un cane sano non ha un cattivo odore. I cani, a differenza delle persone, non sono ossessionati dalla pulizia, ma il loro odore normalmente non è sgradevole.

In effetti, molti proprietari di cani adorano l’odore del loro animale domestico. Ci sono molte cose che possono causare un odore sgradevole cronico del cane, tra cui:

♦ una possibile infezione da lievito

♦ un problema con le ghiandole anali

♦ un’infezione all’orecchio

♦ problemi con i denti o gengive

♦ un problema legato all’alimentazione

♦ una malattia generica

Ma perché il cane puzza di formaggio? Nelle prossime righe abbiamo deciso di approfondire le motivazioni che portano ad una situazione di questo tipo e i rimedi per un cane che puzza da adottare fin da subito.

Se il Cattivo Odore del Vostro Cane è Frequente

Se il cane ha un cattivo odore di frequente, è tempo di fissare un appuntamento con il veterinario per trovare e risolvere la causa del problema. I cani hanno un odore proprio, che varia da animale ad animale, ma che in linea generale risulta essere piacevole. Molte persone amano annusare il proprio cane, e soprattutto l’odore che emana il pelo (1).

Un cane sano che viene regolarmente spazzolato e lavato non dovrebbe avere un cattivo odore. Se il cane ha un odore sgradevole, c’è una ragione sicuramente alla base e va indagata. Anche i cani sudano e il loro odore può essere influenzato da questo aspetto o dall’alimentazione quotidiana.

Infezione da Lievito

Se ti stai chiendendo perché il mio cane puzza di formaggio, probabilmente la motivazione è da ricercare in una infezione da lievito, una causa molto comune di cattivo odore dei cani. Il lievito ha un odore molto pungente, di muffa, ed è stato paragonato per darvi un’idea al pane ammuffito, popcorn al formaggio o patatine di mais.

Le zampe o le orecchie maleodoranti sono di solito un segno di crescita eccessiva del lievito. Di solito, l’infezione da lievito (2) causa molto prurito nelle zone colpite.

Problemi di Pelle

I cani possono essere affetti da seborrea canina, che, se non controllata, provoca un odore di formaggio nauseante e ammuffito a causa dell’accumulo di sebo e lievito sulla pelle. Potrebbero esserci anche occasioni in cui il tuo cane puzza di zolfo.

Non esiste una cura per la seborrea canina, ma può sicuramente essere gestita e eliminata soprattutto con l’alimentazione. Sebbene sia probabilmente uno dei problemi più comuni, la seborrea canina non è l’unico che presenta la pelle che può causare un odore sgradevole. Allergie, squilibri ormonali, funghi, parassiti e infiammazione localizzata, possono portare a una crescita eccessiva di lievito o batteri sulla pelle e causare un odore sgradevole. In ogni caso, si tratta della situazione in cui c’è un cane che puzza di meno rispetto ad altre casistiche.

disagio del cane porterà a graffi e leccature eccessivi che possono causare un’infezione batterica secondaria. Questa infezione batterica (3) secondaria si traduce in un cane che puzza di più. Qualsiasi odore sgradevole sulla pelle del cane dovrebbe essere portato all’attenzione del veterinario, prima che progredisca in qualcosa di veramente dannoso.

Molti cani hanno pieghe sovrapposte nella pelle come i bulldog, shar peis, carlini, alcuni mastini, ecc. Queste pieghe possono trattenere troppa umidità e microrganismicon conseguente accumulo di batteri, che causano infezioni. Le pieghe della pelle richiedono una pulizia costante per mantenerle asciutte e inodore. Se la pelle del cane appare irritata, arrossata o puzzolente attorno alle pieghe, potrebbe già avere dermatiti o un’infezione.

Fare un bagno nel tentativo di respingere l’odore, può far sì che il cane abbia troppo poco sebo sul suo pelo, causando irritazione alla pelle.

Infiammazione Anale

Ghiandole anali infiammate, infette o malate, causeranno una scia di odore sgradevole proveniente dall’ano del cane. Le ghiandole anali o le sacche si trovano proprio all’interno del retto, una su entrambi i lati dell’ano (4). Le ghiandole secernono una sostanza oleosa maleodorante, che si ritiene sia un marcatore territoriale.

Se c’è un accumulo di quella sostanza nelle ghiandole anali, e specialmente se il cane passa il tempo a leccare o annusare l’ano, ci potrebbe essere una infezione.

Flatulenza

Il passaggio di gas (flatulenza) può anche essere la ragione di un cane maleodorante. Una certa flatulenza è normale, ma una situazione tendente al cronico non lo è. Esistono diversi motivi per cui i cani creano quantità eccessive di gas, tra cui una dieta inadeguata e la presenza di parassiti intestinali (5).

