Cosa Bisogna Sapere Prima di Usare Qualsiasi Prodotto Contro Pulci e Zecche

Questo articolo è stato pubblicato il luglio 11, 2022 da Matea Skubic di Fitopets

Sono diversi gli articoli apparsi su riviste di settore veterinario, che parlano delle zecche. Tutti, indistintamente, identificano gli attacchi delle zecche come quelli più pericolosi per i nostri amici a quattro zampe. Purtroppo, però, c’è grande disinformazione in giro e pochi riescono a comprendere veramente la pericolosità di questi parassiti (1). Sempre in questo articolo viene spiegato come, fino a poco tempo si sapeva poco della prevalenza delle singole specie di zecche e delle loro fasi di vita su cani e gatti. Diversi studi, iniziati nel 2007, hanno rivelato molte più specifiche di zecche presenti sugli animali domestici di quelle che si conoscevano, oltre ad identificarne il sesso, i cicli vitali, i siti di attacco, quando (mese) e dove (posizione geografica) si sono verificati i morsi, più l’età, il sesso, il peso, lo stato di sterilizzazione e la percentuale stimata di tempo che gli animali colpiti trascorrono all’aperto.

Quelli che seguono sono alcuni dei risultati di uno studio su larga scala presso l’Oklahoma State University, che ha coperto il periodo da febbraio 2018 a gennaio 2019. Sono stati 190 gli studi veterinari interessati, per un totale di 10.978 zecche raccolte da 1.494 cani e 336 gatti.

Cani e Zecche

  • L’età del cane variava da 40 giorni a 19 anni
  • Il peso medio era di 20 kg
  • Il sesso e lo stato di sterilizzazione, erano più o meno gli stessi della popolazione canina generale
  • La metà dei cani trascorreva oltre il 30% del proprio tempo all’aperto
  • La maggior parte (oltre il 90%) dei cani aveva un solo segno di spunta
  • Il 5,5% aveva più di 9 morsi
  • Un animale, testato, è stato infestato da oltre 4.700 zecche

Sono state identificate in totale 14 specie di zecche, mentre i siti di attacco sembravano essere associati alle specie di zecche. La zecca del cervo e la zecca del cane marrone si trovavano più spesso attaccate testa, orecchie e collo; anche la zecca marrone del cane era attaccata meno frequentemente all’addome, ascelle, inguine, gambe e zampe.

Gatti e Zecche

I dati sono stati raccolti su felini in 109 cliniche veterinarie in 39 stati, per un totale di 336 gatti. Mentre per quel che concerne i cani, i dati sono relativi a 263 ospedali veterinari in 49 stati, per un totale di 1.494 cani.

  • L’età del gatto variava da 18 giorni a 18 anni
  • Il peso medio era di poco meno di 4 kg e mezzo
  • La divisione per genere ha visto il 59% dei maschi rispetto al 49,6% della popolazione felina generale, di questa una percentuale piccola è stata sterilizzata
  • Oltre il 56% dei gatti trascorre più del 70% del proprio tempo all’aperto
  • Il numero medio di zecche per gatto era 2,6, con un intervallo da 1 a 38 zecche
  • Sono state identificate in totale 12 specie di zecche
  • I siti di attacco sono simili a quelli indicati in precedenza nei cani.

Le zecche sono resilienti e sempre più ai pesticidi, e poiché si nutrono utilizzando molti animali diversi (umani, cani, gatti, scoiattoli, topi, opossum, cervi e altro) e si nutrono per lunghi periodi di tempo, va da sé che trasmettano malattie, alcune delle quali possono essere pericolose per la vita stessa.

Quindi, anche se scegli di usare sostanze chimiche sui membri della tua famiglia, che siano esseri umani oppure animali, è comunque saggio fare controlli approfonditi una volta che sei tornato a casa. Questo significa che, non bisogna fare affidamento esclusivamente sui prodotti e presumere di essere protetto.

