I Trattamenti Sicuri per la Prostata Ingrossata nel Cane

L’iperplasia prostatica benigna (IPB) (1) o semplicemente la prostata ingrossata nel cane è una condizione in cui la ghiandola prostatica risulta ingrandita. È il disturbo prostatico più comune osservato nei cani maschi, mentre è decisamente più raro nei gatti.

La ghiandola prostatica dipende dagli ormoni prodotti dai testicoli, i quali ne regolano le dimensioni e le funzioni. Man mano che l’equilibrio degli ormoni nel corpo di un cane cambia con l’età, la prostata tende ad allargarsi a causa dell’eccessiva produzione di ormoni sessuali.

♠ L’IPB spesso non provoca sintomi e l’ingrossamento della ghiandola non è doloroso per il cane (2). Come segni sintomatici di questa condizione è possibile osservare del sangue delle urine o uno sforzo maggiore per urinare.

♠ Un esame rettale può determinare l’ingrandimento della ghiandola prostatica (3). Analisi del sangue, delle urine, radiografie, ecografia, coltura delle urine e valutazione microscopica del fluido prelevato dalla ghiandola prostatica, consentono al veterinario di poter confermano la diagnosi.

♠ Per i cani senza altri sintomi clinici, in genere non è raccomandato alcun trattamento.

♠ Il trattamento più efficace e consigliato in caso di IPB sintomatico (4) è quello di sterilizzare il cane. La castrazione risolve completamente il problema.

La prostata è una ghiandola sessuale accessoria che circonda l’uretra e il collo della vescica di un cane maschio. La ghiandola prostatica (5) produce un fluido che aiuta a nutrire e trasportare lo sperma. L’iperplasia prostatica benigna è una condizione in cui la ghiandola prostatica risulta essere ingrandita, infatti la parola “iperplasia” significa aumento delle dimensioni.

La prostata ingrossata è comune nei cani e si stima che circa il 50% dei cani maschi attivi la svilupperà intorno all’età di cinque anni, il 60% all’età di sei anni e il 95% all’età di nove anni. Tale condizione, invece, è piuttosto rara nei gatti.

La ghiandola prostatica viene regolata dagli ormoni prodotti nei testicoli, sia per quanto riguarda le sue funzioni sia per la dimensione. Poiché l’equilibrio ormonale nel corpo di un cane tende a peggiorare con l’età, la prostata può cambiare dimensione e allargarsi a causa dell’eccessiva produzione di androgeni, in particolare testosterone ed estrogeni.
Una prostata ingrossata si verifica solo nei cani maschi sessualmente attivi, ovvero non sterilizzati.

Sintomi della Prostata Ingrossata nel Cane

L’IPB come anticipato in precedenza, spesso non provoca alcun tipo di sintomo e la variazione delle dimensioni della prostata non è causa di dolore per il cane. Man mano che la prostata aumenta di dimensioni (6), si espande all’indietro – nel caso degli animali a quattro zampe ciò significa verso la colonna vertebrale.

Se c’è un ingrandimento significativo, si può verificare una ostruzione del retto, causando uno sforzo durante la defecazione o costipazione. Le feci possono avere un aspetto piatto o simile a un nastro. Di tanto in tanto, una prostata allargata si spinge in avanti piuttosto che all’indietro, premendo sull’uretra. Ciò può causare una tensione del cane durante la minzione.

Il sangue nelle urine è uno dei segni dell’IPB. Un altro sintomo della prostata ingrossata può essere uno scarico denso e sanguinante dal pene (proveniente dall’uretra).

Diagnosi di Iperplasia Prostatica Benigna

radiografie del cand con prostata ingrossata

Un esame rettale confermerà la presenza di una ghiandola prostatica ingrossata. Inoltre, potrebbe esserci anche distensione addominale a causa di un allargamento della vescica (7).

Analisi del sangue, analisi delle urine, radiografie, ecografia, coltura delle urine e valutazione microscopica del fluido prelevato dalla ghiandola prostatica possono aiutare a confermare la diagnosi.

Nella diagnosi di IPB, è importante escludere altre cause di ingrossamento della prostata, tra cui cisti, infezione da infiammazione (prostatite) e cancro.

Opzioni di Trattamento

Per i cani che non presentano sintomi clinici di disagio o angoscia e non presentano problemi di defecazione o minzione, causati da un ingrossamento della prostata, in genere, non è raccomandato alcun trattamento. Tuttavia, quando viene diagnosticato l’IPB (8) alcuni proprietari di cani preferiscono avviare una cura costituita da erbe.

Di seguito, ecco un elenco delle erbe in grado di apportare beneficio alla prostata ingrossata.

♥ Saw Palmetto: Si ritiene che questa erba abbia abbastanza successo nel ridurre le dimensioni di una prostata gonfia (9). Tuttavia, sebbene questa erba sia considerata sicura per cani e umani, è meglio se usata sotto la guida di un veterinario o veterinario olistico. In generale, i cani di piccola taglia sotto i 15 chili dovrebbero assumerne da 5 a 10 mg al giorno, i cani di taglia media e grande (tra 6 e 22 kg) 20 mg al giorno invece, i cani che pesano più di 22 Kg fino a 30 mg al giorno.

♥ Ortica: La radice di ortica ha proprietà antinfiammatorie, ed è efficace nel mitigare l’allargamento della prostata, causato da infezioni. È più efficace durante l’insorgenza della condizione e può anche essere usata sinergicamente combinandola con Saw Palmetto.

♥ Echinacea: I cani con infezione della prostata possono beneficiare dell’uso dell’echinacea, che funge da stimolo immunitario.

Supplementi Dietetici: Gli integratori alimentari sono un altro metodo naturale efficace per prevenire e curare i problemi alla prostata nei cani. Alcuni dei più efficaci sono:

♣ Vitamina E: È un eccellente antiossidante in grado di aiutare la prostata a bloccare le infezioni. Aumenta anche la salute delle mucose, stimolando il sistema immunitario del cane.

♣ Vitamina C: Questa vitamina è un antinfiammatorio naturale, e può aiutare a riportare la prostata alla sua dimensione originale.

♣ Fuco: È stato usato con successo in Giappone e Cina per decenni per trattare problemi uterini, disturbi ai reni e alla vescica e problemi alla prostata, grazie alle sue proprietà disintossicanti.

♣ Lecitina: È un composto che si trova naturalmente in tutte le cellule viventi e ha una parte essenziale nei processi biologici. Infatti, esso funziona come un antiossidante che supporta le membrane cellulari che compongono la ghiandola prostatica.

