Le 8 Cause per la Perdita di Peso nel Gatto Giovane e Anziano

La perdita di peso nei gatti più anziani è una situazione abbastanza comune, anche se alla base di questa diminuzione di peso ci possono essere talvolta, cause di natura patologica che spesso vengono sottovalutate.

Diventa necessario prendere in considerazione se ci sono stati cambiamenti nella dieta dell’animale che possono aver causato la perdita di peso, oppure questa dipende da fattori patologici.

Anche solo la perdita di 1 Kg in un gatto con un peso pari a 5/6 kg, può essere pericolosa per la salute dell’animale e nascondere qualcosa di più importante alla base. La prima cosa da fare è rivolgersi senza dubbio al proprio veterinario per determinarne le cause esatte.

Le Cause della Perdita di Peso nel Gatto

Ci sono tantissime cause che portano ad una perdita di peso nei gatti anziani, sia patologiche che non patologiche. Le cause non patologiche riguardano semplicemente una situazione di stress provvisoria che colpiscono l’animale in un determinato periodo. Tra queste, può esserci la gelosia da parte del felino per l’arrivo di un nuovo animale domestico in famiglia, oppure un cambiamento negli impegni lavorativi del padrone, che incide sugli orari dei pasti dell’animale e può portare l’animale ad una vera e propria depressione.

Un altro fattore di stress ambientale, che può influenzare le abitudini alimentari e il peso di un gattino, è la competizione durante i pasti. Ciò si verifica quando tutti i gatti, o gli animali domestici in generale, consumano il pasto l’uno vicino l’altro. I gatti tendono a sentirsi molto più a loro agio quando possono consumare i loro pasti in privato.

In sostanza, qualunque cambiamento che influisce sulle abitudini quotidiane del gatto, può essere fonte di stress e peso.

La perdita di peso nei gatti più anziani è una situazione abbastanza comune, anche se alla base di questa diminuzione di peso ci possono essere talvolta, cause di natura patologica che spesso vengono sottovalutate.

Diventa necessario prendere in considerazione se ci sono stati cambiamenti nella dieta dell’animale che possono aver causato la perdita di peso, oppure questa dipende da fattori patologici.

Anche solo la perdita di 1 Kg in un gatto con un peso pari a 5/6 kg, può essere pericolosa per la salute dell’animale e nascondere qualcosa di più importante alla base. La prima cosa da fare è rivolgersi senza dubbio al proprio veterinario per determinarne le cause esatte.

Perdita di Peso Improvvisa: le Malattie

Le patologie più frequenti che comportano questo disturbo sono:

  • cardiopatie
  • classe classificata respiratorio
  • disfunzioni endocrine
  • gastrointestinali e renali

Leggi ancheSai Perché il Gatto perde peso?

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Cardiopatie

Le cardiopatie che si manifestano nel gatto sono causate da danni alla struttura cardiaca che si protraggono nel tempo. Il tipo più comune di cardiopatia acquisita nei felini è la cardiomiopatia (1), che rappresenta circa i due terzi delle affezioni cardiache del gatto.

La cardiomiopatia è un’anomalia strutturale del muscolo che riveste una o entrambe le camere del cuore, con il risultato che il ventricolo si presenta dilatato o cicatrizzato. L’anormalità interferisce anche con la capacità del cuore di pompare il sangue, che può portare ad insufficienza cardiaca.

Altre complicanze della cardiomiopatia sono coaguli di sangue che causano paralisi e morte improvvisa. Bisogna considerare la genetica e lo stile di vita del gatto, occasionalmente la condizione si evolve in altro, come l’anemia, l’ipertiroidismo o l’ipertensione.

gatto con cardiomiopatia

Tre tipi di cardiopatie rendimento quasi tutte le cardiomiopatie primarie diagnosticate nei gatti:

  • cardiomiopatia ipertrofica
  • cardiomiopatia restrittiva
  • cardiomiopatia dilatativa

Malattie respiratorie

Un’infezione del tratto respiratorio superiore o una sinusite cronica, può interferire con l’olfatto del gatto e ridurre il suo interesse per il cibo. Anche l’asma cronica felina può causare perdita di peso. Sono sempre, però, i tumori polmonari (2) a causa di perdita di peso, oltre a letargia e difficoltà respiratorie.

Disfunzioni Endocrine

Due dei più comuni disturbi endocrini che colpiscono i gatti anziani sono l’ipertiroidismo e il diabete. L’ipertiroidismo è il più comune nei felini e si manifesta nel 10% dei gatti con un’età superiore ai 10 anni. I gatti che sviluppano l’ipertiroidismo (3) hanno, in realtà, un aumento dell’appetito. Per un effetto collaterale della presenza eccessiva di ormone tiroideo, essi perdono peso in modo eccessivo.

Altri sintomi sono ipertensione, vomito frequente, aumento della temperatura corporea, della frequenza cardiaca, respiratoria e iperattività.

Diabete

Il diabete è si manifesta quando si ha un rilascio anomalo di insulina. Quando vi è un aumento dello zucchero presente nel sangue, l’organismo inizia a scomporre le riserve di grasso e di proteine per produrre l’energia di cui ha bisogno. Di conseguenza, se un gatto ha il diabete, perderà pesoanche se mangia tantissimo.

Malattie gastrointestinali

il cibo secco può creare disurubi gastrointestinali nel gatto

Ci sono molti tipi di malattie gastrointestinali, alcune determinate come forme incurabili di cancro. I gatti con questa patologia sono spesso letargici e hanno scarso appetito, e tutto questo comporta un inevitabile calo del peso corporeo (4).

E’ importante sapere che, la malattia infiammatoria intestinale (IBD) è stata collegata al linfoma gastrointestinale nei gatti.

IBD felina

L’IBD è un insieme di disturbi gastrointestinali che causano, in definitiva, un incremento del numero di cellule infiammatorie nel rivestimento del tubo digerente. Sensibilità e allergie alimentari svolgono, poi, un ruolo importante nell’IBD e contribuiscono alla compromissione della funzione immunitaria. Sintomi tipici di questa situazione infiammatoria sono diarrea e / o vomito, che possono portare a cambiamenti nell’organismo del gatto, tali da provocare l’insorgenza di un linfoma gastrointestinale.

