Come Gestire Correttamente la Sverminazione nei Cani in Maniera Naturale

Quando si ha un cane sono tante le attenzioni da destinargli e tra queste bisogna avere massima premura anche per la salute del nostro amico a quattro zampe.

Non solo bisogna pensare a sfamarlo, tenerlo sempre pulito e farlo giocare, ma c’è anche un aspetto che spesso si trascura, ma che diventa di vitale importanza per la salute del nostro cucciolo.

In tal senso la sverminazione del cane diventa una pratica indispensabile per poter consentirgli di vivere bene senza nessun tipo di problema di salute.

I primi giorni di vita del vostro cucciolo sono indispensabili per consentire al suo corpo di sviluppare gli anticorpi necessari. Tutto questo avviene attraverso il latte della mamma, fondamentale per la crescita del cucciolo.

Ma quando termina il periodo dell’allattamento, gli anticorpi tendono a diminuire e quindi diventa indispensabile ricorrere alle vaccinazioni per evitare qualsiasi tipo di problema.

Il periodo esatto in cui effettuare le vaccinazioni oscilla tra le 6 e le 8 settimane di vita del vostro cane. Dunque, diventa importante seguire la giusta profilassi medica, così da consentire al vostro amico a quattro zampe di poter vivere in salute, ed evitare qualsiasi problema.

Ma oltre ai vari vaccini che devono essere somministrati al vostro cane, per evitare che contragga delle malattie, diventa importantissima anche la sverminazione.

Sverminazione e Perché è Così Importante

Molte persone ignorano il fatto che, un cucciolo appena nato ha all’interno del proprio stomaco gli ascardi, dei piccoli vermi di colore bianco, simili a degli spaghetti spezzati, con una forma lunga e cilindrica.

Questi sono presenti nell’intestino del cane, e devo essere eliminati tramite la sverminazione, effettuata con un vermifugo specifico. Nella maggior parte delle volte gli ascardi vengono trasmessi ai cuccioli proprio dalla madre. Le modalità di trasmissioni sono due:

  • Quando sono ancora dei feti
  • Dopo la nascita durante l’allattamento, attraverso il latte materno

Per questo motivo, diventa indispensabile sverminare i cani quanto prima, così da eliminare il problema immediatamente sul nascere. Per fare questo si effettua un’operazione molto semplice, anche se a volte accade purtroppo che questa viene condotta senza precauzioni.

Questi vermi intestinali possono creare grandi problemi al vostro cane, ma sono facilmente curabili se si interviene in tempo e nel modo giusto.

Grazie ad una prevenzione regolare questi parassiti intestinali diventano non pericolosi, sia per il nostro cane che per noi uomini. Alla luce di tutto questo, quindi, il consiglio è quello di non tralasciare mai la profilassi relativa alla sverminazione del cane.

E’ importante, però, sottolineare che la sverminazione non va fatta solo ai cuccioli, ma anche ai cani adulti, così da poter salvaguardare la salute, compresa quella delle persone che vivono in simbiosi con il cane.

Quando Effettuare la Sverminazione del Cane

Per quel che riguarda le tempistiche da tener presente quando bisogna sverminare (1) il cane, la cosa importante è ricordarsi che va effettuata al massimo a 20 giorni di distanza dalla nascita del cucciolo.

E’ importante tener presente, che la stessa profilassi va effettuata anche sulla madre del cucciolo, in maniera tale da non infettare il piccolo durante l’allattamento. Questa pratica va effettuata dopo 25 giorni dalla prima sverminazione, così da poter assicurare la risoluzione del problema dei parassiti definitivamente.

Un consiglio da tener presente

Dopo aver effettuato tutto ciò di cui abbiamo parlato in precedenza, è consigliabile intorno ai due mesi di vita del vostro cane, raccogliere dei campioni di feci e portarle ad analizzare al veterinario.

Facendo così si avrà la possibilità di poter capire se la sverminazione ha fatto effetto, eliminando qualsiasi tipo di parassita. Ovviamente il vostro veterinario vi consiglierà quando sarà necessario effettuare una nuova sverminazione, così da stare sempre sicuri di non incorrere nella ricomparsa di questi parassiti. Questa è l’unica modalità che si può attuare, per essere sicuri di aver risolto definitivamente il problema, senza avere poi brutte sorprese.

I Sintomi del Cane Colpito da Vermi

Tutti i cani sono facilmente aggrediti dai parassiti. E’ indubbio che l’infestazione da parassiti interni è quella più minacciosa, anche perché si verifica con facilità, non è facile da individuare se non andando a guardare le feci del nostro amico a quattro zampe, e soprattutto perché può far sorgere diverse complicazioni, e in alcuni casi anche la morte dell’animale.

Come detto non c’è una razza immune da questo problema che colpisce cani di taglia piccola e grande indistintamente. Per capire se il nostro amico a quattro zampe è stato infettato, è possibile andare a vedere alcuni sintomi specifici (2). I

n presenza di tali sintomi, bisogna immediatamente preoccuparsi e portare il cane dal veterinario. Ecco di seguito i sintomi presenti quando il nostro cane è stato infettato dai vermi:

  • ♦ prurito anale
  • ♦ pelo opaco
  • ♦ diarrea
  • ♦ vomito
  • ♦ inappetenza
  • ♦ dimagrimento
  • ♦ affaticamento
  • ♦ comparsa di piccoli vermi bianchi nelle feci appena emesse
  • ♦ insorgenza di fenomeni allergici

Differenti Specie di Vermi

E’ importante tener presente che sono diverse le specie di vermi che possono infettare il nostro cane. Tutti gli organi del corpo possono essere attaccati da questi parassiti, anche se solitamente si annidano nel tubo digerente.