Omeopatici: Infine, ci sono alcuni rimedi omeopatici comuni che possono rivelarsi efficaci nel trattamento delle infezioni della prostata canina o dell’ampliamento della ghiandola (10). Questi includono:

♦ Pulsatilla: È raccomandato per quei cani che hanno una prostata che provoca molto dolore e presentano una secrezione simile a un pus giallo in cui è possibile trovare occasionalmente sangue.

♦ Sabal Serrulata: Questo trattamento utilizza l’erba Saw Palmetto precedentemente elencata per facilitare il ridimensionamento della prostata gonfia.

♦ Conium Maculatum: Questo rimedio è utile nel trattamento dell’ingrossamento della prostata nei cani più anziani, in particolare quelli che hanno difficoltà a urinare.

♦ Chimaphila Umbrella: Questo trattamento viene utilizzato per ridurre l’infiammazione della prostata, ed è raccomandato quando si trova muco nelle urine del cane.

Efficacia del Supporto Naturale a Base di Erbe

Nella maggior parte dei casi, i metodi a base di erbe, dietetici e omeopatici non richiedono il ricovero in ospedale, soprattutto se somministrati durante le prime fasi dei problemi alla prostata ingrossata di un cane. Questi trattamenti possono essere applicati con successo a casa, anche se si raccomanda vivamente la supervisione di un veterinario o di un veterinario olistico.

Un trattamento convenzionale può includere iniezioni, farmaci per via orale, clisteri, cateterizzazioni urinarie e possibilmente un intervento chirurgico.

FONTE

Zucche e birra fanno male ai cani?

SÌ! La zucca è davvero ottima per i cani. Tanto per intenderci, stiamo parlando di zucca semplice senza tutte le “spezie” che si possono aggiungere. La zucca ha alcuni seri benefici per la salute dei cani, specialmente per il loro tratto digestivo. L’aggiunta di zucca alla dieta del tuo cane può lenire e regolare lo stomaco e l’intestino e fornire sollievo sia dalla diarrea che dalla stitichezza.

La zucca è ricca di fibre e contiene molte importanti vitamine e minerali. La semplice zucca in scatola è la scelta più salutare per il tuo cane. È prontamente disponibile nei negozi di alimentari tutto l’anno. Sia la zucca fresca che quella in scatola sono buone fonti di nutrienti e fibre, ma la zucca in scatola contiene una maggiore concentrazione di fibre e sostanze nutritive. Questo perché la zucca fresca ha un contenuto di acqua più elevato rispetto alla zucca in scatola.

Fai attenzione a non comprare la zucca in scatola con l’aggiunta di spezie per torta. Questi possono essere irritanti per lo stomaco del tuo cane. Alcuni mix di torta di zucca in scatola contengono xilitolo come dolcificante, che è tossico per i cani. Se non riesci a trovare la semplice zucca in scatola, la polvere di zucca è fatta per gli animali domestici ed è una buona alternativa.

Quali Sono I Benefici Per La Salute Di Dare Da Mangiare Alla Zucca Al Mio Cane?

La zucca può facilitare la digestione in diversi modi. Il contenuto di fibre solubili nella zucca aggiunge volume alle feci del tuo cane assorbendo l’acqua. Man mano che la fibra viene digerita, la fermentazione della fibra produce acidi grassi benefici che forniscono energia alle cellule, stimola l’assorbimento intestinale di sodio e acqua e abbassa il livello di pH dell’intestino crasso.

La fibra funge anche da prebiotico. I prebiotici sono diversi dai probiotici. Stimolano la crescita di batteri benefici nell’intestino e inibiscono la crescita di batteri nocivi. La fibra lo fa abbassando il livello di pH e fornendo i nutrienti necessari richiesti da questi batteri.

Per alcuni casi di diarrea cronica, il veterinario può anche raccomandare l’aggiunta di un probiotico. Questo è un integratore contenente batteri vivi benefici per mantenere sana la flora intestinale. La zucca funge da booster prebiotico per questi probiotici.

La zucca è ricca di vitamina A, fondamentale per lo sviluppo del cervello e degli occhi. Se combinato con vitamina C, E e altri antiossidanti nella zucca, i cani ottengono un eccellente supporto per il loro sistema immunitario.

Nella zucca sono presenti anche vitamina E, potassio e betacarotene. La vitamina E è un importante antiossidante che tiene lontani i radicali liberi che possono innescare una crescita cellulare anomala. Inoltre mantiene sani gli organi interni e fa bene al muscolo cardiaco. Il potassio è importante per mantenere sani i muscoli del tuo cane. I beta caroteni fanno lo stesso per gli occhi e la pelle del tuo cane.

La zucca può aiutare con il controllo del peso perché è ricca di fibre e povera di calorie.

Quanta Zucca Devo Dare Da Mangiare Al Mio Cane?

Se stai aggiungendo la zucca alla dieta del tuo cane per curare la diarrea o la stitichezza, inizia con uno o quattro cucchiai aggiunti al loro pasto normale. È meglio iniziare con una quantità minore e aumentare gradualmente fino a quantità maggiori. In questo modo puoi assicurarti che il tuo cane non abbia una reazione negativa.

Assicurati che il tuo cane beva molta acqua per prevenire la disidratazione quando aggiunge zucca o altri ingredienti ricchi di fibre alla sua dieta. Vai in base al peso quando decidi quanto aggiungere. I cani di piccola taglia possono avere un cucchiaino al giorno, mentre i cani di grossa taglia possono gestire un cucchiaio o più.

La zucca è una buona fonte di vitamina A, ma troppa vitamina A può essere tossica per i cani. In caso di dubbio, sii cauto e aggiungi un po’ meno.

Tutte Le Parti Della Zucca Sono Sicure Per Il Mio Cane Da Mangiare?

Non tutte le parti della zucca sono sicure per il tuo cane. La polpa di zucca, che è la sostanza appiccicosa al centro, dovrebbe essere evitata. Gli steli e la pelle sono difficili da digerire per il tuo cane. Nutrirli può causare disturbi allo stomaco, che di solito è ciò che stai cercando di alleviare nutrendo la zucca.

Non dare da mangiare al tuo cane vecchi jack o’lantern. Le zucche intagliate, specialmente quelle che sono rimaste fuori per un po’, possono allevare muffe e batteri. Il consumo di questi può far ammalare molto il tuo cane.

E I Semi Di Zucca? Il Mio Cane Può Mangiarli?

I semi di zucca contengono oli che fanno bene al tratto urinario del tuo cane e possono aiutare con l’incontinenza. I semi sono ricchi di acidi grassi omega 3, che hanno proprietà antinfiammatorie.

Nutrire il tuo cane con semi di zucca crudi può essere pericoloso, poiché questi semi si deteriorano rapidamente. I semi dovrebbero essere puliti e arrostiti in forno a 350 gradi Fahrenheit per circa un’ora per migliorare il loro gusto e aumentare la loro durata.