Malattie Renali

Si stima che oltre la metà dei gatti con 10 anni di età , soffrano di insufficienza renale cronica, il che significa che sono progressivamente deteriorati in modo irreversibile per un periodo di mesi o anni. I sintomi tipici dell’insufficienza renaleanziana (5):

  • aumento della sete e della minzione
  • perdite di urina
  • vomito
  • diarrea
  • mancanza di appetito
  • perdita di peso
  • depressione
  • anemia
  • debolezza generale del corpo

Conclusioni

Le problematiche relative alla perdita di peso nei gatti sono diverse e di varia natura, e non sono solo soggetti i gatti anziani, per cui è sempre opportuno consultarsi con il proprio veterinario.

Per indurre il gatto a mangiare più cibo è opportuno tentare di passare ad un’alimentazione più sana e naturale, basata su prodotti meno cotti e alterati possibile in quanto troppo infiammatori e disperdono troppa energia per la digestione, quindi di conseguenza ne rimane poca per la disintossicazione del corpo. 

L’esempio di alimenti del genere, che facilita la digestione e riduce l’infiammazione intestinale è il marchio NaturalWil.

Ovviamente il gatto dovrebbe essere sempre contornato da un ambiente caldo e rassicurante mentre mangia.

Leggi anche: Obesità e Sovrappeso: Le Minacce per la Salute del Cane

Riferimenti:

  1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30776498
  2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30758233
  3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30758070
  4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30737806
  5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30758081

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La Vitamina D può Salvare il tuo Cane e il tuo Gatto da una Grave Malattia

Molte persone non sono consapevoli del fatto che le vitamine sono essenziali per cani e gatti tanto quanto per gli umani. Una delle vitamine più importanti è la vitamina D.

La vitamina D svolge un ruolo essenziale nella regolazione dei metabolismi di calcio e fosforo: ne aumenta la capacità di assorbimento da parte dell’intestino e delle ossa e ne riduce la perdita nelle urine; questa vitamina è necessaria per la corretta funzione di muscoli e nervi.

La fonte più naturale di vitamina D per tutti gli animali è la luce dal sole. Tuttavia, a differenza nostra, cani e gatti non sono in grado di sintetizzare la vitamina D in modo efficiente e devono integrarla nella loro dieta.

Noi umani possiamo ottenere la vitamina D non solo dalla dieta, ma anche dall’esposizione al sole. Cani e gatti ottengono naturalmente i nutrienti della vitamina D dalla luce solare, però, a differenza degli umani e dei rettili, essi non la producono nella loro pelle: quando i raggi UV colpiscono la pelliccia dell’animale, nella pelliccia viene stimolata la produzione di oli che contengono la vitamina D. Gatti e cani consumano vitamina D quando si leccano o si puliscono i loro cappotti.

Carenza di Vitamina D e Malattie negli Animali Domestici

La carenza di vitamina D in noi umani porta una serie di disturbi non indifferenti e la stessa cosa succede anche per i nostri amici a quattro zampe.Senza un adeguato apporto di vitamina D, gli animali domestici possono soffrire di una serie di gravi condizioni di salute.

Negli ultimi anni gli studi hanno rivelato un’associazione tra l’insufficienza di vitamina D e una serie di malattie nei cani e nei gatti, tra cui insufficienza cardiaca congestizia, neoplasie, malattie renali, malattie infettive, IBD e rachitismo (1). 

Sintomi di Carenza di Vitamina D negli Animali Domestici e Malattie

gatto dal veterinario a fare esame del sangue

La vitamina D è una componente essenziale della nutrizione di cani e gatti, in quanto contribuisce allo sviluppo dei muscoli e delle ossa. Spesso i proprietari non controllano i livelli di vitamine nel cibo degli loro amici a quattro zampe: ciò causa carenza di vitamina D negli animali domestici. Tale carenza può spianare la strada a molte malattie e disturbi. 

È stato notato che la carenza di vitamina D può causare le seguenti malattie e i seguenti sintomi:  

Osteomalacia

L’osteomalacia è una malattia che porta il cane a soffrire di dolori articolari e muscolari; anche le fratture ossee possono essere causate dalla carenza di vitamina D. L’indebolimento delle ossa è causato dai bassi livelli di calcio e Vitamina D (2). Gli animali domestici generalmente diventano meno attivi a motivo del dolore alle articolazioni e ai muscoli mentre la malattia progredisce. 

Leggi anche: La Principale Causa dei Dolori Articolari nei Cani e Gatti

Rachitismo

La carenza di vitamina D è una delle molte cause di rachitismo, sia nei cani che nei gatti (3). I sintomi delle malattie includono danni ai denti e il sintomo più evidente sarà il dolore nelle ossa delle zampe del cane e del gatto. A volte l’animale può avvertire anche crampi muscolari.  

Insufficienza Cardiaca Congestizia

La carenza di vitamina D può causare problemi nel muscolo più importante del corpo: il cuore.  Inoltre può portare a insufficienza cardiaca congestizia. I sintomi comuni di problemi al muscolo cardiaco sono i seguenti: perdita di appetito, stanchezza, tosse frequente, difficoltà respiratorie, letargia, respiro rumoroso e addome gonfio per l’accumulo di liquidi nello stomaco.

Leggi anche: I 6 Segnali dell’Insufficienza Cardiaca nel Cane e nel Gatto

La ricerca afferma che la carenza di vitamina D può  essere un fattore di rischio per l’insufficienza cardiaca congestizia nei cani. Un’integrazione adeguata di vitamina D nei cani con insufficienza cardiaca congestizia può aumentare il tempo di sopravvivenza (4).  

Carenza di Vitamina e Rischio di Cancro

Gli studi mostrano un legame tra la bassa quantità di vitamina D e il cancro. Molti ricercatori hanno indagato a fondo circa questa relazione: la ricerca mostra che il 75% dei cani non ha un apporto adeguato di vitamina D (5).