Malattie trasmesse dalle zeccheVediamo quali Malattie possono Trasmettere le Zecche

Le malattie trasmesse dalle zecche includono:

  1. Malattia di Lyme
  2. Febbre maculosa delle Montagne Rocciose
  3. Anaplasmosi
  4. Babesiosi
  5. Citauxzoonosi
  6. Epatozoonosi
  7. Tularemia
  8. Ehrlichiosi

Sfortunatamente, una singola puntura di zecca può esporre l’intera famiglia a più malattie, ma l’esposizione non è la stessa di un’infezione. In molti casi, il tuo animale domestico sarà in grado di combattere le malattie trasmesse dalle zecche senza bisogno di cure. Il sistema immunitario della maggior parte dei cani e dei gatti fa esattamente quello che dovrebbe fare quando un batterio estraneo entra nel corpo: attiva una risposta immunitaria efficace. L’unico modo per sapere se un animale domestico ha effettivamente eliminato i batteri (è stato esposto ma non infetto) o è attualmente infetto è eseguire un test QC6 (Quantitative C6) che differenzia l’esposizione dall’infezione. Purtroppo, un gran numero di cani e persino alcuni gatti ogni anno vengono trattati inutilmente con un’ampia terapia antibiotica, perché i loro veterinari si fanno prendere dal panico dopo aver visto un’esposizione positiva. Fino al 90% dei cani in determinate aree (2) può essere stato esposto ad agenti patogeni trasmessi dalle zecche, ma la maggior parte è in grado di combattere le infezioni da sola. In coloro che non lo fanno, è fondamentale identificare rapidamente il problema e creare un piano di trattamento appropriato. Il consiglio per coloro che vivono in aree endemiche di zecche o che hanno animali domestici che ricevono più punture di zecca ogni anno, di sottoporli a test ogni sei mesi. Come ti assicuri di poter evitare il peggio? Chiedi al tuo veterinario di sostituire il test standard per la filariosi cardiopolmonare, con un esame del sangue annuale più completo che identifichi diversi potenziali agenti patogeni trasmessi dalle zecche, molto prima che i cani mostrino i sintomi.

Quali Test Effettuare

I test SNAP 4Dx Plus (di Idexx Labs) e Accuplex4 (Antech Diagnostics) che controllano la filariosi cardiopolmonare, la malattia di Lyme e due ceppi ciascuno di ehrlichia e anaplasma, dovrebbero essere esami di screening fondamentali per cani che vivono in aree endemiche da zecche.

Completare uno di questi semplici esami del sangue ogni 6-12 mesi è il modo migliore per:

  • Evitare l’applicazione preventiva chimica non necessaria
  • Identificare le infezioni prima che si verifichi una malattia cronica
  • Identificare casi di cani infetti a causa della resistenza ai pesticidi (un problema crescente)

E’ molto importante, inoltre, che gli animali domestici che vivono in aree infestate da zecche che risultano positivi allo SNAP 4Dx Plus o all’Accuplex4, siano sottoposti a screening per l’esposizione alla babesia . Il modo migliore per rilevare l’esposizione a questo parassita è con un test PCR (reazione a catena della polimerasi) che verifica la presenza del DNA di babesia. Sfortunatamente, non esiste un rapido test interno che controlli le malattie trasmesse dalle zecche feline, probabilmente perché si verificano con una frequenza molto inferiore rispetto ai cani.

Cosa fare Prima di Optare per un Prodotto Chimico per la Prevenzione dei Parassiti

E’ sconsigliato vivamente a tutti i proprietari di animali domestici l’applicazione automatica di agenti chimici potenzialmente tossici. Ogni applicazione di pesticida dovrebbe avere una consapevolezza ponderata, che valuti i rischi rispetto ai benefici per tutti i membri della famiglia. L’uso di prodotti spot-on può causare irritazione alla pelle, paralisi, convulsioni e persino la morte, se usati in modo improprio. Fortunatamente ci sono alternative naturali efficaci molto più sicure. Inoltre, le zecche stanno diventando resistenti ai pesticidi chimici, il che significa che il tuo cane o il tuo gatto potrebbero essere ancora esposti a malattie trasmesse dalle zecche.

