Il tuo gatto è sociopatico?

Se il tuo gatto ha comportamenti strani, potrebbe avere problemi di personalità: uno studio ha sviluppato un test per scoprirlo.

fonte FOCUS.IT

Esiste un test che si chiama CAT-Tri+ composto da 46 affermazioni che i padroni dei gatti devono valutare per arrivare a capire se il loro amico è più o meno sociopatico (perché un po’ lo è sempre). Real Moment/Shutterstock

È possibile applicare le stesse categorie psicologiche che usiamo per gli esseri umani anche ad altri animali, nello specifico a un certo animale domestico che ha la fama (spesso immeritata, ma questo è un altro discorso) di essere scostante, imprevedibile e in certi casi completamente fuori di testa? Stiamo parlando del gatto, soggetto di uno studio (e di un sondaggio al quale potete partecipare anche voi) condotto dall’università di Liverpool il cui scopo è cercare di capire se, come noi umani, anche i gatti possono mostrare segni di sociopatia. Lo studio è pubblicato su Journal of Research in Personality, mentre per il sondaggio dovete pazientare ancora un istante, perché dobbiamo spiegarvi un paio di cose.

Psicogatto

Ad alcuni proprio non piace, ma sono molti di più coloro che lo amano. Si calcola che in tutto il mondo ci siano ben 600 milioni di gatti domestici: quasi il doppio degli abitanti degli Stati Uniti! Insomma, è il più diffuso animale da compagnia, eppure su questo felino persiste tuttora un alone di mistero che avvolge l’origine del rapporto con l’uomo, tanto che ancora oggi alcuni studiosi ritengono che questo animale non abbia mai per davvero completato il passaggio da felino selvatico a gatto domestico.

Negli ultimi anni, però, nuovi dati provenienti dalle indagini genetiche e dai ritrovamenti archeologici stanno aiutando a chiarire alcuni dubbi che riguardano la storia di questo affascinante animale:

  • nuovi studi sono in corso sulla genetica dei gatti;
  • il rapporto con l’uomo è cominciato con la nascita dei primi villaggi;
  • Egizi e Fenici li hanno diffusi in tutto il Mediterraneo;
  • i gatti si sono incrociati di continuo con gli esemplari selvatici.

I PRIMI GATTI SELVATICI. Prove anatomiche e genetiche hanno accertato che l’antenato selvatico del gatto domestico è il Felis libycao, gatto selvatico fulvo (o libico), specie distribuita in ampi territori e che ha almeno tre sottospecie attualmente riconosciute. Confrontando il Dna mitocondriale (di origine solo femminile, ossia matrilineare) e brevi sequenze di Dna nucleare (le microstelliti) delle specie di gatti selvatici eurasiatici e mediorientali del genere Felis (F. silvestrisF. bietiF. libyca ornataF. libyca cafraF. libyca libyca) con il Dna di 979 esemplari di gatti domestici di tutto il mondo si è scoperto che gli esemplari addomesticati condividono tutti lo stesso Dna, e che quest’ultimo è praticamente indistinguibile da quello dei gatti selvatici mediorientali (Felis libyca), una delle tre sottospecie del gatto selvatico fulvo. Ciò dimostra non solo che il gatto domestico (Felis catus) deriva dai gatti selvatici mediorientali, ma anche che la prima domesticazione è avvenuta proprio in questa regione.

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