Potrebbe essere questa la ragione per cui così tanti cani e gatti si ammalano di cancro negli ultimi anni?

In un altro studio, la ricerca ha esaminato l’associazione tra livelli sierici di vitamina D e tumori mastocitoma cutanei nei labrador retriever.

Il mastocitoma è una malattia causata da un eccesso di globuli rossi nel midollo osseo. Il mastocitoma può portare allo sviluppo di alcuni tumori. I risultati della ricerca hanno suggerito che bassi livelli di vitamina D possono essere un fattore di rischio per mastocitomi nei Labrador retriever (6).

 D

Cani e gatti possono ingerire troppa vitamina D? La tossicità della vitamina D è rara, però alcuni sintomi possono indicare un eccesso. Per esempio, l’ipercalcemia è generalmente un buon indicatore di ipervitaminosi D. I principali sintomi di tossicità includono anoressia, nausea e vomito, poliuria, polidipsia, feci scure, debolezza, insonnia, nervosismo, tremori muscolari, prurito e, infine, insufficienza renale.

Se vuoi assicurarti che il tuo animale abbia livelli ottimali di questa importante vitamina, chiedi un controllo al veterinario, e verifica i livelli di vitamina D aggiunti al cibo commerciale che sta mangiando, perchè in alcuni casi potrebbero essere troppo elevati.

Cibi Ricchi di Vitamina D

cane e gatto sul prato che giocano

Esistono molte fonti di cibo che sono ricche di vitamina D: i pesci e gli oli di pesce marini sono le fonti naturali più ricche di vitamina D. Altre fonti includono pesce d’acqua dolce, latticini, manzo, fegato, tuorli d’uovo, ecc. 

Un’altra opzione è quella di fornire ai nostri amici animali integratori di vitamina D, che li aiuteranno a mantenere livelli ottimali. È meglio scegliere un integratore di vitamina D di tipo liposomiale,che possiede un’elevata biodisponibilità rispetto ai classici integratori.

Ora che sei a conoscenza dell’importanza della vitamina D per gli animali domestici e delle malattie legate alla sua carenza, assicurati che il tuo amico a quattro zampe mangi in modo sano e naturale, con ingredienti di grado alimentare umano, senza aggiunta di additivi, conservanti e coloranti e che abbia livelli ottimali di vitamine per rimanere in salute.

Riferimenti:

  1. https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0125997
  2. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1879981717301213
  3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20634407
  4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24205918
  5. https://bmcresnotes.biomedcentral.com/track/pdf/10.1186/s13104-015-1360-0
  6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22005438
Matea Skubic

Sull’autore Matea Skubic

Sono una grande amante di tutti gli animali, e ho due cani vivaci e una gatta capricciosa. Da sempre ero interessata nel vivere una vita sana. Avendo letto diversi libri sull’alimentazione salutare e adeguata per gli animali domestici, ho realizzato che sul mercato esisteva una scarsa disponibilità di integratori naturali per animali di qualità elevata. Per questo motivo offriamo nel nostro negozio Fitopets solo prodotti di qualità, che hanno dimostrato essere efficaci con gli animali domestici. Mi tengo aggiornata e partecipo a vari seminari sul tema della salute e della cura dei cani e dei gatti.

La più grande soddisfazione che posso realizzare è un proprietario contento e un pelosetto felice e in salute.

Perché il Mio Cane Non Mangia e l’Olio che Stimola l’Appetito

Articolo scritto da Matea

Foto Fitopets

sono molte ragioni per cui un cane può perdere l’appetito (1). Poiché il cibo è essenziale per le sue esigenze quotidiane, è un problema che deve essere risolto immediatamente.

Le ragioni possono essere ricercate in una grave malattia o problemi con il cibo che somministrato. È fondamentale conoscere il motivo per cui il cane non mangia, ed è per questo che diventa opportuno portarlo immediatamente dal veterinario.

Una volta che viene esclusa la presenza di una patologia di base, allora si può optare per cibi alternativi che possono piacere maggiormente al cane. Vediamo in che modo è possibile aiutare l’animale a recuperare l’appetito.

Cause per le Quali il Mio Cane Non Vuole Mangiare

Prima di poter esaminare i modi per stimolare l’appetito del nostro cane, è indispensabile determinare il motivo dell’inappetenza. Un cane sano avrà un appetito altrettanto sano, quindi è importante rendersi conto che una mancanza di fame nei cani è anormale.

Ecco una lista dei motivi per cui il cane può perdere l’appetito:

STRESS: lo stress può essere un fattore scatenante che provoca l’assenza di appetito nel cane. Quando un cane è stressato, la sua mente è in disordine per cui si può avere un’alterazioni delle normali funzioni ed esigenze corporee. Lo stress non solo può portare a una mancanza di cibo (2), ma può causare comportamenti distruttivi, automutilazione e persino portare a malattie fisiologiche.
Le cause dello stress nei cani sono varie. Potrebbe essere dovuto a cambiamenti nella loro routine (come il trasferimento di casa, l’arrivo di un altro animale domestico, un nuovo bambino, ecc.), l’ansia dovuta alla mancanza di stimolazione mentale o alla mancanza di esercizio fisico.

INDIGESTIONE: sebbene spesso si pensi che i cani abbiano uno stomaco molto forte, l’indigestione in realtà può essere un problema abbastanza comune. Se soffrono di indigestione, i cani perdono l’appetito poiché proprio il cibo è causa di maggiori fastidi (3). Questo problema dovrebbe durare al massimo un giorno, quindi è abbastanza veloce nella sua risoluzione.

Problemi di stomaco come costipazione, gas o diarrea possono ridurre il desiderio del cane di mangiare, ma occorre stare molto attenti alla torsione gastrica in quanto può essere mortale (correre subito dal veterinario si vi succede).

♠ PROBLEMI RESPIRATORI: da una semplice influenza a malattie più gravi come la bronchite, tutte le malattie respiratoriepossono far perdere l’appetito a un cane (4). Se il muco penetra nel naso del cane, può anche causare problemi nella sua risposta olfattiva. Ciò significa che l’animale non riesce a sentire l’odore del cibo e ciò può contribuire alla perdita di appetito.

