Como, emergenza gatti abbandonati: in due si prendono cura di 400 animali

Interviene anche Codacons data la serietà della situazione, in particolare si tratta di 6 colonie feline

Gattini abbandonati (repertorio)

Lo smart working e il lockdown sono i principali fattori che hanno spinto le persone ad adottare animali domestici, ma tornando alla normalità i piccoli amici a quattro zampe sono stati abbandonati. Tale comportamento ha inciso sul territorio, ma soprattutto nelle sei colonie feline che non sanno più come gestire i 400 gattini.

Due animaliste della zona stanno cercando di garantire tale emergenza, ma la situazione non è per niente facile.

“Si tratta, purtroppo, di un fenomeno ancora molto diffuso nel nostro Paese – commenta il Presidente del Codacons, Marco Donzelli”.

L’abbandono di animali è un reato, punito dal codice penale con l’arresto fino ad un anno e una multa fino a 10mila euro.

Il Codacons invita tutti i cittadini e gli enti per la protezione degli animali che notano qualcuno lasciare animali in strada a scriverci a info@codaconslombardia.it, al fine di segnalare l’accaduto.

Inoltre, l’Associazione che da anni lotta per la tutela degli animali, presenta esposto in Procura affinché vengano individuati e puniti i responsabili.

fonte

Come controllare le convulsioni naturalmente

Secondo il Journal of American Veterinary Medical Association (JAVMA), un farmaco

che è stato usato per decenni per gestire l’epilessia nei cani, ha ottenuto la sua prima

approvazione della FDA all’inizio di quest’anno. L’epilessia, come per gli esseri umani,

è caratterizzata da convulsioni. Un attacco è un evento durante il quale si verifica

un’attività elettrica imprevista, non provocata e anormale nel cervello. Esistono due tipi

di impulsi elettrici nel cervello: eccitatori e inibitori.

Pes, ki gleda skozi okno

Secondo il Journal of American Veterinary Medical Association (JAVMA), un farmaco che è stato usato per decenni per gestire l’epilessia nei cani, ha ottenuto la sua prima approvazione della FDA all’inizio di quest’anno. L’epilessia, come per gli esseri umani, è caratterizzata da convulsioni. Un attacco è un evento durante il quale si verifica un’attività elettrica imprevista, non provocata e anormale nel cervello. Esistono due tipi di impulsi elettrici nel cervello: eccitatori e inibitori.

In un animale normale, c’è un rapporto costante e corretto tra impulsi eccitatori e inibitori. Tuttavia, in un animale da compagnia, gli impulsi eccitatori superano temporaneamente gli impulsi inibitori. Se il tuo animale domestico ha una contrazione minore o un attacco importante, dipende da quale parte del cervello è coinvolta e da quanti impulsi eccitatori vengono generati.

Il punto in cui gli impulsi eccitatori superano gli impulsi inibitori è chiamato soglia convulsiva. In un animale sano la soglia convulsiva è alta, il che significa che il potenziale per un attacco è basso. Ci sono diverse cose che possono influenzare la soglia convulsiva di un cane, tra cui genetica, trauma cranico, infezioni ed esposizione alle tossine.

Esistono anche Diversi Tipi di Convulsioni:

  • Una piccola crisi epilettica è il tipo più lieve di crisi e può essere insignificante quanto un movimento anomalo degli occhi.
  • Un attacco importante è l’altro estremo e colpisce entrambi i lati del cervello e del corpo.
  • Lo stato epilettico è una crisi importante che non si risolve. Questa è un’emergenza medica in cui la respirazione cessa e l’animale può morire. Se il tuo animale domestico sta vivendo un attacco importante e non riesce ad uscirne, è fondamentale portarlo immediatamente in un ospedale veterinario di emergenza per salvargli la vita.
  • Gatti e cani di piccola taglia hanno più comunemente crisi motorie focali che coinvolgono solo una parte del corpo. Queste convulsioni possono essere difficili da identificare, poiché spesso sembrano nient’altro che una contrazione, un tremore o un crampo.
  • Le crisi a grappolo sono eventi che si verificano più volte al giorno. Molte crisi a grappolo rappresentano delle situazioni che hanno bisogno di cura urgenti. Se il tuo animale ha avuto più di un attacco al giorno, ti consiglio di fissare un appuntamento con il tuo veterinario. Questo tipo di crisi può portare a convulsioni continue e/o convulsioni progressivamente più intense.

