
Purtroppo in soli quattro mesi la nostra famiglia ha perso ben tre cani. Il primo ad andarsene è stato Rhum, il Brabantino di mia figlia Giovanna, il secondo è stato Strauss, il mio piccolo Schnauzer nano e infine Vasco, il cane lupo di mio figlio Giorgio.
Siamo stati letteralmente travolti dal dolore, i cagnolini erano parte integrante della famiglia ed erano amatissimi. Abbiamo seguito le malattie di tutti e tre, li abbiamo curati al meglio, ma non è stato possibile salvarli. Rhum aveva un tumore formatosi da un testicolo trattenuto nell’addome, Strauss aveva dal 2018 il Morbo di Cushing che si è aggravato improvvisamente con un diabete che lo ha reso cieco e non gli ha dato scampo e Vasco, il più giovane dei tre (5 anni) soffriva di epilessia da due anni e dopo una serie infinita di attacchi da cui non riusciva più a riprendersi, si è dovuta praticare l’eutanasia.
Naturalmente ognuno di loro rappresenta un ricordo dolente, una mancanza viva che proviamo ogni volta che guardiamo nell’angolo dove si accucciavano, che ci capita in mano un loro gioco o scodelliamo la pappa per i due cani rimasti: Tosca 7 anni (schnauzer media) che vive con me e Aki (piccolo meticcio che vive con mio figlio).
Abbiamo tentato di elaborare i lutti, ma visto che siamo stati tutti inghiottiti in un buco nero che pare senza fondo …. crediamo sia meglio tentare di risalire in superficie adottando due nuovi cani.
Detto fatto… abbiamo cercato in rete associazioni che propongono le adozioni di cagnolini abbandonati al sud e abbiamo trovato due piccoli che fanno al caso nostro: un piccolo simil Schnauzer nero che verrà qui con me, Tosca e mia figlia la settimana dopo Pasqua e un cucciolo lupoide che ha già raggiunto la casa di mio figlio.
Sono certa che ci aiuteranno a superare la nostra solitudine (accentuata anche dalla morte di mio marito all’inizio del 2022) e a recuperare un po’ di equilibrio, in cambio riceveranno un amore incondizionato, tante coccole e tante pappe buone.
Forza piccoletti, diamoci una mano.
Manuela Valletti