La zucca ha molte buone proprietà, ma se non sei sicuro che sia sicuro per il tuo cane da mangiare o se il tuo cane ha problemi digestivi che la zucca non risolve, fissa un appuntamento con il tuo veterinario.

I Cani Possono Bere Birra?

In realtà no. Sebbene a loro piaccia il gusto e l’odore, la birra può essere tossica per i cani. Anche un sorso dal tuo bicchiere o leccare la birra versata sul pavimento può farli ammalare. L’etanolo, o alcool di cereali, viene prodotto durante il processo di fermentazione per produrre la birra. Ci vuole pochissimo alcol per indurre l’avvelenamento da alcol nei cani.

Uno dei primi segni che il tuo cane ha avvelenamento da alcol è il vomito. Se il tuo cane vomita solo una volta e non mostra altri sintomi, probabilmente starà bene. Tuttavia, se vomita più volte e mostra altri sintomi, devi portare immediatamente il cane da un veterinario.

Proprio come le persone che hanno bevuto troppo, se il tuo cane ha ingerito alcol, potrebbe essere irrequieto e disorientato. Può sembrare confuso e mostrare una perdita di coordinazione che può variare dall’essere semplicemente traballante all’incapacità di camminare.

Ansimare e sbavare sono anche indicazioni che l’avvelenamento da alcol sta peggiorando. Dovresti portare il tuo cane dal veterinario di emergenza se noti questi sintomi.

Se il tuo cane ha consumato una grande quantità di alcol, potrebbe sviluppare tremori muscolari e convulsioni. L’intossicazione a questo livello, se non trattata tempestivamente, può progredire fino al coma e persino alla morte. Non dare mai per scontato che il tuo cane “si limiterà a dormire”.

All’ospedale veterinario, il tuo cane sarà reidratato con fluidi elettrolitici per via endovenosa, avrà la temperatura corporea e la glicemia regolate e sarà curato per la nausea, così come altre cure di supporto.

Come Posso Impedire Al Mio Cane Di Bere Birra?

Ora che sai che i cani non dovrebbero bere birra, ecco alcuni suggerimenti per impedire loro di consumare alcolici.

Tieni l’alcol conservato con cura lontano dal tuo cane nel frigorifero o su uno scaffale abbastanza alto da non poterlo raggiungere. Quando bevi, non lasciare la bottiglia o il bicchiere incustoditi quando esci dalla stanza e assicurati di pulire eventuali bevande versate.

Assicurati di prestare attenzione al tuo cane quando hai ospiti. Se stai organizzando una festa che coinvolgerà bevande alcoliche, potresti voler tenere il cane in una gabbia o in una stanza lontana dalla birra.

C’è un prodotto sicuro e senza alcool chiamato Dog Brew di Busch che puoi dare al tuo cane se non puoi bere da solo. Dog Brew di Busch è un prodotto completamente naturale e senza alcool. Si tratta di un brodo di ossa di maiale fatto con verdure, aromi, spezie e acqua. Puoi versare la lattina in una ciotola o versare il brodo sul cibo. Può essere servito freddo o a temperatura ambiente. Dicono che sia delizioso!

Le 8 Cause per la Perdita di Peso nel Gatto Giovane e Anziano

La perdita di peso nei gatti più anziani è una situazione abbastanza comune, anche se alla base di questa diminuzione di peso ci possono essere talvolta, cause di natura patologica che spesso vengono sottovalutate.

Diventa necessario prendere in considerazione se ci sono stati cambiamenti nella dieta dell’animale che possono aver causato la perdita di peso, oppure questa dipende da fattori patologici.

Anche solo la perdita di 1 Kg in un gatto con un peso pari a 5/6 kg, può essere pericolosa per la salute dell’animale e nascondere qualcosa di più importante alla base. La prima cosa da fare è rivolgersi senza dubbio al proprio veterinario per determinarne le cause esatte.

Le Cause della Perdita di Peso nel Gatto

Ci sono tantissime cause che portano ad una perdita di peso nei gatti anziani, sia patologiche che non patologiche. Le cause non patologiche riguardano semplicemente una situazione di stress provvisoria che colpiscono l’animale in un determinato periodo. Tra queste, può esserci la gelosia da parte del felino per l’arrivo di un nuovo animale domestico in famiglia, oppure un cambiamento negli impegni lavorativi del padrone, che incide sugli orari dei pasti dell’animale e può portare l’animale ad una vera e propria depressione.

Un altro fattore di stress ambientale, che può influenzare le abitudini alimentari e il peso di un gattino, è la competizione durante i pasti. Ciò si verifica quando tutti i gatti, o gli animali domestici in generale, consumano il pasto l’uno vicino l’altro. I gatti tendono a sentirsi molto più a loro agio quando possono consumare i loro pasti in privato.

In sostanza, qualunque cambiamento che influisce sulle abitudini quotidiane del gatto, può essere fonte di stress e peso.

La perdita di peso nei gatti più anziani è una situazione abbastanza comune, anche se alla base di questa diminuzione di peso ci possono essere talvolta, cause di natura patologica che spesso vengono sottovalutate.

Diventa necessario prendere in considerazione se ci sono stati cambiamenti nella dieta dell’animale che possono aver causato la perdita di peso, oppure questa dipende da fattori patologici.

Anche solo la perdita di 1 Kg in un gatto con un peso pari a 5/6 kg, può essere pericolosa per la salute dell’animale e nascondere qualcosa di più importante alla base. La prima cosa da fare è rivolgersi senza dubbio al proprio veterinario per determinarne le cause esatte.

Perdita di Peso Improvvisa: le Malattie

Le patologie più frequenti che comportano questo disturbo sono:

  • cardiopatie
  • classe classificata respiratorio
  • disfunzioni endocrine
  • gastrointestinali e renali

Leggi ancheSai Perché il Gatto perde peso?

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Cardiopatie

Le cardiopatie che si manifestano nel gatto sono causate da danni alla struttura cardiaca che si protraggono nel tempo. Il tipo più comune di cardiopatia acquisita nei felini è la cardiomiopatia (1), che rappresenta circa i due terzi delle affezioni cardiache del gatto.

La cardiomiopatia è un’anomalia strutturale del muscolo che riveste una o entrambe le camere del cuore, con il risultato che il ventricolo si presenta dilatato o cicatrizzato. L’anormalità interferisce anche con la capacità del cuore di pompare il sangue, che può portare ad insufficienza cardiaca.