Questi vermi si dividono in due grandi gruppi: da una parte ci sono i cestoidi (3), che prendono il nome anche di tenie, e dall’altra ci sono i vermi cilindrici o nematodi (4). C’è una distinzione da fare rispetto a queste due famiglie di vermi, con i primi, i cestoidi, che sono sicuramente più tollerabili rispetto ai secondi.

Nel secondo caso, infatti, le conseguenze per chi viene colpito da questi vermi sono molto gravi, arrivando fino alla morte stessa dell’animale, se ovviamente la situazione non viene risolta in tempo.

Alcuni Suggerimenti da Tenere in Considerazione se si Possiede un Cane

cane che allatta i cuccioli

Di seguito alcuni suggerimenti che ogni persona deve sapere nel momento in cui decide di acquistare un cane:

  • ♦ Sverminare i cani adulti, seguendo i suggerisce del veterinario;
  • ♦ Prima della gravidanza e dopo aver terminato l’allattamento sverminare sempre le femmine;
  • ♦ Quando aggiungete al pasto del cane della carne fresca, è consigliabile sempre tenerla in congelatore per almeno 48 ore per uccidere eventuali parassiti;
  • ♦ Lavare regolarmente sia la ciotola dell’acqua che quella del cibo;
  • ♦ Tenere sempre pulito l’ambiente dove vive il cane;
  • ♦ Evitate sempre che il cane mangi feci e resti di animali morti;
  • ♦ La migliore prevenzione è evitare le crocchette estruse perché troppo ricche di carboidrati e difficili da digerire, e creano le condizioni ideali per la proliferazione parassitaria: se possibile, passare al cibo disidratato (Pure Pet Food) o quello pressato a freddo (Bianco Line)

FONTE

Giornata mondiale contro la rabbia 2022.

Oggi è il World Rabies Day, la Giornata mondiale contro la rabbia. Un giorno dedicato alla sensibilizzazione e all’impegno per debellare i virus della rabbia nel mondo.

Il tema di quest’anno è One Health, Zero Deaths. Un promemoria per ricordare che è possibile eliminare i virus della rabbia che gli umani contraggono dai cani in tutto il mondo.

Oggi quindi è il giorno perfetto per condividere alcune entusiasmanti novità riguardo uno dei partner della Fondazione Edgard & Cooper…

Mayhew International a Kabul è vicina al debellamento completo della rabbia!

Tramite la Fondazione Edgard & Cooper, devolviamo ogni anno l’1% del nostro fatturato ad enti di beneficenza che agiscono per aiutare i cani e i gatti in difficoltà in tutto il mondo. Grazie alla tua costante fedeltà, siamo in grado di collaborare con queste straordinarie organizzazioni che fanno veramente la differenza.

Dal 2020 ad oggi abbiamo donato 64 300€ alla Mayhew International per aiutarla a debellare una volta per tutte il virus della rabbia a Kabul, in Afghanistan. Il secondo impegno della Fondazione a favore della Mayhew International si è concretizzato con un dono di 199 015€, che ha finanziato un programma di vaccinazione e sterilizzazione in Georgia. Siamo più che entusiasti di condividere con te le loro incredibili storie e i risultati ottenuti finora. Apri bene le orecchie…

Mayhew International a Kabul, Afghanistan

Verso la completa eradicazione della rabbia

Il team di Mayhew International ha affrontato molte sfide negli ultimi due anni. A causa della Covid-19, tutti i membri dello staff sono dovuti rimanere a casa quando i Talebani hanno raggiunto Kabul. Come se non bastasse, l’inverno ha portato forti nevicate. Nonostante tutto, il team è riuscito a compiere progressi fenomenali nell’ultimo anno.

Dal maggio 2021 sono stati vaccinati oltre 11.000 cani. E non ci sono stati casi confermati di rabbia! Segno molto promettente, che annuncia il raggiungimento dell’obiettivo dell’ente di sradicare completamente la rabbia da questa regione del mondo. Ciò significa la fine delle sofferenze per migliaia di cani, che avrebbero altrimenti subito la malattia e l’abbattimento.

fonte FITOPET

Il tuo cane trema? Queste le possibili cause

Proprio come noi umani, anche i cani talvolta tremano. Ma come mai succede? Ecco le 6 principali ragioni per cui il tuo cane potrebbe tremare e cosa fare per aiutarlo.

Dog and owner cuddling in sofa with heart doodles on the picture.

Il freddo

Quando hanno freddo, i nostri amici rispondono proprio come facciamo noi: con i brividi. Le razze più piccole e quelle con il pelo più fino possono essere particolarmente sensibili al freddo e il tremito li aiuta ad aumentare la propria temperatura corporea. Se vedi che il tuo cane trema durante le passeggiate invernali, valuta di regalargli un nuovo cappottino. E una volta a casa, niente di meglio che accoccolarsi insieme sotto la coperta.