♠ PARASSITIun cane può essere colpito da parassiti intestinali in vari modi. Innanzitutto, è importante fare attenzione a quello che il cane mangia durante le sue passeggiate (5). I parassiti interni che colpiscono l’intestino possono spesso presentare gravi sintomi fisiologici e comportamentali tra cui vomito, vermi nelle feci, malessere generale e altri. I sintomi esatti dipenderanno dal tipo di parassita.

♠ EFFETTI COLLATERALI DEI FARMACI: se il cane sta seguendo una cura farmacologica, è probabile che tra gli effetti collaterali del farmaco ci sia anche un calo dell’appetito (6). In questo caso, è necessario parlare con il veterinario, che prescriverà un farmaco alternativo o forse un integratore naturale o un prodotto omeopatico.

♠ TRAUMA: quando un cane viene investito da un’auto, cade da una superficie alta o subisce un trauma fisico, può manifestare una rottura di qualche ossa. Le lesioni potrebbero anche essere piccole e interne, ma causare moltissimo dolore al punto che il cane perde appetito.

♠ VECCHIAIA: i cani più anziani di solito mangiano meno. Ciò accade perché consumano meno energia a causa della ridotta attività fisica. Quando conservano energia, non hanno bisogno di mangiare tanto per ricostituirla. Tuttavia, è improbabile che smettano di mangiare del tutto.

♠ PROBLEMI ORALI: vari problemi in bocca come carie, tumori o persino ostruzioni (un oggetto estraneo bloccato nelle gengive o nella gola) non impediranno al cane di avere fame (7). Tuttavia, il dolore che ne consegue potrebbe comportare l’impossibilità di masticare correttamente.

♠ QUALITA’ DEL CIBO: è comune che i cani smettano di accettare il cibo, soprattutto quando è di bassa qualità. Di solito non hanno un palato così esigente come gli umani, ma ciò non significa che non abbiano preferenze.

♠ ALTRI MOTIVI: Altre possibili cause che possono indurre il cane a perdere l’appetitopossono includere:

♥ Pancreatite

♥ Tumori

♥ Insufficienza renale

Vaccini

Olio di CBD per Stimolare l’Appetito del Cane

cane che non vuole mangiare il suo cibo

Il cannabidiolo (CBD) è un tipo di cannabinoide presente nella cannabis. Ci sono oltre 100 diversi cannabinoidi e il CBD è il grande protagonista quando si tratta di guarigione e benessere.

Interagisce con il sistema endocannabinoide (un sistema biologico di tutti i mammiferi) per creare una migliore comunicazione tra le varie parti del corpo. L’olio di CBD innesca le risposte immunitarie attraverso i recettori degli endocannabinoidi per aiutare il corpo a rimanere in equilibrio.

L’olio di CBD è un composto presente sia nella marijuana che nella canapa. Non ha proprietà psicoattive ed è completamente sicuro e naturale per i caniL’olio di CBD dalla canapa è legale e le persone in tutto il mondo stanno scoprendo i suoi incredibili benefici per la salute.

Si ritiene che il sistema endocannabinoide svolga un ruolo importante nella regolazione del comportamento alimentare del corpo. Quando l’appetito diminuisce a causa di malattia, stress o qualsiasi altra ragione, l’olio di CBD può essere usato per “far ripartire” il sistema endocannabinoide e stimolare l’appetito. Gli studi dimostrano, anche, che i recettori dei cannabinoidi nell’ipotalamo sono coinvolti nell’innescare l’aspetto motivazionale presente nell’atto di mangiare. Allo stesso tempo, il CBD riduce anche la nausea che può impedire a un cane di mangiare.

Rimedi Domestici per Ripristinare l’Appetito del Cane

Esistono diversi metodi in grado di stimolare l’appetito del cane. Se il cane ha perso il suo appetito, la prima cosa necessaria da fare è quella di contattare il veterinario. Mangiare è molto importante per la salute di un cane, in quanto ha bisogno di nutrimento per rimanere forte nella lotta contro le malattie e la convalescenza. Se il cane non mangia da molto tempo, potrebbe essere malnutrito e avere bisogno di cure extra.

Cibo Appetitoso

Per stimolare di nuovo l’appetito del cane, è possibile offrirgli cibo appetitoso che sappiamo essere di suo gradimento. Un’altra opzione è quella di bagnare il cibo secco con brodo di pollo appetitoso o persino yogurt naturale senza lattosio (8). L’aggiunta di pezzi di carne come pollo o maiale potrebbe aiutare a stimolare il suo appetito. Anche il brodo caldo, aggiunto al cibo del cane, può favorire l’appetito dell’animale. Deve essere un brodo che non contenga nulla che possa danneggiare il cane, come l’eccesso di aglio.

Leggi anche:16 Segnali di Disidratazione nel Cane e nel Gatto

Scegliete Cibo Migliore

Un cane malato avrà bisogno di cibi diversi dal solito per rafforzare la sua immunità. Ad esempio, i cani con problemi di costipazione avranno bisogno di cibo con più fibre, i cani con diarrea avranno bisogno di proteine extra e i cani disidratati avranno bisogno di cibo umido per aumentare l’assunzione di acqua.

I cani con problemi respiratori possono aver bisogno di cibi ricchi di fosforo (9).

Aggiungete Sapore al Cibo

Generalmente, le erbe e le spezie non sono necessarie per la dieta di un cane. Tuttavia,l’odore è molto importante per i cani. L’aggiunta di qualcosa al loro cibo può aiutare a stimolare l’appetito.

Cibo Umido

Il cibo umido, generalmente, è qualcosa di più pregiato e costoso che non può essere dato al cane come dieta di base. Tuttavia, è spesso molto più appetitoso per i cani. Questo perché ricorda meglio la carne fresca che avrebbero mangiato allo stato brado (10).