Altre complicanze della cardiomiopatia sono coaguli di sangue che causano paralisi e morte improvvisa. Bisogna considerare la genetica e lo stile di vita del gatto, occasionalmente la condizione si evolve in altro, come l’anemia, l’ipertiroidismo o l’ipertensione.

gatto con cardiomiopatia

Tre tipi di cardiopatie rendimento quasi tutte le cardiomiopatie primarie diagnosticate nei gatti:

  • cardiomiopatia ipertrofica
  • cardiomiopatia restrittiva
  • cardiomiopatia dilatativa

Malattie respiratorie

Un’infezione del tratto respiratorio superiore o una sinusite cronica, può interferire con l’olfatto del gatto e ridurre il suo interesse per il cibo. Anche l’asma cronica felina può causare perdita di peso. Sono sempre, però, i tumori polmonari (2) a causa di perdita di peso, oltre a letargia e difficoltà respiratorie.

Disfunzioni Endocrine

Due dei più comuni disturbi endocrini che colpiscono i gatti anziani sono l’ipertiroidismo e il diabete. L’ipertiroidismo è il più comune nei felini e si manifesta nel 10% dei gatti con un’età superiore ai 10 anni. I gatti che sviluppano l’ipertiroidismo (3) hanno, in realtà, un aumento dell’appetito. Per un effetto collaterale della presenza eccessiva di ormone tiroideo, essi perdono peso in modo eccessivo.

Altri sintomi sono ipertensione, vomito frequente, aumento della temperatura corporea, della frequenza cardiaca, respiratoria e iperattività.

Diabete

Il diabete è si manifesta quando si ha un rilascio anomalo di insulina. Quando vi è un aumento dello zucchero presente nel sangue, l’organismo inizia a scomporre le riserve di grasso e di proteine per produrre l’energia di cui ha bisogno. Di conseguenza, se un gatto ha il diabete, perderà pesoanche se mangia tantissimo.

Malattie gastrointestinali

il cibo secco può creare disurubi gastrointestinali nel gatto

Ci sono molti tipi di malattie gastrointestinali, alcune determinate come forme incurabili di cancro. I gatti con questa patologia sono spesso letargici e hanno scarso appetito, e tutto questo comporta un inevitabile calo del peso corporeo (4).

E’ importante sapere che, la malattia infiammatoria intestinale (IBD) è stata collegata al linfoma gastrointestinale nei gatti.

IBD felina

L’IBD è un insieme di disturbi gastrointestinali che causano, in definitiva, un incremento del numero di cellule infiammatorie nel rivestimento del tubo digerente. Sensibilità e allergie alimentari svolgono, poi, un ruolo importante nell’IBD e contribuiscono alla compromissione della funzione immunitaria. Sintomi tipici di questa situazione infiammatoria sono diarrea e / o vomito, che possono portare a cambiamenti nell’organismo del gatto, tali da provocare l’insorgenza di un linfoma gastrointestinale.

Malattie Renali

Si stima che oltre la metà dei gatti con 10 anni di età , soffrano di insufficienza renale cronica, il che significa che sono progressivamente deteriorati in modo irreversibile per un periodo di mesi o anni. I sintomi tipici dell’insufficienza renaleanziana (5):

  • aumento della sete e della minzione
  • perdite di urina
  • vomito
  • diarrea
  • mancanza di appetito
  • perdita di peso
  • depressione
  • anemia
  • debolezza generale del corpo

Conclusioni

Le problematiche relative alla perdita di peso nei gatti sono diverse e di varia natura, e non sono solo soggetti i gatti anziani, per cui è sempre opportuno consultarsi con il proprio veterinario.

Per indurre il gatto a mangiare più cibo è opportuno tentare di passare ad un’alimentazione più sana e naturale, basata su prodotti meno cotti e alterati possibile in quanto troppo infiammatori e disperdono troppa energia per la digestione, quindi di conseguenza ne rimane poca per la disintossicazione del corpo. 

L’esempio di alimenti del genere, che facilita la digestione e riduce l’infiammazione intestinale è il marchio NaturalWil.

Ovviamente il gatto dovrebbe essere sempre contornato da un ambiente caldo e rassicurante mentre mangia.

Leggi anche: Obesità e Sovrappeso: Le Minacce per la Salute del Cane

Riferimenti:

  1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30776498
  2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30758233
  3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30758070
  4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30737806
  5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30758081

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La Vitamina D può Salvare il tuo Cane e il tuo Gatto da una Grave Malattia

Molte persone non sono consapevoli del fatto che le vitamine sono essenziali per cani e gatti tanto quanto per gli umani. Una delle vitamine più importanti è la vitamina D.

La vitamina D svolge un ruolo essenziale nella regolazione dei metabolismi di calcio e fosforo: ne aumenta la capacità di assorbimento da parte dell’intestino e delle ossa e ne riduce la perdita nelle urine; questa vitamina è necessaria per la corretta funzione di muscoli e nervi.

La fonte più naturale di vitamina D per tutti gli animali è la luce dal sole. Tuttavia, a differenza nostra, cani e gatti non sono in grado di sintetizzare la vitamina D in modo efficiente e devono integrarla nella loro dieta.

Noi umani possiamo ottenere la vitamina D non solo dalla dieta, ma anche dall’esposizione al sole. Cani e gatti ottengono naturalmente i nutrienti della vitamina D dalla luce solare, però, a differenza degli umani e dei rettili, essi non la producono nella loro pelle: quando i raggi UV colpiscono la pelliccia dell’animale, nella pelliccia viene stimolata la produzione di oli che contengono la vitamina D. Gatti e cani consumano vitamina D quando si leccano o si puliscono i loro cappotti.

Carenza di Vitamina D e Malattie negli Animali Domestici

La carenza di vitamina D in noi umani porta una serie di disturbi non indifferenti e la stessa cosa succede anche per i nostri amici a quattro zampe.Senza un adeguato apporto di vitamina D, gli animali domestici possono soffrire di una serie di gravi condizioni di salute.

Negli ultimi anni gli studi hanno rivelato un’associazione tra l’insufficienza di vitamina D e una serie di malattie nei cani e nei gatti, tra cui insufficienza cardiaca congestizia, neoplasie, malattie renali, malattie infettive, IBD e rachitismo (1). 

Sintomi di Carenza di Vitamina D negli Animali Domestici e Malattie

gatto dal veterinario a fare esame del sangue

La vitamina D è una componente essenziale della nutrizione di cani e gatti, in quanto contribuisce allo sviluppo dei muscoli e delle ossa. Spesso i proprietari non controllano i livelli di vitamine nel cibo degli loro amici a quattro zampe: ciò causa carenza di vitamina D negli animali domestici. Tale carenza può spianare la strada a molte malattie e disturbi. 

È stato notato che la carenza di vitamina D può causare le seguenti malattie e i seguenti sintomi:  

Osteomalacia

L’osteomalacia è una malattia che porta il cane a soffrire di dolori articolari e muscolari; anche le fratture ossee possono essere causate dalla carenza di vitamina D. L’indebolimento delle ossa è causato dai bassi livelli di calcio e Vitamina D (2). Gli animali domestici generalmente diventano meno attivi a motivo del dolore alle articolazioni e ai muscoli mentre la malattia progredisce. 