Puro entusiasmo

Non c’è niente di meglio di un caloroso e peloso bentornato a casa. Se il tuo cane trema quando entri dalla porta, significa semplicemente che è felicissimo di vederti. Molti cani tremano dall’entusiasmo e da uno slancio di energia. Il tremito dovrebbe fermarsi quando il tuo cane si è calmato un po’, ma tienilo d’occhio e assicurati che non ci siano altre cause.

Paura o stress

Alcuni cani tremano quando hanno paura o sono stressati. È una reazione comune fra i cani con un’infanzia difficile o eventi traumatici alle spalle. Alcuni possono tremare anche quando qualcuno di sconosciuto li accarezza. I rumori forti, come i fuochi d’artificio e i tuoni, possono rappresentare altre fonti di stress.

Cerca di rassicurare il più possibile il tuo cane quando lo vedi in ansia. Se conosci esattamente la causa del suo stress, cerca di distrarlo. Puoi provare a giocarci o a dargli uno snack che duri per un tempo prolungato, in modo da aiutarlo ad associare stimoli stressanti con cose positive, piuttosto che con altre emozioni negative come la paura.

Il tuo cane ha paura dei fuochi d’artificio? Leggi i nostri 6 consigli per aiutare a calmarlo.

LEGGI ORA

Se pensi che i tremori siano dovuti a traumi passati e/o non riesci in alcun modo a calmare il tuo cane, è consigliabile interpellare un esperto comportamentista.

Malattia

Proprio come noi umani, anche i cani talvolta tremano. Ma come mai succede? Ecco le 6 principali ragioni per cui il tuo cane potrebbe tremare e cosa fare per aiutarlo.

Dog and owner cuddling in sofa with heart doodles on the picture.

Il freddo

Quando hanno freddo, i nostri amici rispondono proprio come facciamo noi: con i brividi. Le razze più piccole e quelle con il pelo più fino possono essere particolarmente sensibili al freddo e il tremito li aiuta ad aumentare la propria temperatura corporea. Se vedi che il tuo cane trema durante le passeggiate invernali, valuta di regalargli un nuovo cappottino. E una volta a casa, niente di meglio che accoccolarsi insieme sotto la coperta.

Puro entusiasmo

Non c’è niente di meglio di un caloroso e peloso bentornato a casa. Se il tuo cane trema quando entri dalla porta, significa semplicemente che è felicissimo di vederti. Molti cani tremano dall’entusiasmo e da uno slancio di energia. Il tremito dovrebbe fermarsi quando il tuo cane si è calmato un po’, ma tienilo d’occhio e assicurati che non ci siano altre cause.

Paura o stress

Alcuni cani tremano quando hanno paura o sono stressati. È una reazione comune fra i cani con un’infanzia difficile o eventi traumatici alle spalle. Alcuni possono tremare anche quando qualcuno di sconosciuto li accarezza. I rumori forti, come i fuochi d’artificio e i tuoni, possono rappresentare altre fonti di stress.

Cerca di rassicurare il più possibile il tuo cane quando lo vedi in ansia. Se conosci esattamente la causa del suo stress, cerca di distrarlo. Puoi provare a giocarci o a dargli uno snack che duri per un tempo prolungato, in modo da aiutarlo ad associare stimoli stressanti con cose positive, piuttosto che con altre emozioni negative come la paura.

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Se pensi che i tremori siano dovuti a traumi passati e/o non riesci in alcun modo a calmare il tuo cane, è consigliabile interpellare un esperto comportamentista.

Malattia

A volte il tremore può indicare che il tuo cane non si sente bene. Potrebbe essere una semplice nausea, ma anche qualcosa di più serio come l’epilessia, l’avvelenamento o il cimurro. Altre patologie da escludere sono l’ipoglicemia, il morbo di Addison e malattie infiammatorie cerebrali.

Se il tuo cane è malato, mostrerà anche altri sintomi, quindi presta molta attenzione. Se noti qualcosa di insolito, è sempre consigliabile chiamare il veterinario e far controllare il tuo cane.

Dolore

Il tremore può essere anche una reazione al dolore: qualcosa di incastrato nella zampa, la puntura di una vespa… Di solito questo tremore è accompagnato da mugolii o guaiti, a volte da un rifiuto di muoversi. Se non riesci a trovare la causa, fai un salto dal veterinario.

Età

Se il tuo quattrozampe è felicemente entrato nella fase “senior” della sua vita (ha più di otto anni), il tremolio potrebbe essere dovuto semplicemente… all’età. Quando i cani invecchiano, i loro muscoli si indeboliscono, causando tremolii. Se il tuo vecchio amico trema incontrollabilmente e sembra mostrare dolore oltre al tremito, è sempre consigliabile consultare il veterinario.