Cibo Fatto in Casa

Il cibo fatto in casa con i giusti livelli di nutrizione favorisce la digestione, può aiutare a regolare il transito intestinale, migliorare le condizioni di pelle e peli, oltre a migliorare la salute del cane in generale, ma SOLO se preparato da un veterinario nutrizionista. Sconsigliamo vivamente di inventarsi da soli delle ricette, poiché uno degli errori più comuni è pensare che possono mangiare come noi, e poi si creano spesso delle carenze nutrizionali.

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Come soluzioni piuttosto raccomandiamo di dare cibo disidratato o pressato a freddo di grado alimentare umano (Pure Pet Food o la Bianco Line, presenti nel nostro negozio).

Fonte

Che differenza c’è tra leishmaniosi e filaria?

Spesso i proprietari di cani confondono la leishmaniosi con la filariosi: tuttavia leishmania e filaria sono differenti. È importante conoscere le basi delle differenze fra queste due malattie perché se ti trovi da un altro veterinario e dici che il tuo pet ha la Leishmania quando invece ha la Filaria, potresti creare pericolosi fraintendimenti. Andiamo dunque a vedere le principali differenze fra Leishmania e Filaria.

Indice

  1. Che cos’è la Leishmaniosi?
  2. Che cos’è la filaria?
  3. Differenza fra leishmaniosi e filaria

Molto spesso capita che i proprietari si confondano fra leishmaniosi e filaria. Anzi, sarebbe meglio dire fra leishmaniosi e filariosi, i nomi delle due malattie, o fra leishmania e filaria, i nomi dei due agenti patogeni che provocano le suddette malattie.

Tuttavia c’è differenza fra leishmaniosi e filaria. Non solo sono causate da agenti patogeni differenti, ma causano anche sintomi diversi, hanno terapie differenti e profilassi e prevenzioni diverse.

Come proprietari, è importante sapere quando il proprio cane ha una malattia o quando ha l’altra. Questo perché un conto è se vai dal tuo veterinario curante, che conosce benissimo le patologie del tuo animale, un conto è se ti trovi costretto, per qualsiasi motivo, ad andare da un altro veterinario e gli dici che ha la malattia sbagliata.

Brambilla, pene più alte per chi maltratta e uccide animali

“Finalmente inaspriremo le pene per chi maltratta e uccide” gli animali, “al via l’esame della mia proposta di legge” alla Camera.

Lo annuncia la deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la difesa dell’ambiente, cui aderiscono numerosi parlamentari di tutte le forze politiche, che si è ricostituito nella XIX legislatura e si è presentato oggi con le sue proposte.
    Il reato di abbandono, spiega Brambilla in una nota, “diventa maltrattamento e chi maltratta un animale o lo uccide verrà punito più severamente”.

“C’è ampio consenso tra le forze politiche, manifestato anche in campagna elettorale” sottolinea la presidente Brambilla che è è prima firmataria di una proposta organica in materia (AC30), il cui esame è già stato annunciato dalla commissione Giustizia.
    Il testo, si legge nella nota, modifica in più punti il codice penale e prevede il carcere nei casi più gravi. In particolare, il testo innalza i limiti della pena per il reato di uccisione portandolo dagli attuali “quattro mesi a due anni” a “da due a sei anni”, mentre per quello di maltrattamento si passa dagli attuali “tre a 18 mesi” a “da uno a cinque anni”, ma sempre accompagnati da una multa che può variare dai 5mila ai 30mila euro. Oggi la pena pecuniaria è alternativa a quella detentiva, ricorda la nota. “Inoltre – aggiunge la presidente dell’Intergruppo – la proposta di legge attribuisce al reato di abbandono le stesse pene del maltrattamento, che passano così da massimo un anno di carcere a cinque, e introduce nel codice penale le norme contro esche e bocconi avvelenati, oggi dettate solo da un’ordinanza ministeriale”.
    “Dalla legislatura precedente – spiega Brambilla – abbiamo ricevuto in eredità la storica riforma della Costituzione, alla quale ho personalmente lavorato per tre legislature. Di qui prendiamo le mosse per affrontare alcuni problemi che richiedono soluzioni legislative. La nostra priorità è l’inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide gli animali e altri interventi ‘di accompagnamento’ sul codice penale”. (ANSA).
   © Copyright ANSA

Dal lupo alla lince iberica: gli animali salvati dalla scienza

Falsi miti e credenze popolari hanno messo a rischio la sopravvivenza di alcune specie animali, fino a quando la scienza non si è occupata di smentire i più diffusi pregiudizi e di tutelare le specie in pericolo

Dal lupo che sbrana i bambini ai pipistrelli che si nutrono di sangue umano. Falsi miti e credenze popolari che nel corso della storia hanno ingiustamente messo in cattiva luce animali con ben poche colpe. E quando queste specie animali, vittime di pregiudizi e soprattutto di persecuzioni, hanno rischiato di scomparire del tutto, fortunatamente è intervenuta la scienza.

La scienza ha dimostrato di avere un ruolo fondamentale nella conservazione del patrimonio della biodiversità e di essere in grado di salvare un specie animale quando l’intervento è tempestivo.

Basti pensare al lupo. Negli anni Settanta del secolo scorso si era quasi estinto, dopo essere stato perseguitato da credenze popolari che lo dipingevano addirittura come un predatore di bambini, oltre che di bestiame.

La scienza ha dimostrato che il lupo per quanto sia un predatore selvatico in grado di razziare il bestiame non custodito, è comunque in grado di convivere con l’uomo. Chiaramente bisogna capire le dinamiche di una e dell’altra specie. In natura uomo e lupo occupano due spazi distinti e questa separazione degli spazi naturali e antropici andrebbe rispettata. Il problema è proprio l’infiltrazione dell’uomo all’interno del territorio del lupo, e di conseguenza anche lo spostamento del lupo nelle risorse atropitizzate. dovuto alla mancanza di risorse nel proprio habitat.

Ci sono poi i serpenti e i pipistrelli, da sempre perseguitati perché considerati malvagi e letteralmente sommersi da credenze popolari che non ne consideravano l’utilità nell’ecosistema. I serpenti invece, oltre a non essere animali aggressivi, si rivelano utili per contenere il numero dei roditori; allo stesso modo i pipistrelli si adoperano per il contenimento degli insetti (e in particolare delle zanzare).

