Come proteggere gli animali da fumo o incendi: cosa fare

Oltre la siccità, la crisi climatica con conseguenti temperature torride, l’estate è anche il periodo dell’anno più a rischio incendi. I roghi possono scaturire per le cause più disparate, tra cui le principali sono l’eccessiva siccità e la mano dell’uomo che intenzionalmente o meno provoca l’incendio. Ogni anno si contano porzioni importanti di bosco o pinete andate in fumo per sempre. Solo quest’anno la Capitale ha assistito a quattro incendi in contemporanea lungo il perimetro della città. Per non parlare delle isole che “bruciano” abitualmente ogni anno, come la Sicilia e la Sardegna.

Purtroppo la conseguenza è che oltre a perdere vegetazione anche parte della fauna rimane vittima dei roghi. Non tutti gli animali hanno la prontezza di scappare, e potrebbero rimanere intrappolati nell’incendio. Non è possibile contare le vittime ogni anno, ma certamente il numero non è esiguo. Di fronte ad incendi o altre calamità naturali gli animali, dipendentemente dalla loro indole, sono in grado o meno di affrontare nel migliore dei modi il pericolo. E questo vale anche per gli animali domestici, che dipendono in tutto e per tutto dall’essere umano.

Incendi e animali domestici, le raccomandazioni della LAV

Ogni anno in estate si fa un gran parlare (anche se sempre troppo poco), degli animali domestici che vengono abbandonati o maltrattati. Si parla meno del rischio che l’animale corre se si dovesse incontrare un incendio, che sia vicino o lontano. La Lega Anti Vivisezione elenca dei suggerimenti per proteggere l’animale nel caso in cui si debba rimanere intrappolati in un luogo a causa incendio. Ovviamente anche l’essere umano deve essere protetto. La LAV si concentra sull’animale, di cui spesso non si riesce a prevedere le reazioni:

  • avere per ogni animale cibo e acqua sufficiente per tre giorni chiusi in contenitori o sacchetti ermetici, oltre ovviamente la ciotola per la somministrazione dei pasti;
  • se un animale segue una terapia farmaceutica, è necessario avere a disposizione tutti i farmaci necessari (soprattutto se di difficile reperibilità) e segnare sul contenitore la posologia e il nome dell’animale;
  • avere un appunto con il nome e i contatti di riferimento  del veterinario o di una clinica veterinaria aperta h24;
  • avere a portata di mano un trasportino leggero per l’animale. Chi ha un cane deve avere anche pettorina, guinzaglio e collare;
  • l’animale deve avere sempre al collo la medaglietta identificativa con due numeri di telefono da contattare in caso di smarrimento e, sempre a disposizione, anche il libretto e tutta la documentazione sanitaria dell’animale (sia in formato cartaceo sia digitale);
  • l’animale non deve mai essere rinchiuso in casa o in giardino, legato o impossibilitato ad allontanarsi.

La LAV consiglia inoltre, se ci si trova in vacanza in un rifugio, di mettere in pratica azioni preventive per evitare che l’incendio divampi o che si estenda fino alla casa. Si deve evitare il più possibile di avere rifiuti o sostanze infiammabili. Per prevenire incendi dall’esterno si può bagnare il perimetro del rifugio. Per evitare la dispersione del fumo si può utilizzare acqua frazionata con un tubo di gomma.

FONTE:Ecoo.it