Fonte Fitopet.ti

L’Oipa al lavoro per salvare gli animali dopo l’alluvione nelle Marche

“Angeli del fango” al lavoro in condizioni drammatiche anche per gli animali. Sono le guardie zoofile e i volontari dell’Oipa che da diverse ore operano strenuamente per salvare le vittime a quattro zampe dell’alluvione che si è abbattuta nelle Marche. Foto e Video: Ufficio Stampa Oipa

GUARDATE IL VIDEO

https://www.ilmessaggero.it/animali/alluvione_nelle_marche_cani_gatti_cosa_succede-6939547.html


LEGGI ANCHE : >> WWF, un lascito alla natura per il futuro delle nuove generazioni

I Contaminanti Tossici Nascosti nel Cibo per Animali

Ormai le tossine indesiderate si fanno strada inevitabilmente negli alimenti per cani, gatti e altri animali domestici e per questo motivo un certo livello di contaminazione è inevitabile. L’elenco di “ingredienti e sostanze” che l’industria degli alimenti per animali domestici ultraelaborati cerca di eliminare dai suo prodotti include: arsenico, mercurio, PCB, BPA, diossina e aflatossina (1). Tra le molteplici ragioni da considerare seriamente, c’è il passaggio da diete ultraelaborate a cibi freschi, per abbassare sensibilmente questo rischio di contaminazione. Diamo un’occhiata più da vicino a ciascuno di questi contaminanti.

6 Contaminanti Alimentari per Animali Domestici

Gattini mangiando cibo umido

1. Arsenico — L’arsenico è un minerale da classificare come un metallo pesante. L’arsenico inorganico si trova spesso in prodotti come erbicidi, insetticidi, conservanti per legno e alcuni tipi di isolante. L’arsenico organico è usato in alcuni farmaci per trattare o prevenire la filariosi cardiopolmonare. La presenza misurata di arsenico negli alimenti per animali domestici, non equivale alla tossicità dell’alimento stesso. Questo può essere vero, ma nessun proprietario di animali domestici desidera che sia presente una quantità “non tossica” di arsenico nel cibo del loro cane o gatto, poiché il bioaccumulo può causare danni significativi nel tempo. In alcuni casi di avvelenamento negli animali domestici, un animale ingerisce inavvertitamente un prodotto contenente arsenico che trova in giro. Tuttavia, più comunemente, le dosi subletali vengono consumate in modo coerente e la tossicità si verifica lentamente, per un lungo periodo di tempo (come quando un cane o un gatto mangia erba che viene regolarmente trattata con erbicidi contenenti arsenico). L’esposizione continua all’arsenico a basse dosi può verificarsi anche attraverso l’approvvigionamento idrico, motivo per cui filtrare l’acqua dell’intera famiglia è così importante, specialmente in alcune aree geografiche. La principale fonte di esposizione all’arsenico proviene da polli allevati in modo convenzionale (non biologico). L’arsenico viene aggiunto ai mangimi commerciali per polli, per inibire muffe e funghi in molti paesi e ha superato la catena alimentare. L’arsenico che si dissolve in acqua viene rapidamente assorbito dopo che l’animale domestico lo ingerisce. La maggior parte dell’arsenico ingerito si lega ai globuli rossi, avvelena i mitocondri delle cellule e viene distribuito ai tessuti del corpo, con i livelli più alti che si accumulano nel fegato, nei reni, nel cuore e nei polmoni. In caso di esposizione prolungata, l’arsenico si accumula nella pelle, nelle unghie, nelle ghiandole sudoripare e nel pelo. In genere sono il tratto gastrointestinale (GI), il fegato, i reni, i polmoni, i vasi sanguigni e la pelle quelli più vulnerabili se a contatto con l’arsenico. Insieme alla sua capacità di provocare il cancro e la morte, l’arsenico interferisce anche con gli ormoni, in particolare gli ormoni del sistema glucocorticoide. I cibi ricchi di iodio e selenio, tra cui le alghe e le noci del Brasile, così come i cibi ricchi di zolfo (p. es., aglio fresco) sono utili per rimuovere i residui di tracce di arsenico dal corpo. Con livelli elevati di arsenico, è possibile aggiungere come integrazione, acido alfa lipoico e n-acetil cisteina (NAC), così da supportare il programma di disintossicazione.

2. Mercurio – La preoccupazione per il mercurio nel cibo per animali domestici, riguarda solo alcuni prodotti alimentari per cani e gatti. Quando questo problema si presenta, i proprietari di animali domestici possono essere certi che non è stato messo lì deliberatamente. Il mercurio è una sostanza presente in natura, ma è comunque tossico. Viene rilasciato nell’aria e negli oceani, principalmente bruciando carbone. I frutti di mare sono la via di esposizione più comune sia per le persone che per gli animali. Gli studi hanno rivelato alti livelli di mercurio nel cibo per cani e gatti. Per limitare l’esposizione del tuo amico a quattro zampe al mercurio, il consiglio è di essere molto esigente riguardo al pesce che viene loro somministrato. Tuttavia, i pesci sono una ricca fonte di acidi grassi omega-3, essenziali per il benessere del tuo animale domestico. Se integri l’alimentazione del cane o del gatto con del pesce, il consiglio è di usare le sardine confezionate in acqua. Le sardine non vivono abbastanza a lungo da immagazzinare le tossine nei loro corpi, e sono una formidabile fonte di omega-3. Scegliere salmone selvatico, cozze o trota iridea a rotazione con altre proteine, è anche un ottimo modo per introdurre quegli omega-3 necessari per il cane o il gatto, con rischi minimi di contaminazione. Se scegli di non nutrire il tuo amico a quattro zampe con nessun pesce, il consiglio è di integrare la dieta con olio di krill o un altro acido grasso omega-3 privo di contaminanti e proveniente da fonti sostenibili. È anche importante non cuocere il cibo del tuo animale domestico in padelle antiaderenti. Utilizzare invece ghisa o acciaio inossidabile. Clorella e coriandolo sono spezie ottime da usare per la disintossicazione dal mercurio (2).