Come il lupo anche la lince iberica (Lynx pardinus) si è trovata a serio rischio di estinzione. Dall’inizio del secolo scorso la riduzione dei conigli selvatici che costituiscono il 90 per cento della alimentazione della lince, la persecuzione dell’uomo e la distruzione del suo habitat hanno messo in serio pericolo la specie in tutta la penisola iberica, tant’è che nel 2002 si contavano appena 94 linci in natura.

Dal 2006 è stata tentata la riproduzione in cattività e una successiva reintroduzione di alcune linci in porzioni del suo areale storico in Andalusia. È stata la prima volta che una simile soluzione per la salvaguardia di carnivori selvatici è stata sperimentata con successo. Da allora sono proseguiti diversi progetti di conservazione e la popolazione di linci ha continuato a riconquistare i territori dai quali era scomparsa.

Nel 2008 si è estinto  in natura il rinoceronte bianco settentrionale (Ceratotherium simum cottoni). Dopo aver trasferite le uniche due femmine, madre e figlia in cattività, in una riserva naturale in Kenya, è stata tentata la riproduzione assistita prelevando e conservando dei campioni di sperma prima che gli ultimi esemplari maschi morissero. Dopo molti tentativi nell’agosto del 2019 gli scienziati sono riusciti a fecondare in vitro gli ovuli delle ultime due femmine sopravvissute e il destino di questa sottospecie è indiscutibilmente cambiato.

FONTE

Potenti Rimedi Naturali per le Infezioni all’Orecchio del Cane

problemi alle orecchie sono comuni nei cani e, come avviene in molti casi, la prevenzione è la chiave giusta per evitare le infiammazioni.

L’infiammazione dell’orecchio è in genere innescata da allergie, accumulo di cerume o presenza di umidità nel condotto uditivo (1).

Queste infezioni all’orecchio sono causate da un fungo (in genere lievito) o molto più comunemente da batteri. Prevenire le infezioni alle orecchie nei cani è facile e occorre semplicemente controllarle quotidianamente, pulirle tutte le volte che è necessario e affrontare immediatamente qualsiasi disturbo si presenti.

Se il cane ha un’infezione all’orecchio, è necessario che il veterinario individui da quale organismo è causata, in modo tale da prescrivere la terapia giusta. Alternative non tossiche come il miele di manuka e l’argilla verde, possono fornire sollievo dai sintomi nei cani con infezioni batteriche dell’orecchio. Ecco perché rientrano tra i migliori rimedi naturali per infiammazione orecchio cane. Vediamo come affrontare al meglio questa fastidiosa situazione.

L’Otite Esterna

L’otite esterna è il termine medico per indicare un’infiammazione o infezione del condotto uditivo esterno e, purtroppo, i problemi ricorrenti all’orecchio sono molto comuni nei cani (2).

Esistono due cause principali:

♥ Infiammazione cronica

♥ Infezione

Cause di Infiammazione all’Orecchio

L’infiammazione non trattata può portare all’insorgenza di una infezione. Se le orecchie del cane sono calde al tatto, rosse, gonfie e/o pruriginose è probabile che ci sia un’infiammazione (3). Quindi, se il tuo cane scuote la testa e si gratta le orecchie, potrebbe essere un campanello d’allarme da non sottovalutare. Se uno o più di questi sintomi sono presenti insieme a una perdita evidente di liquido, allora è un segno di infezione.

ALLERGIE: la causa più comune di infiammazione all’orecchio del cane è l’allergia. L’allergia può essere causata sia dal cibo che l’animale mangia, sia dall’ambiente circostante.

Un cane con un’infiammazione all’orecchiocausata da un’allergia, a volte, preme la testa contro i mobili o il tappeto cercando di alleviare la sua sofferenza. In aggiunta, il cane potrebbe anche grattarsi le orecchie o scuotere molto la testa (4).

Se si notano questi comportamenti, è opportuno controllare le orecchie del cane per verificare se ci sono arrossamenti o gonfiore.

♣ ACCUMULO DI CERUME: un’altra causa principale di infiammazione alle orecchie nei cani è l’accumulo di cerume. La presenza del cerume è normale e le quantità variano a seconda del cane (5).

Alcuni cani hanno bisogno di pulire le orecchie quotidianamente, mentre altri non hanno mai un accumulo eccessivo di cerume. Infatti, alcune razze producono più cerume di altre, come ad esempio i Labrador, Bulldog, Cocker Spaniel e Barboncini.

♣ UMIDITA’ NELL’ORECCHIO: un’altra causa di infiammazione dell’orecchio è l’umidità, nota anche come “orecchio del nuotatore”. Lo vediamo principalmente durante i mesi estivi quando i cani sono soliti giocare all’aperto soprattutto nei pressi di laghi, stagni e piscine.

I canali auricolari bagnati e una temperatura corporea calda, sono l’ambiente perfetto per l’insorgenza di un’infiammazione e / o infezione. Ecco perché è importante asciugare accuratamente le orecchie del cane (6) ogni volta che esce dall’acqua, dopo che è stato all’aperto sotto la pioggia, a contatto con la neve e dopo i bagni.

Quando l’Infiammazione si Trasforma in Infezione

Le infezioni dell’orecchio nei cani di solito coinvolgono il canale esterno, il quale è molto profondo. Se l’infezione (7) si ripresenta o non scompare mai del tutto, si passa da una forma di otite esterna all’otite cronica. Esistono diverse cose che possono causare un’infezione all’orecchio del cane, tra cui:

♣ Orecchie pesanti e pendenti

♣ Ghiandole in eccesso nelle orecchie che producono cerume e sebo

♣ Acqua che rimane nel condotto uditivo e crea un ambiente caldo e umido, perfetto per la crescita di batteri o funghi

♣ Materiale estraneo nell’orecchio

♣ Restringimento del condotto uditivo

Identifichiamo Sempre il Tipo di Infezione

Se il cane ha un’infezione all’orecchio, è molto importante identificare se si tratta di un’infezione batterica o fungina, al fine di trattare con successo il problema.