Informazioni da Fitopet.con

GLI ANIMALI DI MARIO RIGONI STERN IN MOSTRA A PALAZZO DELLE ALBERE

Presentata oggi a Palazzo delle Albere la nuova esposizione firmata dal Mart di Rovereto e il Muse di Trento.
“Selvatici e Salvifici. Gli animali di Mario Rigoni Stern” è un omaggio allo scrittore in occasione del centesimo anniversario della sua nascita.

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FONTE

IL VELENO DEGLI UOMINI

Parliamo sempre noi… per una volta diamo la parola, si proprio la parola, ad un cane di quartiere, uno di quei cani di nessuno e di tutti, il suo nome era Lucky. La sua storia ha toccato il nostro cuore. L’abbiamo trovata sul web, una delle tante storie che ci commuovono, ma questa era scritta da un cane…..

“Lo sai Valeria, sono sempre stato uno spirito libero. Mi hanno abbandonato da piccolo nei vicoli di Palermo e ho dovuto imparare subito a fare i conti con la solitudine, la paura delle notti buie, i morsi della fame, la sete e il caldo terribile nelle giornate torride d’estate.Ho dovuto imparare a difendermi dagli altri cani, che in branco si sentivano forti e spesso mi aggredivano, lasciandomi dei segni sul muso e sul corpo, che mi curavo da solo, leccandomi le ferite nascosto in un cortile deserto. Per cercare il cibo andavo sempre vicino allo stesso secchio dell’immondizia dove spesso c’era qualcosa sparso per terra, facile da azzannare.Andavo lì anche per un altro motivo. Per te, Valeria.Eri una ragazza bruna che passava ogni giorno fissandomi con uno sguardo che mi trasmetteva quello che nessuno mi aveva mai dato, interesse e amore. Io scodinzolavo per farti avvicinare, ma tu proseguivi dritta per la tua strada. Forse ti faceva paura il mio muso pieno di cicatrici e il mio essere un cucciolone possente.Un giorno, che non scordero’ mai, la tua mano si e’ posata titubante sul mio testone. Tu mi ha guardato e mentre mi accarezzavi tutte le mie paure sparivano in un attimo. Ho sentito il tuo cuore vicino al mio e per la prima volta ho capito quanto dolce e rassicurante puo’ essere sentirsi amati da qualcuno. Da allora la mia vita è cambiata.La tua voce dolce che mi chiamava “Lucky (mi avevi dato questo nome, che mi piaceva tanto!) dove sei? Vieni?” Era un richiamo d’amore fortissimo. Se avevo fame sapevo che c’eri tu, Valeria, a riempirmi la ciotola ogni giorno, nelle gelide notti invernali così come nelle caldissime giornate estive e la tua casa e le tue coccole mi rendevano la vita bellissima. Se poi stavo male tu mi portavi subito dal veterinario e mi curavi con la dolcezza e determinazione di una mamma apprensiva.Tanti miei amici randagi morivano per i pericoli e le difficoltà della vita di strada, ma io mi sentivo diverso, invincibile, perché avevo te, i tuoi occhi a vegliare su di me e le tue mani buone che mi accarezzavano con amore.Sentivo il tuo cuore legato al mio, per sempre.Così come quella volta che nel mio girovagare libero per il quartiere mi sono infilato in un parcheggio e la cosa non è piaciuta al custode che mi ha preso a badilate in testa. Mi ha ferito in maniera grave, mi sentivo malissimo ma sono riuscito a trascinarmi fino a casa tua. Tu mi hai soccorso subito e portato dal veterinario che mi ha messo un sacco di punti e dato anche delle medicine per non far infettare la ferita.Tu che eri il mio angelo mi hai tenuto protetto a casa tua e quando è stata l’ora di tornare per strada mi sono stretto alle tue gambe, per dirti a modo mio “ti prego non lasciarmi mai”. Ma tutto sommato non mi dispiaceva la mia vita libera e tu lo sapevi.Giravo tutto il giorno per il quartiere, dove tutti mi conoscevano, senza dare fastidio a nessuno, annusando ogni angolo che conoscevo a memoria in compagnia dei mie amici randagi. A ora di pranzo correvamo tutti al solito posto dove tu ci faceva trovare le ciotole sempre piene di cibo e una carezza per tutti.Questa è stata la mia vita per undici lunghi anni. Cominciavo a sentire gli acciacchi dell’età ma ero felice e tranquillo perchè sapevo che per qualsiasi cosa non sarei stato solo, c’eri tu che non mi avresti mai lasciato.E invece sono stato io a lasciarti Valeria.Quel giorno era iniziato come tanti altri. Era ottobre , c’era un bellissimo sole tiepido e insieme ai miei amici randagi avevamo perlustrato il nostro quartiere, tranquilli e pacifici come sempre. E come sempre eravamo andati al nostro appuntamento quotidiano con il cibo, messo nella solita ciotola. Quel giorno la nostra pappa aveva un colore e un sapore diverso, ma l’abbiamo mangiata tutti con voracità.Dopo mi sono sdraiato al sole per godermi un riposino con la pancia piena, ma tutto è cominciato a girare, ho sentito dei dolori atroci prima allo stomaco e poi ovunque, mentre il mio corpo era scosso da spasmi e tremori.Ho capito subito, da cane esperto di cose umane quale ero, che per me era la fine. Il veleno degli uomini questa volta aveva colpito anche me e i miei amici. Avevo visto tanti compagni di quartiere morire dopo atroci sofferenze a causa di “bocconi avvelenati” che certi uomini spargono ovunque, magari dentro polpette invitanti. Mi ero chiesto tante volte il perché di tanta cattiveria e di un gesto cosi vigliacco.

