Sono stati 164 nel 2019, 16 in più rispetto al 2018. E nel 2020, nonostante il lockdown, ne sono stati registrati 86 in sette mesi.

IN AUMENTO – L’ultimo incidente è avvenuto ieri, lungo l’autostrada A26 Genova-Gravellona: dopo aver investito due cinghiali, un’auto è finita fuori strada e, nell’impatto, sono morti due uomini. Non è un episodio isolato, perché sono in aumento gli incidenti gravi, con persone ferite o decedute, fra veicoli e animali: nel 2019 sono stati 164, secondo i dati dell’Osservatorio dell’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale, contro i 148 registrati nel 2018.
LE AUTO COINVOLTE PIÙ SPESSO – Nel 2019, gli incidenti gravi fra veicoli e animali hanno causato 15 decessi, 4 in più rispetto al 2018, e 221 feriti gravi, contro i 189 dell’anno precedente. In 141 casi, lo scontro è avvenuto fra un veicolo e un animale selvatico; in 23, con un animale domestico. Inoltre, 131 incidenti sono avvenuti di giorno e 33 di notte, 162 si sono verificati nelle strade della rete ordinaria e 2 in autostrade o strade extraurbane. Le auto sono state coinvolte in 131 incidenti, contro i 41 dei motocicli, i 6 dei velocipedi ed i 3 degli autocarri (il totale è superiore al numero degli incidenti perché in alcuni sinistri sono rimasti coinvolti veicoli diversi). La situazione non è migliorata nel 2020: nonostante i quasi 2 mesi di lockdown, nei quali i trasporti si sono quasi azzerati, l’Osservatorio dell’Asaps ha rilevato 86 gravi incidenti, 5 decessi e 111 feriti.
NONOSTANTE IL LOCKDOWN – Nel 2019, la Lombardia è stata la Regione italiana con il maggior numero di incidenti gravi fra auto e animali: ne sono stati registrati 20, contro i 17 della Campania, i 16 dell’Abruzzo, i 14 del Lazio, i 12 delle Marche ed i 10 della Toscana.