
Elisabetta bambina con il suo primo Corgy
La sovrana aveva una vera passione per questi animali che godevano di un trattamento di riguardo a Palazzo. Gli ultimi due cuccioli le sono stati donati dal figlio terzogenito e dalle nipotine Beatrice ed Eugenia e accettati dalla regina solo in cambio dell’impegno a prendersene cura dopo di lei
LONDRA – God save the Dogs. Sì, quegli ultimi corgi della regina che hanno già trovato una nuova casa (pardon: un nuovo palazzo). A prendersene cura insieme alle figlie Beatrice ed Eugenia sarà infatti il terzogenito di Sua Maestà, Andrea: proprio il principe amico del defunto miliardario pedofilo Jeffrey Epstein, la “pecora nera” della famiglia accusato anche lui di aver abusi sessuali, cui qualche mese fa era stato imposto l’abbandono degli incarichi ufficiali, spogliandolo pure dei gradi militari.
Nonostante la regina avesse deciso già nel 2012 di non volere nuovi cani proprio per “non lasciarne indietro nessuno”, Andrea e le figlie le avevano regalato due nuovi corgi di cui prendersi cura – i cuccioli Muick e Candy – dopo la morte del principe consorte Filippo. Lei li aveva accettati con riserva: chiedendo cioè a chi li donava l’impegno di prendersene cura dopo la sua dipartita. L’ultimo corgi “storico” della regina, Whisper, era infatti morto nel 2018. Lasciandola comunque in compagnia di altri due amici a quattro zampe, i “dorgi” Candy, ancora viva, e Vulcan (già defunto anche lui).
Incerta è pure la sorte di Lissy, la cocker Spaniel campionessa di bellezza che comunque già vive col suo addestratore Ian Openshaw. Il suo futuro sarà deciso da re Carlo III in persona nelle prossime settimane: quando avrà cose meno importanti a cui pensare. Nel corso della sua lunga vita The Queen ha allevato 14 generazioni di corgi, possedendo ben 30 esemplari di quella razza originaria del Pembrokeshire, contea nel Sud-Ovest del Galles.
Dookie, il primo cucciolo, le fu regalato nel 1933, quando aveva 7 anni, dal padre all’epoca duca di York. E fu sempre lui – a quel punto già re Giorgio VI – a donarle per i suoi 18 anni la cagnetta più amata, Susan: “matriarca” di tutti i corgi a venire. Sebbene non sempre di buon carattere (alcuni esemplari hanno “democraticamente” morso nobili e collaboratori senza far distinzione), i corgi della regina hanno vissuto vite davvero sontuose: nutriti a coniglio e manzo freschi cucinati per loro da uno chef gourmet, avevano due lacché dedicati e un’intera sala – la corgis’ room – a disposizione dentro Buckingham Palace, dove dormivano in ceste di vimini con lenzuolini rinfrescati ogni giorno. God Save The Dogs: davvero i cani più viziati del mondo.