3. PCB (policlorobifenile) — È stato riscontrato che anche il cibo per animali al gusto di pesce contiene PCB. Una nuova ricerca suggerisce che i gatti sono particolarmente sensibili ai PBDE (che, tra le altre cose, sono usati come ritardanti di fiamma nella moquette e nei mobili), sostanze chimiche che si trovano a livelli più elevati sia negli alimenti in scatola per gatti, che in quelli secchi per cani. Gli alimenti a base di pesce sono anche peggiori, perché gli organismi marini producono PDBE in modo naturale e possono bioaccumularsi lungo la catena alimentare fino a livelli elevati nei pesci. In cima alla catena alimentare ci sono i pesci predatori come il tonno e il salmone, che possono contenere livelli molto elevati di metalli pesanti (compreso il mercurio), nonché PCB, pesticidi e altre tossine. I PCB (policlorobifenili), sono sostanze chimiche industriali tossiche vietate negli Stati Uniti nel 1979, ma utilizzate in altre parti del mondo. Ricerche recenti hanno rilevato livelli elevati di PCB negli alimenti per animali domestici secchi e in scatola. Gli scienziati hanno anche scoperto che i gatti conservano i metaboliti PCB nel sangue più a lungo dei cani (3). L’eliminazione delle tossine persistenti e liposolubili come i PCB dal corpo avviene attraverso diversi meccanismi di disintossicazione tra cui l’intestino. Quindi aumentare la quantità di fibre nella dieta aiuta (aggiungi più verdure macinate e fibrose nella ciotola del tuo animale domestico). Anche gli alimenti contenenti clorofilla sono utili, così come i polifenoli del tè verde (4).

4. BPA (bisfenolo A) — Il bisfenolo A è una sostanza chimica industriale che si trova in un’ampia gamma di prodotti per la casa, oltre ad acqua di plastica, biberon, cibo per animali domestici e ciotole d’acqua in plastica. Si trova anche nelle resine epossidiche utilizzate come rivestimenti all’interno di lattine per alimenti e bevande, compresi i contenitori per alimenti per animali domestici. Il BPA ha la capacità di imitare gli ormoni del corpo, in particolare gli estrogeni, in modi dannosi per la salute sia dell’uomo che degli animali. Per la maggior parte degli animali, compreso l’uomo, l’esposizione al BPA avviene principalmente attraverso la dieta. Uno studio del 2017 condotto da ricercatori dell’Università del Missouri ha concluso che anche un’alimentazione a breve termine (due settimane) di cibo per cani in scatola, si traduce in un aumento significativo (tre volte) del BPA nei cani. Per proteggere tutta la tua famiglia dall’esposizione al BPA, evita i cibi in scatola e non conservare il cibo nella plastica. Puoi fornire un supporto continuo alla disintossicazione dal BPA offrendo cibi ricchi di Lactobacillus acidophilus (kefir e yogurt) (5) e cibi ricchi di glutatione (compresi funghi culinari e medicinali) (6).

5. Diossine — Le diossine vengono create durante molti processi industriali, quando il cloro o il bromo vengono bruciati in presenza di carbonio e ossigeno. Questi inquinanti ambientali possono interrompere la delicata segnalazione degli ormoni sessuali maschili e femminili nel corpo. Carne, pesce, latte, uova e burro prodotti in fabbrica sono quelli che hanno maggiori probabilità di essere contaminati. Inoltre, la maggior parte dei frutti di mare è contaminata da metalli tossici e sostanze chimiche industriali come le diossine. Poiché le diossine sono liposolubili, vengono immagazzinate nei tessuti adiposi, quindi è possibile usare l’antica pratica ayurvedica della disintossicazione mediata dai lipofili (usando grassi sani, tra cui burro chiarificato, olio di cocco e olio MCT) per estrarre le tossine immagazzinate dai grassi (7).

6. Aflatossine — Secondo Greg Aldrich, professore e coordinatore del programma di alimenti per animali domestici presso la Kansas State University, la contaminazione da aflatossine è un problema ricorrente nel cibo per animali domestici (8). Il problema era più diffuso nel 2020-2021 rispetto agli anni passati e, a causa del cambiamento climatico e dei modelli di crescita mutevoli delle colture; ma Aldrich ritiene che la contaminazione da aflatossine potrebbe essere un problema ancora più grande in futuro (9). Le aflatossine sono micotossine naturali prodotte da Aspergillus flavus e Aspergillus parasiticusfungi e sono le micotossine più ampiamente studiate al mondo. Sono note per causare malattie tossiche acute e cancro negli animali e nell’uomo e sono considerati tra le sostanze più cancerogene del pianeta. Cani e gatti sono più sensibili alle aflatossine rispetto a molti altri animali. Le aflatossine spesso contaminano le colture agricole prima che vengano raccolte. Le condizioni che promuovono la contaminazione pre-raccolta includono temperature elevate, periodi prolungati di siccità e attività degli insetti. Le aflatossine possono anche essere un problema dopo la raccolta se il raccolto rimane bagnato per troppo tempo. Oltre a questo, possono crescere sui raccolti stipati nei magazzini se il livello di umidità è troppo alto e si sviluppa la muffa. Le tre piante con il più alto tasso di contaminazione da aflatossine sono mais, arachidi e semi di cotone. L’aflatossicosi è più comune nei cani rispetto ai gatti, perché le formule commerciali di cibo per cani contengono più spesso prodotti a base di mais. Per fortuna, ci sono molti studi su modelli animali che dimostrano come gli alimenti curativi possono essere usati per aiutare il corpo a disintossicarsi dalle micotossine, tra cui zenzero (10), timo (11), broccoli (12), curcuma (13), e carote (e altre verdure apiacee) (14).