Leggi anche: La Principale Causa dei Dolori Articolari nei Cani e Gatti

Rachitismo

La carenza di vitamina D è una delle molte cause di rachitismo, sia nei cani che nei gatti (3). I sintomi delle malattie includono danni ai denti e il sintomo più evidente sarà il dolore nelle ossa delle zampe del cane e del gatto. A volte l’animale può avvertire anche crampi muscolari.  

Insufficienza Cardiaca Congestizia

La carenza di vitamina D può causare problemi nel muscolo più importante del corpo: il cuore.  Inoltre può portare a insufficienza cardiaca congestizia. I sintomi comuni di problemi al muscolo cardiaco sono i seguenti: perdita di appetito, stanchezza, tosse frequente, difficoltà respiratorie, letargia, respiro rumoroso e addome gonfio per l’accumulo di liquidi nello stomaco.

Leggi anche: I 6 Segnali dell’Insufficienza Cardiaca nel Cane e nel Gatto

La ricerca afferma che la carenza di vitamina D può  essere un fattore di rischio per l’insufficienza cardiaca congestizia nei cani. Un’integrazione adeguata di vitamina D nei cani con insufficienza cardiaca congestizia può aumentare il tempo di sopravvivenza (4).  

Carenza di Vitamina e Rischio di Cancro

Gli studi mostrano un legame tra la bassa quantità di vitamina D e il cancro. Molti ricercatori hanno indagato a fondo circa questa relazione: la ricerca mostra che il 75% dei cani non ha un apporto adeguato di vitamina D (5).

Potrebbe essere questa la ragione per cui così tanti cani e gatti si ammalano di cancro negli ultimi anni?

In un altro studio, la ricerca ha esaminato l’associazione tra livelli sierici di vitamina D e tumori mastocitoma cutanei nei labrador retriever.

Il mastocitoma è una malattia causata da un eccesso di globuli rossi nel midollo osseo. Il mastocitoma può portare allo sviluppo di alcuni tumori. I risultati della ricerca hanno suggerito che bassi livelli di vitamina D possono essere un fattore di rischio per mastocitomi nei Labrador retriever (6).

 D

Cani e gatti possono ingerire troppa vitamina D? La tossicità della vitamina D è rara, però alcuni sintomi possono indicare un eccesso. Per esempio, l’ipercalcemia è generalmente un buon indicatore di ipervitaminosi D. I principali sintomi di tossicità includono anoressia, nausea e vomito, poliuria, polidipsia, feci scure, debolezza, insonnia, nervosismo, tremori muscolari, prurito e, infine, insufficienza renale.

Se vuoi assicurarti che il tuo animale abbia livelli ottimali di questa importante vitamina, chiedi un controllo al veterinario, e verifica i livelli di vitamina D aggiunti al cibo commerciale che sta mangiando, perchè in alcuni casi potrebbero essere troppo elevati.

Cibi Ricchi di Vitamina D

cane e gatto sul prato che giocano

Esistono molte fonti di cibo che sono ricche di vitamina D: i pesci e gli oli di pesce marini sono le fonti naturali più ricche di vitamina D. Altre fonti includono pesce d’acqua dolce, latticini, manzo, fegato, tuorli d’uovo, ecc. 

Un’altra opzione è quella di fornire ai nostri amici animali integratori di vitamina D, che li aiuteranno a mantenere livelli ottimali. È meglio scegliere un integratore di vitamina D di tipo liposomiale,che possiede un’elevata biodisponibilità rispetto ai classici integratori.

Ora che sei a conoscenza dell’importanza della vitamina D per gli animali domestici e delle malattie legate alla sua carenza, assicurati che il tuo amico a quattro zampe mangi in modo sano e naturale, con ingredienti di grado alimentare umano, senza aggiunta di additivi, conservanti e coloranti e che abbia livelli ottimali di vitamine per rimanere in salute.

Riferimenti:

  1. https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0125997
  2. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1879981717301213
  3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20634407
  4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24205918
  5. https://bmcresnotes.biomedcentral.com/track/pdf/10.1186/s13104-015-1360-0
  6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22005438
Matea Skubic

Sull’autore Matea Skubic

Sono una grande amante di tutti gli animali, e ho due cani vivaci e una gatta capricciosa. Da sempre ero interessata nel vivere una vita sana. Avendo letto diversi libri sull’alimentazione salutare e adeguata per gli animali domestici, ho realizzato che sul mercato esisteva una scarsa disponibilità di integratori naturali per animali di qualità elevata. Per questo motivo offriamo nel nostro negozio Fitopets solo prodotti di qualità, che hanno dimostrato essere efficaci con gli animali domestici. Mi tengo aggiornata e partecipo a vari seminari sul tema della salute e della cura dei cani e dei gatti.

La più grande soddisfazione che posso realizzare è un proprietario contento e un pelosetto felice e in salute.

Perché il Mio Cane Non Mangia e l’Olio che Stimola l’Appetito

Articolo scritto da Matea

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sono molte ragioni per cui un cane può perdere l’appetito (1). Poiché il cibo è essenziale per le sue esigenze quotidiane, è un problema che deve essere risolto immediatamente.

Le ragioni possono essere ricercate in una grave malattia o problemi con il cibo che somministrato. È fondamentale conoscere il motivo per cui il cane non mangia, ed è per questo che diventa opportuno portarlo immediatamente dal veterinario.

Una volta che viene esclusa la presenza di una patologia di base, allora si può optare per cibi alternativi che possono piacere maggiormente al cane. Vediamo in che modo è possibile aiutare l’animale a recuperare l’appetito.

Cause per le Quali il Mio Cane Non Vuole Mangiare

Prima di poter esaminare i modi per stimolare l’appetito del nostro cane, è indispensabile determinare il motivo dell’inappetenza. Un cane sano avrà un appetito altrettanto sano, quindi è importante rendersi conto che una mancanza di fame nei cani è anormale.

Ecco una lista dei motivi per cui il cane può perdere l’appetito:

STRESS: lo stress può essere un fattore scatenante che provoca l’assenza di appetito nel cane. Quando un cane è stressato, la sua mente è in disordine per cui si può avere un’alterazioni delle normali funzioni ed esigenze corporee. Lo stress non solo può portare a una mancanza di cibo (2), ma può causare comportamenti distruttivi, automutilazione e persino portare a malattie fisiologiche.
Le cause dello stress nei cani sono varie. Potrebbe essere dovuto a cambiamenti nella loro routine (come il trasferimento di casa, l’arrivo di un altro animale domestico, un nuovo bambino, ecc.), l’ansia dovuta alla mancanza di stimolazione mentale o alla mancanza di esercizio fisico.