Solitamente, il lievito è il fungo più comune responsabile di infezioni nei cani. Il lievito è sempre presente sui corpi degli animali, ma quando il sistema immunitario non è in condizioni ottimali, il fungo può crescere senza controllo e causare un’infezione.

La maggior parte dei cani incline alle infezioni da lieviti deve avere sempre le orecchie pulite e asciugate adeguatamente. Se il problema sembra cronico o c’è un’infezione (8) persistente che non si risolve, probabilmente c’è una causa immunologica alla base che dovrebbe essere indagata.

Le infezioni batteriche dell’orecchio sono, in realtà, più comuni delle infezioni fungine. I batteri possono essere patogeni o non patogeni. I batteri patogeni sono organismi anomali presenti nel corpo dell’animale domestico e sono prelevati da una fonte esterna, ad esempio, acqua di stagno contaminata. I batteri non patogeni sono in genere stafilococchi, i quali sono normali abitanti del corpo del cane. Occasionalmente se il cane ha una bassa immunità, questi batteri possono crescere e invadere il condotto uditivo e causare un’infezione.

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Insistere su una Diagnosi Accurata

I veterinari diagnosticano le infezioni da lieviti mediante un esame citologico, il che significa che al microscopio si osserva una macchia di detriti dell’orecchio. Una diagnosi accurata di un’infezione batterica all’orecchio richiede una coltura. Il veterinario tamponerà l’orecchio del cane e invierà il campione a un laboratorio per determinare quale tipo di organismo è presente e quali farmaci lo tratteranno nel modo più efficace (9).

Non è mai consigliabile che il veterinario indovini semplicemente quali batteri stanno causando l’infezione all’orecchio del cane. È molto importante completare il trattamento prescritto dal veterinario, anche se l’infezione all’orecchio del cane sembra risolversi prima che la terapia finisca. La sospensione anticipata del farmaco oppure dell’antibiotico per infezione orecchio cane può portare alla ricrescita di organismi resistenti.

Inoltre, mentre il cane è in cura, è importante che le sue orecchie (10) siano tenute sempre pulite così da consentire una corretta applicazione dei farmaci topici.

Rimedi Domestici per Trattare un’Infezione all’Orecchio del Cane

Diversi rimedi naturali possono essere impiegati per controllare le infezioni alle orecchie. La maggior parte di essi sono economici e prontamente disponibili come, ad esempio, pulire le orecchie del cane con del semplice bicarbonato. Ecco un elenco dei più comuni rimedi naturali per prurito orecchio cane:

♦ VERBASCO: è una pianta naturale ricca di proprietà antibatteriche. È nota per essere particolarmente valida ed è una cura per l’infezione orecchio cane davvero efficace.

Ecco una semplice ricetta:

Metti le foglie o i fiori in un barattolo e coprilo con olio d’oliva. Puoi aggiungere uno spicchio d’aglio per aumentare gli effetti antibiotici. Lasciare riposare il tutto per circa 2-3 settimane. Applicare diverse gocce della miscela nella zona interessata con un batuffolo di cotone.

♦ ACETO DI MELE: L’aceto di mele contiene acido acetico, ottimo per rimuovere lo sporco dalle orecchie del cane. Inoltre, può anche distruggere batteri e lieviti. Se si nota dolore o arrossamento alle orecchie, questo aceto non è adatto perché può causare bruciore.

♦ OLIO DI ORIGANO: È un antibiotico naturale altamente efficace. Prima di usarlo all’interno o all’esterno dell’orecchio del cane, occorre diluirlo poiché può causare irritazione se utilizzato da solo. È possibile aggiungere una goccia di olio di origano(11) a del gel di Aloe Vera e pulire le orecchie con un batuffolo di cotone.

♦ OLIO DI COCCO: È un olio naturale antifungino e antibatterico e può essere altamente efficace per le orecchie infette. A fuoco basso, mescolare 2 cucchiai dell’olio di cocco con spicchi d’aglio freschi. È noto che una combinazione dei due ha un elevato potere antibatterico.

Fonte: www.Fitopets.it

Emivertebra E Code Attorcigliate

Merry Fitzgerald parla delle anomalie spinali nei caniDI BUON FITZGERALD, DVM

Il Veterinario Dice Che Il Mio Cane Ha Un’emivertebra. Che Cos’è?

L’emivertebra nei cani è una condizione congenita in cui il cane ha uno o più segmenti deformati di vertebre, che sono le ossa che compongono la colonna vertebrale.

“Congenito” significa che sono nati con la deformità. “Hemi” significa metà e, in questo caso, si riferisce alla formazione di una vertebra parziale. Le vertebre normali sono a forma di rocchetto se viste di lato. Un emivertebra apparirà come un cuneo o un triangolo. Può essere fuso con un’altra vertebra o a forma di cuneo, portando a disallineamento e torsione della colonna vertebrale.

Questa condizione può o non può causare problemi. I sintomi che il tuo cane prova a causa dell’emivertebra dipendono dalla posizione dell’emivertebra e da quante vertebre sono deformate. Se le ossa deformate comprimono il midollo spinale o indeboliscono la colonna vertebrale, il cane può avvertire dolore, debolezza e difficoltà a camminare, oltre a perdite urinarie e/o incontinenza fecale.

Nei casi problematici, la maggior parte dei sintomi si manifesta in giovane età. Inizialmente, i segni continuano a peggiorare fino a raggiungere un plateau stabile una volta che le vertebre smettono di crescere.

L’emivertebra è una scoperta comune in molte razze, in particolare quelle allevate per avere “code a vite”, tra cui Bulldog, Boston Terrier, Carlino e Bulldog francese. I puntatori tedeschi a pelo corto e i pastori tedeschi possono sperimentare questa condizione ereditando un gene autosomico recessivo. La modalità di ereditarietà in altre razze non è nota.