Precauzioni da Prendere se opti per le Sostanze Chimiche

Se, tuttavia, scegli di utilizzare queste sostanze chimiche, segui queste precauzioni:

  • Fai molta attenzione a seguire le indicazioni di dosaggio sull’etichetta e se il tuo animale domestico si trova nella fascia bassa di un intervallo di dosaggio, usa il dosaggio più basso successivo. Sii estremamente cauto con i cani di piccola taglia e non applicare in nessun caso prodotti per cani al tuo gatto.
  • Monitora il tuo animale domestico per le reazioni avverse dopo aver applicato un prodotto chimico, specialmente quando ne usi uno per la prima volta.
  • Non dipendere esclusivamente da trattamenti chimici. Ruota i preventivi naturali con sostanze chimiche, tra cui farina fossile, prodotti a base di oli essenziali adatti agli animali domestici e collari deterrenti naturali. Una rotazione ogni due mesi funziona bene per molti animali domestici. In molte parti del paese le persone scoprono di poter controllare con successo le zecche con due dosi all’anno: una in primavera e una alla fine dell’estate.

Dal momento che il fegato del tuo animale domestico avrà il compito di elaborare le sostanze chimiche che entrano nel flusso sanguigno, può essere molto utile somministrare un integratore per aiutare a disintossicarlo. Consiglio il cardo mariano, che è un agente disintossicante e aiuta anche a rigenerare le cellule del fegato. Un altro prodotto che consiglio è la clorella, un alimento super green, che rappresenta un potente agente disintossicante.

Alternative Sicure e non Tossiche ai Prodotti Chimici

Esistono alternative sicure e non tossiche per il controllo delle pulci e delle zecche per gli animali domestici e non hanno effetti collaterali, a differenza praticamente di tutte le forme di pesticidi chimici. Le alternative includono:

  • Un deterrente sicuro e naturale contro i parassiti
  • Olio di cedro (prodotto specificamente per la salute degli animali domestici)
  • Terra diatomacea naturale, alimentare, per via topica (non sul viso)
  • In commercio c’è anche un prodotto completamente naturale: il TripleSure (Cani e Gatti), capace di produrre una difesa naturale davvero miracolosa contro questi parassiti.
  • Aglio fresco (¼ cucchiaino di aglio fresco tritato per 7 kg di peso corporeo una volta al giorno), oppure in commercio è presente una polvere di aglio completamente naturale, il Knoblauchpulver
  • Nutrire l’animale con una dieta di alimenti freschi nutrizionalmente ottimale e specifica per specie.
Gatto sano e felice
Cura del suo Corpo

Fai il bagno e spazzola regolarmente il tuo animale domestico, ed esegui frequenti ispezioni di tutto il corpo per verificare la presenza di attività parassitarie (se il tuo cane o gatto trascorre molto tempo all’aperto, è importante controllare te stesso e il tuo animale domestico per le zecche ogni sera durante la stagione delle zecche). Usa un pettine per pulci e zecche per esfoliare naturalmente la pelle del tuo amico a quattro zampe mentre rimuovi i parassiti (assolutamente nulla sostituisce il controllo fisico delle zecche). Assicurati che i tuoi ambienti interni ed esterni siano ostili ai parassiti.

Sull’autore Matea Skubic

Sono una grande amante di tutti gli animali, e ho due cani vivaci e una gatta capricciosa. Da sempre ero interessata nel vivere una vita sana. Avendo letto diversi libri sull’alimentazione salutare e adeguata per gli animali domestici, ho realizzato che sul mercato esisteva una scarsa disponibilità di integratori naturali per animali di qualità elevata. Per questo motivo offriamo nel nostro negozio Fitopets solo prodotti di qualità, che hanno dimostrato essere efficaci con gli animali domestici. Mi tengo aggiornata e partecipo a vari seminari sul tema della salute e della cura dei cani e dei gatti.

