LECCO, macellati 3,5 milioni di animali solo negli ultimi tre anni

Sono 9 le imprese lecchesi che esportano direttamente

Negli ultimi tre anni in provincia di Lecco sono stati macellati oltre 27mila bovini, 37mila suini, 11mila ovini e caprini, poco meno di 3 milioni e mezzo di conigli e 258 equidi tra cavalli e asini.

Significa che sono stati macellati per finire in tavola poco più di 3 milioni e mezzo di animali. I numeri sono però in calo: si è passati dai 9.419 bovini del 2019 agli 8.025 del 2021, dai 14.699 ai 9.770 maiali, da 110 a 58 equidi e da 1 milione 222mila a 952mila conigli. Sono aumentati solo i capi abbattuti di ovicaprini, da 2.626 a 4.348: la loro richiesta aumenta soprattutto durante la Pasqua e le feste islamiche. In provincia ci sono 25 impianti per la macellazione di bovini ma il principale è a Oggiono, 13 di suini con il più grande a Brivio, 1 solo per i conigli a Casatenovo, 17 per pecore e capre e 14 per gli equidi, di cui il principale a Valmadrera. Molta della carne macellata finisce all’estero, come cibo venduto in 42 Paesi extracominitari.

Sono 9 le imprese lecchesi che esportano direttamente o producono per altri prodotti a base di carne destinati a uscire dall’Europa. Ci sono poi 7 società per l’export di latte, che finisce in 36 Paesi stranieri.

Tutto ciò si traduce tra il resto in una enorme mole di lavoro per i veterinari del Servizi di Santità Animale dell’Ats della Brianza diretto da Fabrizio Galbiati: “Compiamo continui controlli e verifiche , in alcuni casi anche di notte e la nostra attività durante la pandemia non è certo diminuita”. “La maggior parte dell’export sia di carne sia di latte e prodotti del latte riguarda Canada, Giappone, Hong Kong e Stati Uniti d’America, che da soli rappresentano l’80% delle esportazioni di prodotti lecchesi”, spiega Fabricio Galbiati. D.D.S.

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