Il tuo Animale Domestico ha Bisogno di un Programma di Disintossicazione?

Probiotici per cani e gatti

Il mondo sta diventando ogni giorno più inquinato e, sebbene non possiamo controllare tutti i punti di esposizione chimica per i nostri familiari, dobbiamo fare il possibile per ridurre i rischi noti. Passare a prodotti non tossici per la casa e il giardino, filtrare l’aria e l’acqua nella tua casa, ridurre al minimo le sostanze chimiche che scegli di indossare e per i tuoi animali domestici, ridurre i contaminanti, è senza dubbio la scelta più oculata da fare. L’unico modo per sapere esattamente cosa stai dando da mangiare al tuo amico a quattro zampe è acquistare tu stesso gli ingredienti e preparare pasti nutrizionalmente completi a casa (10). Se non si ha tutto questo tempo per poter preparare a casa il pasto del proprio animale, allora si può ricorrere a cibi confezionati, ma bisogna scegliere quelli giusti. Su fitopets.com è possibile trovare una vasta scelta di cibo per cani e gatti al 100% naturale. Prodotti non industriali, realizzati con materie prime di qualità e che possono soddisfare non solo il gusto, ma anche l’apporto nutrizionale giusto per i tuo amici a quattro zampe.

Fonte: Fitopets

Piante si e no per gli animali domestici

Quando si arreda la casa, le piante non possono mancare. Portano colore, profumo, freschezza, oltre a completare con stile il design della casa. Eppure, se si hanno degli animali domestici, è bene prestare molta attenzione alla scelta delle piante, alcune, infatti, potrebbero rivelarsi pericolose.

Chi ha in casa un cane o un gatto dovrebbe preoccuparsi se le piante sono dannose o meno per i pet, visto che spesso le scelte “verdi” più eleganti e interessanti possono non andare d’accordo con la salute dei quattro zampe. Basta conoscere le caratteristiche delle singole piante.

Le piante sicure per cani e gatti

Iniziamo con un elenco di piante che non sono tossiche per gli animali domestici: 

  • Clorofito: dona eleganza a qualsiasi ambiente, purifica l’aria ed è assolutamente pet friendly
  • Orchidee: quando sono in fiore, rappresentano uno degli spettacoli floreali più belli da ammirare tra le quattro mura, inoltre i quattro zampe possono conviverci senza problemi
  • Boston: la sua caratteristica principale è quella delle foglie che tendono ad assumere un colore verde chiaro. È perfetta per arredare con stile un salotto, meglio ancora in un luogo ben illuminato e senza la paura che possa rappresentare un pericolo per Fido e Micio
  • Chamadorea: nota anche coma palma minore va d’accordo con gli animali ed è davvero semplice da coltivare

Le piante tossiche per cani e gatti

Ecco, invece, un elenco di piante che dovrebbero essere sempre tenute alla larga da cani e gatti:

  • Edera: è una scelta tipica di chi vuole sfruttare il verde per ravvivare l’appartamento, peccato che sia molto tossica per cani e gatti.
  • Cycas revoluta: adatta per giardini e interni, è nemica giurata dei quattro zampe e può causare addirittura un avvelenamento
  • Monstera: è elegante e delicata, ma purtroppo è causa di intossicazioni violente nei cani e gatti che osano masticarla
  • Agrifoglio: tipico del periodo natalizio, rischia di rovinare lo stomaco dei pelosi, incuriositi dalla sua forma così particolare
  • Oleandro risulta pericoloso anche per l’uomo, dunque va gestito con la massima attenzione
  • Ciclamino: sa regalare colori incredibili, ma purtroppo è ugualmente tossico
  • Giglio: spettacolare nelle sue fioriture, non è consigliabile tenerlo troppo a portata di pet

Fonte:Roma Today

Perché Non Bisogna Trascurare un Cane Che Si Gratta Continuamente?

Questo articolo è stato pubblicato il settembre 9, 2022 da Matea.

La pelle che genera prurito non è una cosa da sottovalutare e, purtroppo, troppi cani ne soffrono. Una cosa è avere una parte che prude occasionale, e che si risolve strofinandosi, grattandosi o applicando una lozione lenitiva sull’area interessata. Ma è tutta un’altra storia quando non si può alleviare il prurito, qualunque cosa venga fatta. La costante sensazione di solletico e la voglia di grattarsi fino a sanguinare, insieme al danno che inevitabilmente può causare alla pelle, possono provocare una significativa ansia.

