parte settima
PORTIAMO A CASA IL CUCCIOLO
E’ finalmente giunta l’ora di portare a casa il cucciolo.
Si concretizza ciò che, a seconda dei casi, è frutto di una lunga preparazione o di una decisione improvvisa.
In ogni caso, il nostro compito dovrà essere quello di accudire nel migliore dei modi quella vita che abbiamo deciso di adottare.
Nel caso in cui si fossero seguiti i suggerimenti dati negli interventi precedenti il cucciolo sarebbe certamente già vaccinato e sverminato, mentre, qualora avesse provenienza dubbia, ci dovremo preoccupare di farlo visitare dal veterinario che verificherà la sua buona salute e inizierà il programma di vaccinazioni e sverminazione
Il cucciolo va trattato con la massima attenzione per evitare che subisca danni fisici o psicologici.
L’eventuale viaggio in auto dovrebbe svolgersi a tappe e con temperature favorevoli in modo da evitare traumi che potrebbero ostacolare i viaggi successivi.
Giunti a casa, si deve decidere dove porre la sua cuccia: nel caso di un appartamento è sufficiente un materassino posto in un punto non defilato e non troppo lontano dalla porta d’ingresso; mentre all’esterno è necessario un efficace riparo dal freddo e dalla pioggia, anche in questo caso non defilato o lontano dall’ingresso; in ogni caso nei primi mesi di vita non dovrà essere esposto per lungo tempo a freddi troppo intensi.
L’alimentazione deve essere equilibrata per garantire l’apporto di tutto ciò che necessita per farlo crescere bene;
i migliori cibi industriali assicurano ciò, mentre, nel caso in cui si volesse preparare il cibo in casa, si dovrebbero seguire le indicazioni del veterinario ed eventualmente ricorrere ad integratori specifici.
Il cucciolo dovrà sempre avere a disposizione acqua fresca e dovrà poter svolgere un adeguato movimento fisico fatto di giochi stimolanti, corse e passeggiate.
Ma passiamo all’aspetto che più ci interessa: il giusto rapporto da instaurare con il nostro cane e la sua educazione.
La maggior parte di coloro che adottano un cane non difetta sicuramente di amore e cure nei suoi confronti; risulta, quindi, quasi inutile raccomandare che sia i cuccioli che gli adulti necessitano di grande affetto.
Ciò che invece risulta più ostico è imparare a comunicare con loro, comprendere i segnali che ci inviano, capire i loro comportamenti: sono aspetti ancora molto poco conosciuti ma assolutamente fondamentali per creare un rapporto equilibrato con il proprio cane.
Il distacco dalla madre e dai fratelli è per il cucciolo doloroso: è possibile infatti che le prime ore senza di loro le trascorra piagnucolando per chiamarli, ma in breve identificherà noi come il suo nuovo branco.Ed è questo un punto fondamentale: per lui noi siamo membri dello stesso branco e, anche se un po’ strani, appartenenti alla sua specie
I membri di uno stesso branco devono rapportarsi fra di loro nel modo giusto e saper comunicare efficacemente: siamo però noi ad avere il dovere di imparare i comportamenti e il linguaggio canino e non viceversa; nessun cane infatti sarà mai in grado di interpretare le nostre parole; quindi il modo di comunicare dovrà essere non il nostro ma il loro.
Comunicare è fondamentale: nessuna comunità, di qualsiasi specie animale, ha mai potuto sopravvivere senza un adeguato sistema comunicativo; quando i segnali vengono male inviati o interpretati, i danni arrivano di sicuro.
In moltissimi casi, i padroni (è sempre un brutto termine ma purtroppo non abbiamo alternative) o in genere chi abbia a che fare con un cane, non è in grado di interpretare molti dei segnali che loro ci inviano e morsicature, fughe, danni ne sono le conseguenze.
Capire il linguaggio dei cani non sempre è facile; addirittura, in alcuni casi, si trovano in difficoltà anche gli esperti e, anzi, studi sono ancora in corso per interpretarne alcuni aspetti.
Comunque, per chi voglia avere un rapporto equilibrato con un cane, soprattutto qualora quest’ultimo sia un esemplare “difficile”, conoscere la base del comportamento e del linguaggio canino, risulta fondamentale.
La quasi totalità dei problemi educativi e comportamentali sono da addebitare a deficit di comprensione e di definizione di ruoli fra uomini e cani.
Ma come impostare il giusto rapporto con il nostro cucciolo?
Come abbiamo già sottolineato, è quasi superfluo parlare dell’affetto che deve essere alla base del rapporto con un cane; infatti, la maggior parte di coloro che ne possiedono uno, non ne difetta, mentre alcuni addirittura esagerano scaricando sul cane una quantità di attenzioni addirittura esagerate che, a loro volta possono essere fonte di problemi. Ovviamente ci sono anche coloro che li trascurano o li maltrattano; a costoro ricordiamo che i cani sono essere viventi estremamente sensibili che necessitano del nostro affetto e delle nostre cure per stare bene e trattare male loro è come trattare male uno di noi.
L’affetto e le cure non sono però sufficienti per far sì che il rapporto con il nostro cane si formi nel modo giusto; infatti oltre a ciò è necessario avere ben chiaro che il cane è una specie diversa dalla nostra e che, anche se in alcuni aspetti siamo simili, ci differenziamo profondamente in altri, primo fra tutti il modo di comunicare.
L’errore, gravissimo, che molti compiono nel rapporto con i propri cani, è l’essere convinti che loro siano uguali a noi o perlomeno siano in grado di capirci sempre.
Credere ciò è assolutamente sbagliato ed è possibile comprenderlo appieno solo conoscendo le vere caratteristiche dei cani.
Facciamo qualche esempio emblematico: i cani non hanno alcuna possibilità di capire i nostri discorsi; il morso è, quasi sempre, soltanto un modo per comunicare, solo che noi ne subiamo conseguenze esagerate perché abbiamo la pelle delicata e non il loro spesso strato di peli che li ripara dai denti; i cani non amano essere abbracciati e baciati sulla testa, lo ritengono, anzi un gesto di prevaricazione; a volte, soprattutto i cuccioli, mangiano le feci e ciò è assolutamente normale.
Questi, come tanti altri, sono aspetti che possono lasciare sconcertati ma che sono assolutamente da conoscere per capire i cani e convivere bene con loro.
Tutto ciò, senza dimenticare che abbiamo anche molti aspetti in comune: come ho già sottolineato, l’essere entrambi mammiferi sociali con vari comportamenti simili, ci porta ad avere caratteristiche in comune che fanno sì che uomini e cani, istintivamente, si trovino bene insieme.
Quindi, fra noi e loro, esiste un’innata sintonia che viene, a volte, spezzata da comportamenti negativi dovuti a incomprensioni che possono essere corrette conoscendo i cani meglio.
A presto, Andrea Radice
…. segue