INDIGESTIONE: sebbene spesso si pensi che i cani abbiano uno stomaco molto forte, l’indigestione in realtà può essere un problema abbastanza comune. Se soffrono di indigestione, i cani perdono l’appetito poiché proprio il cibo è causa di maggiori fastidi (3). Questo problema dovrebbe durare al massimo un giorno, quindi è abbastanza veloce nella sua risoluzione.

Problemi di stomaco come costipazione, gas o diarrea possono ridurre il desiderio del cane di mangiare, ma occorre stare molto attenti alla torsione gastrica in quanto può essere mortale (correre subito dal veterinario si vi succede).

♠ PROBLEMI RESPIRATORI: da una semplice influenza a malattie più gravi come la bronchite, tutte le malattie respiratoriepossono far perdere l’appetito a un cane (4). Se il muco penetra nel naso del cane, può anche causare problemi nella sua risposta olfattiva. Ciò significa che l’animale non riesce a sentire l’odore del cibo e ciò può contribuire alla perdita di appetito.

♠ PARASSITIun cane può essere colpito da parassiti intestinali in vari modi. Innanzitutto, è importante fare attenzione a quello che il cane mangia durante le sue passeggiate (5). I parassiti interni che colpiscono l’intestino possono spesso presentare gravi sintomi fisiologici e comportamentali tra cui vomito, vermi nelle feci, malessere generale e altri. I sintomi esatti dipenderanno dal tipo di parassita.

♠ EFFETTI COLLATERALI DEI FARMACI: se il cane sta seguendo una cura farmacologica, è probabile che tra gli effetti collaterali del farmaco ci sia anche un calo dell’appetito (6). In questo caso, è necessario parlare con il veterinario, che prescriverà un farmaco alternativo o forse un integratore naturale o un prodotto omeopatico.

♠ TRAUMA: quando un cane viene investito da un’auto, cade da una superficie alta o subisce un trauma fisico, può manifestare una rottura di qualche ossa. Le lesioni potrebbero anche essere piccole e interne, ma causare moltissimo dolore al punto che il cane perde appetito.

♠ VECCHIAIA: i cani più anziani di solito mangiano meno. Ciò accade perché consumano meno energia a causa della ridotta attività fisica. Quando conservano energia, non hanno bisogno di mangiare tanto per ricostituirla. Tuttavia, è improbabile che smettano di mangiare del tutto.

♠ PROBLEMI ORALI: vari problemi in bocca come carie, tumori o persino ostruzioni (un oggetto estraneo bloccato nelle gengive o nella gola) non impediranno al cane di avere fame (7). Tuttavia, il dolore che ne consegue potrebbe comportare l’impossibilità di masticare correttamente.

♠ QUALITA’ DEL CIBO: è comune che i cani smettano di accettare il cibo, soprattutto quando è di bassa qualità. Di solito non hanno un palato così esigente come gli umani, ma ciò non significa che non abbiano preferenze.

♠ ALTRI MOTIVI: Altre possibili cause che possono indurre il cane a perdere l’appetitopossono includere:

♥ Pancreatite

♥ Tumori

♥ Insufficienza renale

Vaccini

Olio di CBD per Stimolare l’Appetito del Cane

cane che non vuole mangiare il suo cibo

Il cannabidiolo (CBD) è un tipo di cannabinoide presente nella cannabis. Ci sono oltre 100 diversi cannabinoidi e il CBD è il grande protagonista quando si tratta di guarigione e benessere.

Interagisce con il sistema endocannabinoide (un sistema biologico di tutti i mammiferi) per creare una migliore comunicazione tra le varie parti del corpo. L’olio di CBD innesca le risposte immunitarie attraverso i recettori degli endocannabinoidi per aiutare il corpo a rimanere in equilibrio.

L’olio di CBD è un composto presente sia nella marijuana che nella canapa. Non ha proprietà psicoattive ed è completamente sicuro e naturale per i caniL’olio di CBD dalla canapa è legale e le persone in tutto il mondo stanno scoprendo i suoi incredibili benefici per la salute.

Si ritiene che il sistema endocannabinoide svolga un ruolo importante nella regolazione del comportamento alimentare del corpo. Quando l’appetito diminuisce a causa di malattia, stress o qualsiasi altra ragione, l’olio di CBD può essere usato per “far ripartire” il sistema endocannabinoide e stimolare l’appetito. Gli studi dimostrano, anche, che i recettori dei cannabinoidi nell’ipotalamo sono coinvolti nell’innescare l’aspetto motivazionale presente nell’atto di mangiare. Allo stesso tempo, il CBD riduce anche la nausea che può impedire a un cane di mangiare.

Rimedi Domestici per Ripristinare l’Appetito del Cane

Esistono diversi metodi in grado di stimolare l’appetito del cane. Se il cane ha perso il suo appetito, la prima cosa necessaria da fare è quella di contattare il veterinario. Mangiare è molto importante per la salute di un cane, in quanto ha bisogno di nutrimento per rimanere forte nella lotta contro le malattie e la convalescenza. Se il cane non mangia da molto tempo, potrebbe essere malnutrito e avere bisogno di cure extra.

Cibo Appetitoso

Per stimolare di nuovo l’appetito del cane, è possibile offrirgli cibo appetitoso che sappiamo essere di suo gradimento. Un’altra opzione è quella di bagnare il cibo secco con brodo di pollo appetitoso o persino yogurt naturale senza lattosio (8). L’aggiunta di pezzi di carne come pollo o maiale potrebbe aiutare a stimolare il suo appetito. Anche il brodo caldo, aggiunto al cibo del cane, può favorire l’appetito dell’animale. Deve essere un brodo che non contenga nulla che possa danneggiare il cane, come l’eccesso di aglio.

Leggi anche:16 Segnali di Disidratazione nel Cane e nel Gatto

Scegliete Cibo Migliore

Un cane malato avrà bisogno di cibi diversi dal solito per rafforzare la sua immunità. Ad esempio, i cani con problemi di costipazione avranno bisogno di cibo con più fibre, i cani con diarrea avranno bisogno di proteine extra e i cani disidratati avranno bisogno di cibo umido per aumentare l’assunzione di acqua.

I cani con problemi respiratori possono aver bisogno di cibi ricchi di fosforo (9).

Aggiungete Sapore al Cibo

Generalmente, le erbe e le spezie non sono necessarie per la dieta di un cane. Tuttavia,l’odore è molto importante per i cani. L’aggiunta di qualcosa al loro cibo può aiutare a stimolare l’appetito.

Cibo Umido

Il cibo umido, generalmente, è qualcosa di più pregiato e costoso che non può essere dato al cane come dieta di base. Tuttavia, è spesso molto più appetitoso per i cani. Questo perché ricorda meglio la carne fresca che avrebbero mangiato allo stato brado (10).

