Fin dagli anni ’90 si parla di inserire questa modifica nella Costituzione, e ora la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha votato favorevolmente: la tutela degli animali, dell’ambiente e degli ecosistemi entrano nella Costituzione. Resta ancora da chiarire cosa cambierà concretamente.
Una notizia celebrata dalle associazioni animaliste, e che rappresenta un passo avanti per la tutela degli animali e dell’ambiente in Italia. Il tutto è in linea con il Green Deal europeo, l’insieme di azioni messe in atto per raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.
Con la modifica dell’articolo, di fatto la tutela degli animali, dell’ambiente e degli ecosistemi verrà inserita nella Carta fondamentale; l’approvazione dovrebbe arrivare entro la fine della legislatura, così entro maggio del 2022 l’Italia potrebbe finalmente raggiungere questo traguardo, in linea con il sentiment comune. Secondo un sondaggio Ipsos, ben il 91% degli italiani è d’accordo con questa modifica, e ciò dimostra quanto la sensibilità verso queste tematiche stia cambiando.“Come relatrice – dichiara Alessandra Maiorino (M5S) sulla sua pagina Facebook – sono felice del grande risultato odierno: la commissione Affari Costituzionali, all’unanimità dei presenti, ha approvato il testo di legge per la modifica costituzionale. Ora è importante che approdi in aula al più presto, perché ogni modifica costituzionale richiede quattro letture (2 Camera e 2 Senato), e il tempo comincia a stringere”.Restiamo in attesa di capire che cosa cambierà esattamentee in che modo gli animali e l’ambiente potranno essere maggiormente tutelati. Questo, nell’ottica di una serie di contraddizioni da parte dell’Europa, che da una parte promuove politiche “green” e dall’altra il consumo di prodotti di origine animale. Così anche l’Italia, dove il Ministro della Transizione Ecologica sottolinea la necessità di “diminuire la quantità di proteine animali sostituendole con quelle vegetali”, mentre i dati relativi ai danni ambientali e sanitari provocati dal consumo di carne e derivati rimangono allarmanti. Che cosa dobbiamo aspettarci, quindi, da questa modifica della Costituzione?