La più grande soddisfazione che posso realizzare è un proprietario contento e un pelosetto felice e in salute.

Rompicapo visivo: trova gli animali, attento al tranello!

Allena la tua mente, i rompicapo ti aspettano! In quello della Domenica avrai a che fare con degli animali un po’ insoliti, ma del resto che aspettarsi da degli enigmi così intricati? La soluzione la troverai come sempre a fine articolo, ma il bello è proprio mettersi in gioco.

Accetta la sfida, il rompicapo degli animali ti aspetta, ma non è così scontato come sembra trovare la risposta corretta. Non è sempre immediata la soluzione. A volte, bisogna proprio avere un lampo di genio nel rispondere agli indovinelli, oppure aguzzar l’ingegno e trovare la chiave di lettura giusta. Se scorrerai il pezzo avrai la risposta, ma sappi che non l’avrai vinta, e dovremo ritentare la prossima volta. Che i giochi abbiano inizio!

rompicapo animali

Sfondo blu ed immagine con dettagli neri, è un rompicapo in apparenza semplice, ma le insidie fidati, non sono così evidenti. L’obiettivo è quello di individuare gli animali, ma tutti quelli presenti. Appunto, non ti basta vederne uno o due, ma trovare la soluzione e indicarmi la totalità degli esseri viventi presenti.

La sfida ti conviene accettarla, ma sappi che dovrai darmi la risposta corretta in un minuto! Il tempo limitato non facilita, ma sta proprio qui la sfida. Mettere in pratica le proprie abilità, senza il timore di sbagliare.

Sta passando il fatidico minuto, alla fine dell’articolo ti dico la soluzione.

Rompicapo visivo: soluzione, ecco quanti sono gli animali!

Come se no bastasse nel nostro sito, troverai una quantità incredibile di indovinelli di qualsiasi tipologia. I temi più particolari come quello horror, sono presenti, ma la soluzione sei tu che dovrai trovarla. Perché non provi il rompicapo matematico e indovini quanto misura la fetta di torta? E’ un enigma dal sapore dolce, ma la sfida è sempre agguerrita. Alla fine, per quello di oggi, sei riuscito a trovare la soluzione?

soluzione rompicapo animali

La competizione si fa sempre più accesa, ma una volta rivelata la soluzione si calmano le acque, e non si vede l’ora di passare all’enigma successivo. Nell’immagine abbiamo degli animali di varia tipologia, loro sono i protagonisti del rompicapo della Domenica. Sai quanti sono in tutto?

La risposta corretta è : otto!

Sono nascosti ovunque, infatti il delfino nella proboscide dell’elefante è un grosso tranello che mette in difficoltà! Allora, sei stato in grado da solo oppure hai avuto bisogno del mio aiuto? Se ti è piaciuta questa sfida, prova il rompicapo matematico e trova il numero mancante, la sfida è da impazzire.

Allora, se hai perso anche questa volta mi dispiace, ma dovresti allenarti maggiormente. Fatti un giro nel nostro sito, vedrai che diventerai sempre più bravo. Ci vediamo al prossimo indovinello.

FONTE

Senlat, attenti alla sindrome che viene dalle zecche

Si tratta di una malattia batterica, trasmessa dalla puntura di alcune zecche, che può dare sintomi particolarmente fastidiosi anche se solitamente non pericolosi

E’ chiamata SenlatDebonel, o Tibola ed è una sindrome causata da batteri trasmessi dalle zecche, come ha ricordato recentemente in una nota anche l’Izs Lazio e Toscana, dopo un recente caso avvenuto in Toscana.