Molti cani oggi soffrono di dermatite atopica (AD), una condizione allergica della pelle simile all’eczema nelle persone, che causa prurito a lungo termine. L’AD è spesso causato da un’ipersensibilità agli allergeni alimentari o ambientali, inclusi pollini, muffe, acari della polvere e antigeni di insetti. Nell’esperienza di tanti veterinari, anche le ipersensibilità chimiche possono svolgere un ruolo fondamentale in condizione.

Il Prurito può Influenzare Negativamente il Comportamento di un Cane?

Gli studi sugli esseri umani hanno collegato il prurito al disagio psicologico, che può portare a depressione e ansia, come sa fin troppo bene chiunque abbia mai sperimentato questa problematica. Non molto tempo fa, i ricercatori della School of Veterinary Medicine dell’Università di Nottingham nel Leicestershire, nel Regno Unito, hanno deciso di determinare se l’AD ha un effetto psicologico sui cani simile all’effetto sull’uomo. Il loro obiettivo era vedere se i cani con AD mostrano comportamenti problematici che potrebbero essere il risultato di stress psicologico causato dalla loro condizione. Lo studio ha coinvolto i proprietari di 895 Golden e Labrador Retriever reclutati attraverso uno studio online chiamato Itchy Dog Project (1) progettato per esplorare potenziali cause genetiche e ambientali dell’AD in queste due razze. Degli 895 cani, a 343 è stato diagnosticato l’AD. I restanti 552 cani servivano da controllo. Ai proprietari non è stata comunicata la premessa dello studio: è stato semplicemente chiesto loro di completare un questionario sulla salute e il comportamento della pelle del loro cane.

“I risultati hanno mostrato che la gravità del prurito nei cani con AD era associata a una maggiore frequenza di comportamenti spesso considerati problematici, come:

  • masticare ogni oggetto
  • iperattività
  • coprofagia [mangiare cacca]
  • rubare cibo
  • ricerca di attenzione
  • eccitabilità
  • toelettatura eccessiva (2)

Ciò che i risultati dallo studio effettuato ha mostrato che non c’è un legame tra l’AD canino e un comportamento generalmente ansioso, timoroso o aggressivo. Ciò ha portato i ricercatori a concludere che i risultati potrebbero indicare che i cani con diagnosi di AD, potrebbero soffrire di stress che poi causa del prurito.

Raccomandato

Se il tuo cane soffre di dermatite atopica, è importante cercare di trovare la causa sottostante, che sia alimentare o ambientale. È anche importante che un veterinario diagnostichi l’AD al tuo animale domestico, poiché ci sono molte altre condizioni che causano un intenso prurito che devono essere escluse. Molti veterinari vedono un enorme miglioramento dei sintomi, eliminando le fonti di cereali pro-infiammatorie e OGM (con molta contaminazione da glifosato), conservanti non necessari, vitamine sintetiche e tecniche di lavorazione tossiche, oltre all’aggiunta di grassi essenziali omega-3 alla dieta. Il cibo, infatti, può essere curativo o dannoso. La ricerca dimostra che una dieta alimentare fresca modula positivamente il sistema immunitario, portando a cambiamenti nell’espressione genica (chiamata nutrigenomica) rispetto a una dieta ultra-elaborata, come quella con le crocchette (3). Passare i cani che soffrono di prurito a una dieta a bassissimo contenuto di carboidrati e cibo più fresco, significa che dovrai nutrirli anche con una dieta antinfiammatoria.

I cani che mangiano solo cibi ultra-elaborati consumano prodotti finali della glicazione (AGE) più avanzati, che sono stati collegati a una maggiore incidenza di allergie alimentari (4). Uno studio ha rilevato che le probabilità di sviluppare dermatite atopica canina erano due volte più alte tra i discendenti di cani che mangiavano solo crocchette (5), quindi le scelte alimentari e le tecniche di lavorazione degli alimenti contano. Nel frattempo, per alleviare i sintomi, si può optare sempre per rimedi naturali e sicuri piuttosto che farmaci immunosoppressori, a meno che la qualità della vita dell’animale non sia pessima. In alcuni casi, i farmaci con effetti collaterali importanti vengono prescritti per un breve periodo di tempo o in modo intermittente, dando al veterinario il tempo di lavorare per migliorare la risposta immunitaria iperattiva dell’animale. Alcuni trattamenti completamente naturali, possono ridurre significativamente la frequenza con cui il cane presenta un riacutizzarsi di AD. Poiché la condizione è caratterizzata da una sovrabbondanza di alcuni tipi di batteri, è possibile anche optare per una terapia topica al posto degli antibiotici orali per questa condizione. Fare il bagno ai cani con shampoo antibatterici (6) naturali (e risciacquare con acqua gassata), trattamenti con ozono per la pelle e quindi applicare risciacqui, spray o polveri per riequilibrare il microbioma, possono offrire gli stessi benefici degli antibiotici orali (uccidere la crescita eccessiva batterica) senza eventuali effetti collaterali negativi. La ricerca mostra che il microbioma del follicolo pilifero svolge un ruolo nella salute della pelle (7), quindi trovare un modo per ripristinare l’equilibrio microbico senza antibiotici orali per tutta la vita, è un must per questi pazienti. I Bagni disinfettanti e riparatori del microbioma sono una delle terapie più sottoutilizzate in dermatologia veterinaria (probabilmente perché sono molto economici). Il veterinario sarà in grado di personalizzare un protocollo specifico per il tuo animale domestico.