Cibo Fatto in Casa

Il cibo fatto in casa con i giusti livelli di nutrizione favorisce la digestione, può aiutare a regolare il transito intestinale, migliorare le condizioni di pelle e peli, oltre a migliorare la salute del cane in generale, ma SOLO se preparato da un veterinario nutrizionista. Sconsigliamo vivamente di inventarsi da soli delle ricette, poiché uno degli errori più comuni è pensare che possono mangiare come noi, e poi si creano spesso delle carenze nutrizionali.

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Come soluzioni piuttosto raccomandiamo di dare cibo disidratato o pressato a freddo di grado alimentare umano (Pure Pet Food o la Bianco Line, presenti nel nostro negozio).

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Sangue nelle feci del cane : cause e rimedi

Non è raro trovare sangue nelle feci del tuo cane e, quindi, questa situazione potrebbe far scattare un campanello di allarme per farti chiedere se il tuo cucciolo sta soffrendo oppure no. Ma cosa significa il sangue nelle feci del cane? E quando preoccuparsi quando c’è del sangue nelle feci del cane?

Nelle prossime righe di questa guida, abbiamo deciso di mostrarti alcune delle cause più comuni e dei rimedi più efficaci per poter trattare questa condizione nel migliore dei modi e far sì che il tuo amico a 4 zampe torni in salute come un tempo.

Feci sangue cane: le motivazioni

Quali sono i motivi per cui c’è del sangue nelle feci del tuo cane? Generalmente, la presenza di feci sangue cane sottolinea un sanguinamento nel tratto gastrointestinale. Inoltre, ciò che devi sapere è che ci sono due tipologie di feci sanguinolente: ematochezia e melena.

Nel primo caso, si tratta del passaggio di sangue rosso con o senza feci. Ciò significa che si sta verificando un sanguinamento nel tratto digestivo inferiore che comprende il colon, retto e ano. Potresti anche vedere sangue nella diarrea del tuo cane. In ogni caso, si tratta di un segno piuttosto comune di colito che ha una serie di cause come parassiti intestinali, infezioni, allergie alimentari, stress oppure ansia.

Invece, nel caso della melena, si tratta di situazioni in cui il sangue appare nero perché è stato digerito. Ciò significa che il problema sussiste nel tratto digestivo superiore che coinvolge bocca, stomaco, esofago, intestino tenue, fegato e pancreas.

Le cause del sangue nelle feci del cane sono ulcere gastronintestinali, cancro, tumori, disturbi della coagulazione.

Leggi anche i 9 benefici dell’olio CBD per cani 

Come capire se si tratta di un’emergenza? 

Nel caso in cui la cacca del tuo cane abbia una consistenza normale ma noti una piccola quantità di sangue, prendi nota di ciò che è accaduto e monitora il comportamento del tuo cane. Potresti accorgerti di qualche cambiamento come un malessere generale, letargia, vomito oppure diarrea.https://www.fitoplus.com/fitoproducts/fitopets-it/wp-content/uploads/sites/4/2018/10/Fotolia_17172011_XS.jpg

Qualora tu vedessi frequentemente sangue e muco nelle feci del tuo cane, allora è il momento di intervenire attraverso un prodotto ad hoc come Number 2, una soluzione davvero interessante e poco invasiva che è in grado, in una manciata di somministrazioni di far tornare solide le feci del tuo cane.

Leggi anche perché i cani strusciano il sedere per terra! 

Come curare il sangue nelle feci del cane? 

Arrivati a questo punto, quindi, probabilmente ti starai chiedendo come curare il sangue nelle feci del cane. Il trattamento di questa condizione dipende dalla tipologia di diagnosi ma, in ogni caso, ci sono delle soluzioni facili da appliacre che sono in grado di alleviare i sintomi.

Ad esempio, ci sono alternative come antibiotici, anti-diarrea, antiparassitari. Tra le opzioni che potresti valutare di utilizzare c’è Darm Probiotic, un probiotico intestinale, un prodotto valido che è in grado di fare pulizia nell’intestino del tuo cane e risolvere l’annoso problema della presenza di sangue nelle feci del tuo fedele amico.

Un’altra soluzione che potresti vagliare per poter far sì che il tuo cane stia decisamente meglio è Diet Huyd e Darm Gastrointestinal. Non sono altro che dei croccantini per cane che hanno l’obiettivo di andare a risolvere i problemi di ipersensibilità alimentare oppure gastrointestinale. Inoltre, riducono anche il rischio di reazioni allergiche legate al cibo.

Arrivati a questo punto, devi sapere che alcune condizioni non possono essere facilmente prevenute. Tuttavia, una diagnosi precoce può aiutare il tuo cane a ricevere le cure adatte prima che la sua condizioni peggiori ulteriormente. Tutto ciò che devi fare, quindi, è quello di guardare le feci del tuo cane per poter intuire se c’è qualche anomalia di cui tener conto nei prossimi giorni.

Nel caso in cui tutto ciò accadesse e dovessi trovare del sangue nelle feci del tuo cane, potresti rivolgerti ad uno dei prodotti che abbiamo menzionato in questa guida affinché il tuo fedele amico possa stare decisamente meglio.

CONCLUSIONE

In ogni caso, tieni conto che ci sono situazioni che puoi facilmente prevenire. I cani, infatti, si ammalano perché mangiano qualcosa che non dovrebbero ingerire. Ecco perché è davvero importante tenere lontano dalla sua portata oggetti pericolosi come immondizia, sostanze causistiche oppure piccole parti che potrebbe ingerire. L’attenzione deve essere massima soprattutto durante le passeggiate quotidiane!

FONTE

Sintomi Leishmaniosi Cane: Quali Sono? Guida Facile alla Comprensione

Che sintomi ha il cane con la leishmaniosi? Innanzitutto, è importante ricordare che la leishmaniosi non è altro che una malattia infettiva che viene tramessa tramite dei vettori di flebotomi. Si tratta di insetti molto simili alle zanzare che causano questa malattia.

Devi sapere che la leishmaniosi è una condizione che è diffusa in più di 70 paesi di tutto il mondo ed è più comune in stagioni come l’estate e l’autunno. Come proprietario di cane, è importante sapere cosa causa la leishmaniosi e quali sono i sintomi e gli eventuali rimedi che si possono applicare per poter curare il tuo fedele amico a 4 zampe. Nelle prossime righe, quindi, abbiamo deciso di chiarire dove di prendere la leishmaniosi e come affrontare una malattia sempre più diffusa negli ultimi 10 anni.

Cane sintomi leishmaniosi: cosa comporta?