Cosa è

E la Senlat (o Debonel, o Tibola) è causata nella maggior parte dei casi dal batterio Rickettsia slovaca (e in percentuale minore dal batterio Rickettsia raoultii) identificato nelle zecche nel 1968 e accertato per la prima volta come causa di una sindrome nell’uomo nel 1997 in Francia.

Da allora in Europa sono stati registrati diversicasi in vari paesi, tra cui Spagna, Portogallo, Germania, Svizzera, Ucraina, Austria, Russia e anche in Italia.

E proprio in Italia è stato registrato un caso recente, che è stato preso in carico e studiato dall’Izs Lazio e Toscana insieme all’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze.


I nomi

Riguardo ai nomi della malattia, Tibola, Debonel, Senlat sono sigle dei nomi inglesi con cui viene chiamata.

  • Tibola è il primo nome usato in ordine di tempo e sta per Tick-borne lymphadenopathy – Linfoadenopatia trasmessa da zecche.
  • Debonel sta per Dermacentor-borne necrosis erythema and lymphadenopathy – Linfoadenopatia eritema e necrosi trasmessi da Dermacentor, il genere di zecche che solitamente trasmette la malattia.
  • Senlat è il termine più recente ed è la sigla di Scalp eschar and neck lymph adenopathy after a tick bite – Escara del cuoio capelluto e linfoadenopatia del collo in seguito alla puntura di zecca.


Da chi è trasmessa

Come dicevamo questa malattia è causata da due batteriRickettsia slovaca nella maggior parte dei casi studiati e Rickettsia raoultii in un numero di casi minore, trasmessi da zecche del genere Dermacentor.

In particolare le specie di zecche principalmente coinvolte sono la specie Dermacentor reticulatus, parassita principalmente dei cani e diffusa nella fascia centrale dell’Europa, dall’Atlantico alla Russia e dalla specie Dermacentor marginatus, associata soprattutto alla pecore e diffusa in gran parte del bacino del Mediterraneo e nell’Europa centrale.

Come riporta l’Izs Lazio e Toscana, anche il contatto con i cavalli può comportare il rischio di prendere questa malattia. E ovviamente è necessaria una certa attenzione anche con i cani.

Sintomi

I sintomi possono apparire dopo un periodo di incubazione che in media vada cinque a dieci giorni.

Come dicono i nomi della malattia, i sintomi principali sono il rigonfiamentodoloroso dei linfonodidel collo e poi eritemi ed escare, cioè delle necrosi intorno alla zona della pinzatura. Questo a differenza di altre rickettsiosi trasmesse dalle zecche che possono portare ad eritemi diffusi in varie parti del corpo.

Oltre a questo si può avere febbredebolezza e cefalea. Le necrosi guariscono generalmente in circa due mesi, ma possono lasciare cicatrici e alopecia.


Chi colpisce

Come riporta l’Izs Lazio e Toscana la maggior parte dei casi sono stati riscontrati in donne e bambini, con punture sul cuoio capelluto, e sembra che i capelli lunghi siano un fattore di maggior rischio. Negli uomini invece i casi sono minori in numero, con punture localizzate soprattutto tra i peli del petto.


Periodi di maggior rischio

I periodi di maggior rischio per questa malattia, quelli in cui si conta il maggior numero di casi, sono nelle cosiddette mezze stagioni: damarzo a maggio da settembre a novembre.


Cosa fare

Innanzitutto non allarmarsi. Lo scopo di questo articolo è quello di informare, non certo quello di creare allarmismo.

Se si è o si è stati in contatto con animali come cavalli o pecore o in ambienti frequentati da questi animali o dove si sa essere presenti comunemente le zecche, è utile controllarsi il corpo, magari durante e dopo una doccia, per cercare eventuali zecche.

Nel caso se ne trovassero la cosa migliore da fare, prima di qualsiasi cosa, è contattare il proprio medico che vi darà tutte le indicazioni corrette da seguire e se opportuno vi prescriverà la terapia antibiotica specifica.

Fonte: Agronotizie

Autore: Matteo Giusti