MILANO. Inasprimento delle pene per chi maltratta un animale con pena da due a sei anni di carcere e aumento della metà degli anni se il maltrattamento viene filmato e diffuso online (come era accaduto a La Spezia con un giovane che avevano massacrato una tartaruga e il filmato era stato diffuso su Whatsapp). E poi il ”reato di strage di animali”per chi posiziona polpette e bocconi avvelenati o con chiodi e multe molto salate per chi importa, vende, utilizza, collari elettronici o a strozzo per cani e gatti.
La Lega è pronta a depositare una proposta di legge per inasprire le pene per chi abbandona, maltratta o uccide gli animali introducendo un nuovo reato, quello di strage di animali per chi dissemina bocconi avvelenati ed esche killer. Un problema molto diffuso in tutta Italia e che, purtroppo, costa la vita a tanti animali ogni anno. Il documento, redatto con alcune associazioni animaliste, di fatto andrebbe a riformare il codice penale nella parte relativa alla tutela degli animali.
A darne notizia, qualche giorno fa, lo stesso leader del Carroccio, Matteo Salvini durante una diretta TikTok: ”Depositiamo questa proposta di legge che speriamo tutto il Parlamento ci aiuti a trasformare in realtà perché gli animali vanno rispettati, tutelati e difesi, anche a nome di tutte le persone che ogni giorno da loro ricevono affetto”.
L’inasprimento di certe pene, sanzioni e l’introduzioni di nuovo reato come quello per strage di animali rientra perfettamente nel percorso tracciato dalla recente riformadell’articolo 9 della Costituzione (avvenuta con legge costituzionale n. 1 dell’11 febbraio 2022) che attribuisce alla Repubblica il compito di tutelare l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, da un lato, e prevede che la legge dello Stato disciplini (debba disciplinare) i modi e le forme di tutela degli animali, con una normativa applicabile alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano (nei limiti delle competenze legislative ad esse riconosciute dai rispettivi Statuti).