Per prima cosa, quindi, è importante capire quali sono i sintomi del cane con leishmaniosi. Trattandosi di una malattia piuttosto grave, è quanto mai fondamentale intervenire in maniera tempestiva andando a riconoscere i sintomi che questa condizione provoca.

Quindi, nel caso in cui notassi che il tuo cane è apatico, ha delle lesioni cutanee, perdita di pelo, irritazione ai piedi e alle orecchie, perdita di sangue, febbre e vomito, dovresti iniziare ad intervenire in qualche modo.

In ogni caso, i primi sintomi leishmaniosi canina sono fondamentali per poter intervenire in tempo e salvare il tuo animale. Ad esempio, tra le soluzioni che potresti adottare di primo acchito c’è sicuramente un prodotto come Fourguard in grado di intervenire in maniera efficace sui parassiti, ottenendo risultati anche in poco tempo. Si tratta di un’opzione che può essere utilizzata anche come strumento di prevenzione.

Trattamento della leishmaniosi cutanea canina

I sintomi leishmaniosi cutanea nel cane si traducono sotto forma di dermatiti esfoliative, ulcerative e nodulari. La prima è sicuramente la più comune di tutte e colpisce il maggior numero di animali, a prescindere dall’età e dalla razza.

Invece, la dermative ulcerosa si manifesta prevalentemente sugli arti, mentre l’ultima forma è più comune in termini di noduli di diverse dimensioni. Adesso che hai capito come si manifesta la leishmaniosi e cosa comporta, devi sapere che il trattamento può prevedere l’utilizzo di antibiotici che consentono di rallentare lo sviluppo della malattia e ottenere risultati in tempi relativamente brevi.

IIn ogni caso, potresti anche adottare un atteggiamento preventivo, oppure, avere l’intenzione di eliminare alcuni insetti parassiti come le zecche che possono contribuire al peggioramento della salute del tuo animale domestico. Ad esempio, un prodotto come TripleSure è in grado di ritardare e di prevenire le nuove infestazioni di insetti e di zecche. Questo risultato si ottiene se viene utilizzato in maniera costante e attenta.

La leishmaniosi è curabile? 

Per quanto riguarda la leishmaniosi è importante ricordare che non si può parlare di una vera e propria guarigione, ecco perché assumono così tanta importanza tutte quelle soluzioni preventive proprio per evitare che il tuo cane venga attaccato da insetti di questo tipo.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che si può accedere ad una serie di terapie studiate negli ultimi anni e in continua evoluzione anche in termini di efficacia. La leishmaniosi non è una malattia fulminante e diagnosticarla il prima possibile è davvero importante per poter fare la differenza e prendersi cura al meglio del tuo cane. C’è da dire che, però, non è sempre agevole muoversi in tempo perché si tratta di una malattia che ha un periodo di incubazione fino a 7 anni.

Pertanto, potresti scoprire all’improvviso che il tuo cane è affetto da leishmaniosi da tempo senza che tu te ne sia mai accorto e che abbia mai preso delle preauzioni. Inoltre, le condizioni di salute del tuo animale domestico devono essere sempre monitorate proprio per evitare che ci possano essere delle ricadute.

Ciò detto, non vogliamo assolutamente allarmarti. Infatti, con le misure preventive che ti abbiamo citato e con altre soluzioni valide ed efficaci, è possibile prevenire in maniera intelligente questa malattia consentendo al tuo cane di vivere una vita felice e spensierata con il suo proprietario.

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La crisi climatica fa aumentare i conflitti fra esseri umani e animali selvatici

La crisi climatica è diventata un “amplificatore globale” del conflitto fra esseri umani e animali selvatici. The Guardian: aumentano le interazioni negative causate da cambiamento di clima, habitat e comportamenti 

 Sabrina Bergamini

Riscaldamento globale, alte temperature, ondate di caldo marino, siccità hanno un impatto sulla fauna selvatica e sulle interazioni con gli esseri umani. Tanto che il cambiamento climatico è diventato un “amplificatore globale” del conflitto fra esseri umani e animali selvatici. La crisi climatica sta provocando un aumento dei conflitti fra le comunità umane e la fauna selvatica, con conseguenze pesanti – danni, vittime umane e animali uccisi, incidenti e scontri, perdite economiche. Un articolo di The Guardian riprende un recente studio che sottolinea il ruolo della crisi climatica nell’amplificare le interazioni e i conflitti fra esseri umani e animali selvatici.

Cambiamento climatico e conflitto uomo-fauna selvatica

Il cambiamento climatico è un amplificatore critico ma sottovalutato del conflitto uomo-fauna selvatica, poiché aggrava la scarsità di risorse, altera i comportamenti e la distribuzione di uomini e animali aumenta gli incontri uomo-fauna selvatica”, si legge nello studio citato dal Guardian, pubblicato su Nature Climate Change.

Lo studio ha esaminato 49 casi di conflitto uomo-fauna selvatica in tutti i continenti (tranne l’Antartide) e in tutti e cinque gli oceani e ha coinvolto tutti i principali gruppi di animali selvatici.

Cosa significa conflitto fra esseri umani e fauna selvatica? Che esseri umani e animali selvatici si scontrano più spesso per motivi climatici: perché il caldo cambia la rotta di migrazione delle balene, rende la fauna selvatica più propensa a muoversi in ore notturne, spinge gli animali in nuovi territori alla ricerca di cibo e acqua.

E così le balenottere azzurre finiscono per scontrarsi con le navi perché stanno cambiando i tempi di migrazione a causa della frequenza delle ondate di caldo marino. Aumentano anche i casi di balene che rimangono incagliate in attrezzi da pesca (più 400%). La siccità costringe gli elefanti in Tanzania a cercare cibo e acqua vicino ai villaggi, e questo causa danni ai raccolti e li rende bersaglio di uccisioni per rappresaglia.

In tutto l’Artico, il cambiamento climatico sta riducendo la quantità di ghiaccio marino e questo porta gli orsi polari a cacciare più spesso sulla terraferma. In 30 anni i conflitti che portano danni alla proprietà, incontri con pericolo di vita o uccisioni di orsi sono triplicati.

Come spiega il Guardian, la crisi climatica rende più difficile trovare cibo, acqua e habitat sani e questo costringe animali e comunità umane a trasferirsi in nuove zone, o in aree prima disabitate o non frequentate. Cambiano anche i comportamenti (ad esempio, gli animali diventano più notturni per evitare il caldo eccessivo e questo può portare ad aggressioni notturne del bestiame).

C’è conflitto, ovvero interazione negativa fra esseri umani e animali selvatici, e ne fanno le spese sia gli uomini che la fauna: ci sono danni e mortalità per le persone (citati nel 43% degli studi) e per la fauna selvatica (45% degli studi). I fattori più comuni di conflitto sono i cambiamenti delle temperature e delle precipitazioni

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