Se il gas emanato dal cane è più o meno costante, è tempo di fissare un appuntamento con il veterinario, specialmente se ha altri sintomi che possono far pensare ad un problema gastrointestinale, come distensione addominale, diarrea con o senza sangue o muco, costipazione o perdita di peso.

Generalmente passando ad una dieta disidratata o pressata a freddo di grado alimentare umano, aggiungendo dei probiotici,  risolve il problema.

Infezione alle Orecchie


Se il cane ha un odore sgradevole ma non si riesce a individuarne l’origine, è bene controllare le sue orecchie. Una crescita eccessiva di lievito nelle orecchie può causare un odore di muffa.

Un’infezione batterica con secrezione dell’orecchio (6), potrebbe anche essere la fonte dell’odore sgradevole. Le infezioni dell’orecchio sono la ragione principale per cui i cani vanno a visita dal veterinario. Anche gli acari dell’orecchio possono causare una secrezione cerosa che sprigiona un forte odore.

Le condizioni favorevoli per questo tipo di infezioni sono alimenti troppo ricchi di carboidrati  e di bassa qualità, perchè sia gli zuccheri, che le tossine, alimentano la proliferazione batterica.

Alitosi

L’alito del cane non avrà mai un odore gradevole come quello che abbiamo noi dopo un’accurata pulizia dei denti. Ai cani non importa avere un respiro fresco che sappia di menta. Tuttavia, se la bocca del cane è in salute, il suo alito non dovrebbe essere minimamente sgradevole.

In realtà, la bocca del cane dovrebbe essere praticamente inodore, a meno che non è stato da poco concluso un pasto. L’alitosi cronica negli animali domestici ha le stesse cause dell’alitosi nell’uomo. A volte èscarsa igiene orale (7) ma, spesso, anche qualcosa di sbagliato nel tratto gastrointestinale può causare l’alitosi. Indichiamo sempre come causa principale l’alimentazione.

Cattiva Alimentazione o Intolleranze

Come già accennato più volte in questo articolo, ciò con cui si nutre il cane influenza ogni centimetro del suo corpo, sia dentro che fuori. Un cane alimentato con una dieta biologicamente inappropriata o contenente ingredienti a cui è sensibile è a rischio per una vasta gamma di malattie, alcune delle quali possono dare un odore sgradevole (8).

Il primi tipi di alimenti da eliminare per verificare se si hanno dopo circa 1 mese degli miglioramenti sono il cibo secco, latticini e glutine.

Atteggiamenti del Cane

Spesso i cani si rotolano nelle feci, mangiano le feci stesse, entrano in contatto con le carcasse di animali morti, altri raccolgono animali morti o in decomposizione in bocca e li portano in giro, o li presentano ai loro proprietari come regali.

L’unico rimedio a tutto questo è cercare di frenare questi atteggiamenti e sottoporre l’animale ad un bel bagno, soprattutto se necessario.

L’eccezione è nel caso di coprofagia (mangiare le feci), perchè indica una carenza alimentare, che può essere dovuta anche ad alimenti non tollerati bene, che creano col tempo malassorbimento dei nutrienti.

Un Cattivo Odore Cronico non va Ignorato

Se hai un cane che puzza di pesce oppure di formaggio, e hai provato a cambiare alimentazione come abbiamo suggerito in questo articolo, usando dei probiotici, allora è il caso di rivolgersi immediatamente ad un veterinario (9). È importante per la salute e la qualità della vita del vostro amico a quattro zampe, trovare e risolvere la causa del cattivo odore cronico che lo ha colpito.

Fonte : Fitopets.it

Bonus animali domestici, fino a 900 euro l’anno in base all’Isee: ecco l’ipotesi in manovra

La proposta è nata tramite l’iniziativa della deputata Michela Vittoria Brambilla

Bonus per gli amici a quattro zampe. Per la nuova manovra di governo i gruppi parlamentari hanno presentato oltre tremila emendamenti. Tra questi è spuntato anche quello che prevederebbe un bonus per prendersi cura dei propri animali domestici, La proposta è nata tramite l’iniziativa di Michela Vittoria Brambilla, ex Forza Italia oggni nel Gruppo Misto.

Bonus animali domestici: come funziona

Il sussidio prevederebbe un assegno da 150 euro annui per ogni animale domestico che vive all’interno di un nucleo familiare ed è iscritto all’anagrafe animali d’affezione. Il bonus vale fino a un massimo di 3 animali e ha dei limiti Isee. L’importo massimo previsto sarebbe di 450 euro all’anno, che potrebbero raddoppiare a 900 in caso di Isee inferiore a 7mila euro. L’assegno verrebbe corrisposto dall’Inps dopo che l’intestatario avrà presentato domanda presso l’Istituto. 

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