Una diagnosi preliminare di emivertebra viene effettuata mediante semplici radiografie. Le vertebre colpite si trovano solitamente nella regione toracica o nella gabbia toracica della colonna vertebrale. Quando i cani hanno segni di malattia spinale correlata, una diagnosi più definita può richiedere sofisticati studi di imaging. In medicina veterinaria, la compressione del midollo spinale viene solitamente diagnosticata mediante mielografia. Questa tecnica a raggi X utilizza un colorante iniettabile per mostrare dove e come si verifica la compressione.

L’imaging avanzato è sempre più disponibile e l’uso di scansioni TC e risonanza magnetica può fornire informazioni dettagliate per aiutare a raggiungere una diagnosi definitiva. Il costo è sicuramente un fattore, poiché il prezzo di queste scansioni può variare da $ 1.000 a $ 3.000.

I cani che soffrono di lieve dolore associato alla compressione spinale associata all’emivertebra rispondono bene al riposo e ai farmaci antinfiammatori. Se la compressione è più significativa, di solito è necessario un intervento chirurgico per alleviare il dolore. La procedura chirurgica è chiamata emilaminectomia. Il materiale del disco che preme contro il midollo spinale viene rimosso e la colonna vertebrale viene stabilizzata. La chirurgia può costare da $ 1.500 a $ 4.000 per una sede e molto di più se sono interessati più segmenti del midollo spinale.

Cosa Causa Le Code Attorcigliate?

La coda è un’estensione della colonna vertebrale, che è composta da diversi tipi di vertebre. Questi diversi tipi di segmenti spinali variano leggermente in dimensioni e forma a seconda della loro funzione. Alcuni cani nascono con anomalie nella forma della coda. Finché il difetto si trova solo sulla coda, il problema è solo estetico. L’eccezione a questo sarebbe una deformità nella vertebra vicino alla base della coda, che interferisce con la capacità del cane di sollevare la coda durante la defecazione.

Un’altra preoccupazione è che l’utilizzo di un cane con una coda malformata in un programma di allevamento potrebbe portare a cuccioli con gravi difetti in altre parti del corpo, così come la coda. Quando si sviluppa lo scheletro di un cucciolo non ancora nato, il cuore, i vasi sanguigni e il sistema urogenitale si sviluppano nello stesso strato embrionale. Difetti nello sviluppo della colonna vertebrale sono un’indicazione che potrebbero esserci anche anomalie nella formazione del cranio, dei reni, della vescica e del cuore. Nei casi più gravi si possono osservare palatoschisi, idrocefalo (acqua nel cervello), mascella storta, costole deformate, dita extra o mancanti e gambe corte.

La presenza di nodi nella coda, in particolare la punta della coda, spesso passa inosservata nelle razze tagliate. Le razze che vengono tagliate in genere hanno la procedura eseguita quando i cuccioli hanno dai tre ai cinque giorni di età. Potrebbe essere importante annotare nelle loro cartelle cliniche quali cuccioli hanno la coda attorcigliata quando vengono tagliati per vedere se si sviluppano altre anomalie man mano che il cucciolo cresce. Queste sono anche informazioni da considerare quando si pianifica un programma di allevamento e da trasmettere al futuro proprietario.

I nodi più piccoli che sono il risultato di contrazioni di tendini o legamenti, e non di vertebre deformate, possono spesso essere raddrizzati con una delicata manipolazione nei primi giorni di vita. Puoi usare del nastro adesivo per fare una leggera stecca attorno alla coda. Il nastro dovrebbe essere abbastanza stretto da raddrizzare la coda, ma non così stretto da compromettere la circolazione sanguigna. La stecca dovrebbe essere cambiata ogni due giorni man mano che il cucciolo cresce. Di solito, devi solo steccare leggermente la coda per sette-dieci giorni.

Le code possono anche piegarsi a causa di un infortunio. Se un segmento osseo nella coda è fratturato o se due vertebre sono dislocate, la coda può attorcigliarsi mentre guarisce. Alcuni tipi di traumi possono portare a una coda storta. Le persone accidentalmente calpestano o chiudono una porta sulla coda del loro cane. Anche il gioco violento, le ferite da morso e il colpire la coda contro un muro o un oggetto duro mentre si agita possono portare a pieghe. Questi tipi di lesioni sono decisamente dolorose inizialmente, ma una volta che il dolore si attenua, il problema della coda piegata è strettamente estetico.

Cos’è La “Coda A Vite”?

La coda a vite è un termine gergale descrittivo per la deviazione corta, simile a un cavatappi, della coda più comunemente vista nel Bulldog, nel Bulldog francese, nel Carlino e nel Boston Terrier. La forma della coda è dovuta alla malformazione di una o più vertebre della coda. La coda di un cane diritta e di lunghezza normale può essere composta da un massimo di 23 vertebre. La lunghezza abbreviata in una coda a vite è il risultato della selezione genetica per l’accorciamento della coda eliminando il numero di vertebre nella coda. Alcune code di vite hanno solo quattro o cinque vertebre. Questi due tratti – la forma deforme e il numero ridotto di segmenti spinali – producono la caratteristica coda a vite.

Quando la curva della coda è vicina al corpo, la coda può apparire invertita o incarnita. Le pieghe profonde della pelle hanno una tendenza naturale ad accumulare umidità. Ciò può portare a una dermatite cutanea infetta, dolorosa e pruriginosa, nota come intertrigine, che circonda la coda. Casi gravi di coda a vite ostruiscono parzialmente l’ano, rendendo difficile la defecazione. Le feci e il liquido del sacco anale si accumulano, peggiorando l’infezione. Questi cani hanno un odore terribile a causa dell’infezione e possono sfregare e strofinare il sedere sul pavimento o sulla moquette.

I casi lievi possono essere trattati con antibiotici e gestiti mantenendo le pieghe della pelle pulite e asciutte. I casi più gravi richiedono un intervento chirurgico, che comporta l’amputazione dell’estremità della coda e la rimozione della piega cutanea infetta. Questa è una procedura impegnativa ed è meglio eseguita da un veterinario certificato dal consiglio di amministrazione. Il rischio di incontinenza fecale è una vera preoccupazione, ma una rara complicanza sotto la cura di un chirurgo esperto.