Suggerimenti per Calmare un Cane Stressato

  1. Assicurati che il tuo cane faccia molta attività fisica, tempo di gioco, stimolazione mentale, attenzione e affetto. L’esercizio quotidiano rigoroso è uno dei trattamenti più trascurati, ma al tempo stesso gratuito ed efficace per ridurre lo stress. Maggiore è il livello di stress e ansia, maggiore è l’esercizio di cui ha bisogno il cane
  2. Quando il tuo cane sarà a casa da solo, apri tutte le tende e le persiane e lascialo con una coperta con sopra il tuo profumo e un giocattolo per rilasciare i bocconcini. Metti piccole prelibatezze salutari e i suoi giocattoli preferiti in giro per casa. Considera di chiamare un dog sitter se starai via per più di 8 ore.
  3. Ascolta anche musica rilassante prima che si verifichi un possibile fattore di stress. Questo può rilassare il tuo cane, con il vantaggio di soffocare i rumori angoscianti.
  4. Metti da parte del tempo per giocare con i giocattoli interattivi o fai un massaggio al cagnolino ogni giorno.
  5. Se il tuo cane risponde bene alla pressione applicata sul corpo, scegli una tecnica di massaggio specifica che può aiutare gli animali ansiosi.
  6. Prendi in considerazione l’aggiunta di un integratore probiotico o di verdure fermentate alla dieta alimentare fresca. I probiotici riducono i disturbi gastrointestinali legati allo stress nei cani.
  7. Consultare un veterinario sui rimedi nutraceutici, omeopatici e MTC (medicina tradizionale cinese).
  8. È stato dimostrato che l’olio essenziale di lavanda, riduce la risposta allo stress nei cani. Metti alcune gocce su un panno o un batuffolo di cotone e posizionalo nella cuccia del tuo animale domestico prima che si verifichi un fattore di stress o diffondi l’aroma di questo olio in casa. Ci sono anche ottime miscele di oli specifiche per calmare gli animali.
  9. Se l’ansia del tuo cane sembra peggiorare nonostante gli migliori sforzi fatti, prendi in considerazione un approccio individualizzato per gestire il suo stress.

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Andrea la “pecora nera” eredita i cani: “Dovrà curare i Corgi di Elisabetta”

Elisabetta bambina con il suo primo Corgy

La sovrana aveva una vera passione per questi animali che godevano di un trattamento di riguardo a Palazzo. Gli ultimi due cuccioli le sono stati donati dal figlio terzogenito e dalle nipotine Beatrice ed Eugenia e accettati dalla regina solo in cambio dell’impegno a prendersene cura dopo di lei

LONDRA – God save the Dogs. Sì, quegli ultimi corgi della regina che hanno già trovato una nuova casa (pardon: un nuovo palazzo). A prendersene cura insieme alle figlie Beatrice ed Eugenia sarà infatti il terzogenito di Sua Maestà, Andrea: proprio il principe amico del defunto miliardario pedofilo Jeffrey Epstein, la “pecora nera” della famiglia accusato anche lui di aver abusi sessuali, cui qualche mese fa era stato imposto l’abbandono degli incarichi ufficiali, spogliandolo pure dei gradi militari.

Nonostante la regina avesse deciso già nel 2012 di non volere nuovi cani proprio per “non lasciarne indietro nessuno”, Andrea e le figlie le avevano regalato due nuovi corgi di cui prendersi cura – i cuccioli Muick e Candy – dopo la morte del principe consorte Filippo. Lei li aveva accettati con riserva: chiedendo cioè a chi li donava l’impegno di prendersene cura dopo la sua dipartita. L’ultimo corgi “storico” della regina, Whisper, era infatti morto nel 2018. Lasciandola comunque in compagnia di altri due amici a quattro zampe, i “dorgi” Candy, ancora viva, e Vulcan (già defunto anche lui).

Incerta è pure la sorte di Lissy, la cocker Spaniel campionessa di bellezza che comunque già vive col suo addestratore Ian Openshaw. Il suo futuro sarà deciso da re Carlo III in persona nelle prossime settimane: quando avrà cose meno importanti a cui pensare. Nel corso della sua lunga vita The Queen ha allevato 14 generazioni di corgi, possedendo ben 30 esemplari di quella razza originaria del Pembrokeshire, contea nel Sud-Ovest del Galles.

Dookie, il primo cucciolo, le fu regalato nel 1933, quando aveva 7 anni, dal padre all’epoca duca di York. E fu sempre lui – a quel punto già re Giorgio VI – a donarle per i suoi 18 anni la cagnetta più amata, Susan: “matriarca” di tutti i corgi a venire. Sebbene non sempre di buon carattere (alcuni esemplari hanno “democraticamente” morso nobili e collaboratori senza far distinzione), i corgi della regina hanno vissuto vite davvero sontuose: nutriti a coniglio e manzo freschi cucinati per loro da uno chef gourmet, avevano due lacché dedicati e un’intera sala – la corgis’ room – a disposizione dentro Buckingham Palace, dove dormivano in ceste di vimini con lenzuolini rinfrescati ogni giorno. God Save The Dogs: davvero i cani più viziati del mondo.

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