Noi randagi non davamo fastidio a nessuno, perché ucciderci cosi? Pensavano forse di risolvere il randagismo con questi metodi atroci?

Sicuramente era stata opera di persone con il veleno nel cuore. Anime aride che non conoscono l’amore e il rispetto che ogni essere vivente merita perché il nostro prossimo è in tutto ciò che vive.

Mentre i dolori si facevano sempre più forti mi giravo con la testa per cercarti Valeria, angelo mio, ma tu non c’eri perché ignara di tutto eri tranquilla al lavoro. Ma io ho sentito la tua mano, dolcissima su di me e allora ho chiuso gli occhi per sempre, ma prima di volare sul ponte ho pensato al tuo modo speciale di guardarmi, imprimendolo nella mia mente per riconoscere il tuo sguardo tra mille altri , quando tu mi raggiungerai…La mia vita ha avuto termine per mano di un uomo vigliacco, ma l’amore, quello no, quello resta dentro, nella pelle e nell’anima.Il tuo dolore straziante Valeria è giunto fino a me.

Quando hai abbracciato il mio corpo, ormai freddo, lo hai scaldato con le tue lacrime calde che sono diventate venti che soffiano, luce del sole sul grano maturo, mare tranquillo dopo la burrasca e stelle bellissime che illuminano le mie notti nei prati dell’arcobaleno.

Il tuo Lucky.

Lucky, cane del quartiere Cruillas di Palermo dolcissimo e coccolone, accudito per undici anni dalla volontaria Valeria è stato barbaramente avvelenato insieme agli altri cani del suo gruppo di randagi.

Asia, compagna di vita di Lucky è scomparsa, probabilmente andando a morire lontano, mentre altri due cani e un gatto sono riusciti a salvarsi grazie all’intervento dei volontari.

R.Cuomo